L’attuale saggio critico è estratto da una ricerca più ampia storico-teologica riguardo L’amicizia in lettere e biografie scritte di San Giovanni Bosco.
L’attuale saggio critico è estratto da una ricerca più ampia storico-teologica riguardo L’amicizia in lettere e biografie scritte di San Giovanni Bosco.
Il volume ripercorre tutto l’arco storico dell’esistenza e ricostruzione della Pia Casa Arcivescovile per i sordomuti a Napoli. Dopo un quadro generale sull’educazione dei sordomuti in Italia nella metà del Novecento, si tratterà in particolare delle vicende che hanno portato i salesiani ad interessarsi dell’educazione dei sordomuti a Napoli, del consolidamento dell’attività educativa svolta nella Pia Casa Arcivescovile e, infine, della dismissione di tale attività.
Vuelvo a ponerme en contacto con vosotros, augurándoos un tiempo de gracia en la luz de la Resurrección del Señor Jesús, que con su Misterio Pascual ha llenado la historia de alegría y de esperanza. Y nosotros somos sus testigos. Ésta es nuestra vocación y misión: caminar «con los jóvenes para conducirles a la presencia del Señor Resucitado para que, descubriendo en Él y en su Evangelio el sentido supremo de la propia existencia, crezcan como hombres nuevos» (Const. 34).
Ad una prima ricerca d’archivio, gli autografi di don Rua, pochi, e di don Orione, molti, sul tema della loro relazione è venuto a confermare l’opportunità di ricostruire tale relazione. Dalla loro lettura venne subito anche il titolo dello studio: Don Orione: l’amicizia di don Bosco continuata da don Rua. Di fatto, esso riassume il senso e il contenuto della relazione come emersa poi dallo studio. Continue reading “Flavio Peloso – “Don Orione: l’amicizia di Don Bosco continuata da Don Rua” in “Don Michele Rua nella storia (1837-1910)””
Lo scopo del mio contributo è quello di evidenziare la relazione di don Rua con madre Caterina Daghero a partire dalla corrispondenza epistolare. Nell’introduzione alla pubblicazione delle lettere di don Rua alle Figlie di Maria Ausiliatrice è stato messo in luce il loro rapporto di mutua stima e fiducia. Continue reading “Maria Maul – “Don Rua: sempre «Fratello e Padre» per la «Ottima Suor Catterina»” in “Don Michele Rua nella storia (1837-1910)””
Don Bosco called his pedagogical experience the “preventive system” in his effort to identify his educational method, to show that it was in keeping with his times, and to disassociate it from the “repressive system” which he abhorred.
Based on the premise that the effectiveness of educators is intrinsically linked to their competence as communicators, the author sets out to analyse the early life of don Bosco through his autobiographical writings in the Memoirs of the Oratory.
Don Michele Rua fu il fedelissimo discepolo che fin dall’inizio raccolse l’eredità spirituale di don Bosco, lo aiutò nell’attività con piena dedizione e con immenso affetto e, divenuto il suo successore, consolidò l’opera del suo grande maestro. Si può veramente affermare che don Bosco continuava a vivere e a lavorare in don Rua e con don Rua. Per tali motivi, fu sempre amato e stimato dai salesiani, dai giovani e dalle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA). Continue reading “Claudia Daretti – “Don Rua e le Figlie di Maria Ausiliatrice dell’Ispettoria Romana” in “Don Michele Rua primo successore di Don Bosco. Tratti di personalità, governo e opere (1888-1910)”.”
Tra le mille sfaccettature del rapporto tra don Michele Rua e l’istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice si è scelto di avviare un approfondimento che, per la storia lombarda, potesse essere interessante e suscitare ulteriori ricerche. Quale ruolo don Rua ha avuto nelle scelte di fondazione e nella cura delle opere lombarde, dalla sua nomina a successore di don Bosco alla sua morte? Continue reading “Maria Stella Zanara – “Don Rua, le FMA e la chiesa locale in Lombardia. Tre casi emblematici” in “Don Michele Rua primo successore di Don Bosco. Tratti di personalità, governo e opere (1888-1910)”.”
Il sistema preventivo, che don Bosco ha sviluppato insieme con la comunità educativa di Valdocco, poggia sopra tre colonne: ‘ragione, amorevolezza, religione’. Di questi tre la fede era per don Bosco la dimensione più importante e veramente costitutiva del suo sistema educativo.
Il termine valutazione assume, anche in campo educativo, una grande varietà di significati. Ciò è dovuto, in parte almeno, al fatto di essere un vocabolo dell’uso comune soggetto a diverse interpretazioni.
Continue reading “Silvano Sarti – “Valutazione” in “Progetto Educativo Pastorale””
L’educazione è sviluppo di rapporti giusti con realtà valide. Perciò essa corre sull’asse del binomio valori-atteggiamenti.
Continue reading “Pietro Gianola – “Valori e Atteggiamenti” in “Progetto Educativo Pastorale””
Il Manuale del 1908 fu elaborato all’interno dell’Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice attraverso un impegnativo iter redazionale, con lo scopo di raccogliere il patrimonio spirituale e pedagogico di don Bosco e mantenerlo vivo soprattutto dopo la separazione giuridica dell’Istituto delle FMA dalla Congregazione Salesiana avvenuta nel 1906. Il Manuale è articolato in tre grandi parti: la prima contiene gli Ammaestramenti ed esortazioni del Venerabile Fondatore e Padre che comparivano già nelle Costituzioni del 1885 con l’aggiunta di due Lettere di don Bosco alle FMA; la seconda parte, esplicitamente normativa, tratta della Vita religiosa dell’Istituto, mentre, la terza, dal titolo Regolamenti vari, contiene il Regolamento per le ispettorie, per i noviziati e per le case di educazione, quest’ultimo preceduto dall’opuscolo di don Bosco pubblicato nel 1877. Continue reading “Piera Ruffinatto – La prima sintesi ufficiale della tradizione educativa dell’Istituto delle FMA: il manuale del 1908”
Proudly powered by WordPress | Theme: Baskerville 2 by Anders Noren.