Questo brano critica l’ideologia pericolosa che sorge quando una comunità diventa un fine a sé stessa, divinizzata e priva di un chiaro riferimento alle leggi che ne regolano la vita.
Questo brano critica l’ideologia pericolosa che sorge quando una comunità diventa un fine a sé stessa, divinizzata e priva di un chiaro riferimento alle leggi che ne regolano la vita.
Intraprendo a scrivere un fatto vero, ma che riferendosi in parte ad uomini viventi, io stimo bene di tacere i nomi delle persone e dei luoghi cui le cose raccontate si riferiscono. Erano due genitori di età alquanto avanzata e non avevano che un solo figliuolo chiamato Valentino erede unico delle vistose loro sostanze.
Nel presente testo verrà presentato Don Filippo Rinaldi quale maestro di pedagogia e di spiritualità salesiana, rivelando un magistero autentico, preziosissimo, che egli con umiltà e competenza inarrivabile somministrò ai teologi del primo studentato internazionale di Foglizzo negli anni precedenti la prima grande guerra mondiale.
Continue reading “Eugenio Valentini – Don Rinaldi Maestro di Pedagogia e di Spiritualità Salesiana”
Il presente lavoro rappresenta il saggio più completo e metodico sul sistema preventivo nell’educazione della gioventù, quale Don Bosco lo concepì, lo attuò e lo insegnò per oltre quarant’anni con la parola viva e con l’esempio quotidiano.
Continue reading “Pietro Braido – Il Sistema Preventivo di Don Bosco”
Deliberazioni dell’ultimo Capitolo Generale, che col Divino aiuto è stato tenuto nel settembre 1889.
Continue reading “Capitolo Generale V – Deliberazioni del Quinto Capitolo Generale della Pia Società Salesiana tenuto in Valsalice presso Torino nel settembre 1889”
Il testo riguarda le direttive date agli ispettori salesiani riguardo alla gestione delle case e alla cura dei membri della congregazione. L’autore, nel testo datato 4 dicembre 1920, esprime una serie di raccomandazioni riguardanti diversi aspetti, tra cui l’inizio dell’anno scolastico, l’importanza delle visite ispettive, la cura dei confratelli giovani, la formazione ecclesiastica, la vigilanza sui confessori e l’esame delle facoltà della Santa Penitenzieria.
Il documento, redatto da Sac. Paolo Albera, offre istruzioni e raccomandazioni per i membri della comunità salesiana riguardo agli esami e alle vacanze estive durante la Prima guerra mondiale. Viene evidenziato il beneficio delle facilitazioni concesse per gli esami di licenza liceale, normale e tecnica, incluso il diritto a quattro sessioni e l’ammissione senza titolo di studio per chi ha compiuto 23 anni entro la fine dell’anno.
La lettera del 15 maggio 1911 del Capitolo superiore dei salesiani delinea importanti deliberazioni riguardanti il corso tecnico, i convitti-pensionati e le vacanze durante l’anno scolastico. In merito al corso tecnico, viene confermato il principio di non ammettere corsi tecnici interni nei collegi, ma si tollera l’integrazione del programma per le classi 1a e 2a tecnica fino a completamento delle disposizioni legislative-scolastiche italiane.
La lettera, datata 9 luglio 1911, sottolinea l’opposizione di Don Bosco, al passare le vacanze presso le famiglie o gli amici. Albera esorta gli ispettori a collaborare uniti per far rispettare le disposizioni esistenti e ad evitare due abusi specifici: cure costose non adatte alla condizione economica dei membri e il trasferimento delle richieste di permesso direttamente al Rettor Maggiore anziché ai superiori immediati.
Paolo Albera, sacerdote salesiano, rivolge importanti comunicazioni agli ispettori della Società Salesiana riguardanti la gestione degli istituti e delle attività educative.
Il libretto raccoglie una serie di orientamenti pedagogici ed appunti di conferenze tenute da madre Emilia Mosca, la “seconda assistente” dell’Istituto delle FMA, alle prime maestre che si formarono a Nizza Monferrato. Continue reading “Clelia Genghini – Un anno di assistenza sotto la guida di Madre Assistente Suor Emilia Mosca. Nizza Monferrato, anno scolastico 1892-93”
Il testo invita un assistente nelle Case di formazione salesiane a prendere parte attiva nel campo dell’apostolato, sottolineando l’importanza della sua formazione e preparazione. Si fa riferimento alla fiducia riposta dai Superiori e dalla Congregazione nelle sue capacità, nonché al sostegno di Don Bosco e di Maria Ausiliatrice. Continue reading “Giovanni Bozzo – L’assistente salesiano”
Tra ‘800 e ‘900 molte ragazze crebbero in un collegio. Rispetto agli antichi educandati monastici e alle nuove «case di educazione» laiche, più rare e costose, tra le religiose maturò una democratizzazione dell’utenza insieme a un graduale cambio di impostazione educativa.
La diffusione degli internati fu favorita dalla richiesta crescente di istruzione ed educazione, dalla scarsità delle scuole pubbliche e dalla diffidenza verso la mobilità delle allieve.
“D. Bosco, convocando nel 1877, il l ° Capitolo Generale, disse: “Il Capitolo Generale farà prendere un nuovo aspetto alla Congregazione: sarà un gran passo”. E il 5 settembre dello stesso anno, quando se ne fece l’apertura, pronunciò queste parole: “L’importanza di questo Capitolo sta in ciò: che le regole riescano pratiche, cioè che si studino i mezzi per ottenere che, in pratica, si eseguiscano uniformemente in tutte le Case”. Non trovo parole migliori per lasciare a voi un ultimo pensiero a suggello di quanto fu detto e fatto.
La Strenna del 1934 presenta diversi argomenti qui di seguito illustrati:
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