Don Bosco, un santo che amava la Francia. È con questo spirito che si deve leggere e capire il contenuto degli articoli della stampa francese.
Don Bosco, un santo che amava la Francia. È con questo spirito che si deve leggere e capire il contenuto degli articoli della stampa francese.
In occasione del bicentenario della nascita, è parso utile un accostamento alla figura di don Bosco attraverso la stampa non salesiana, cattolica e laica o laicista, con uno sguardo a tutta la Penisola per cogliere gli elementi che più colpivano l’immaginario collettivo, in positivo e in negativo, e quelli che ne hanno fatto un santo conosciutissimo e venerato anche fuori dalla Famiglia Salesiana.
La celebrazione del bicentenario della nascita di San Giovanni Bosco è evento denso di significati. Stare in compagnia di don Bosco e approfondirne lo spirito è sempre un’opportunità ricca di sorprese.
La vicenda della fondazione e del dispiegarsi dell’azione dell’opera salesiana a Milano, per quanto attiene i primi quattro decenni della sua vita, trascende gli interessi circoscritti di storia locale per assurgere ad orizzonti più vasti.
Si tratta di un testo inedito, scritto da don Pietro Stella come contributo al Dizionario della Comunicazione messo in cantiere dalla Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale alla fine degli anni ’90.
Continue reading “Pietro Stella – “Don Bosco e la comunicazione” in “Salesianum””
L’autore indaga, nella stampa torinese e nazionale (nei primi anni dell’Oratorio e nell’ultimo ventennio della vita del santo), l’immagine di don Bosco e della sua opera veicolata ai lettori. Prima vengono passate in rassegna le testate cattoliche intransigenti e moderate, poi quelle non cattoliche e quelle satiriche e anticlericali. Si dedica attenzione particolare all’eco della morte di don Bosco nella stampa torinese e italiana. Continue reading “Giuseppe Tuninetti – “L’immagine di don Bosco nella stampa torinese (e italiana) del suo tempo” in “Don Bosco nella storia della cultura popolare””
Lo studio fin qui condotto sullo sviluppo degli oratori femminili in Sicilia durante il rettorato di don Rua sembra non evidenziare un influsso diretto del Beato sul loro sviluppo. In realtà però non sarebbe realistico pensare che le FMA della prima ora non si richiamassero agli insegnamenti del primo successore di don Bosco nelle loro realizzazioni e che non lo facesse la Beata Madre Morano. Continue reading “Maria Concetta Ventura – “Gli oratori nelle case delle Figlie di Maria Ausiliatrice di Sicilia durante il rettorato di don Rua (1888-1910)” in “Don Michele Rua primo successore di Don Bosco. Tratti di personalità, governo e opere (1888-1910)”.”
Lo spunto di questo mio studio sull’attività editoriale e libraria di Don Bosco mi è stato dato dalla lettura della Vita di S. Antonio Maria Claret scritta dal P. Cristóbal Fernàndez C. M. F. (1). In essa, a pag. 564, si legge un giudizio di Pio XI su Don Bosco in paragone col Claret, che mi lasciò veramente sorpreso.
Continue reading “Eugenio Valentini – “Don Bosco e l’apostolato della stampa” in “Salesianum””
Il testo fa riferimento a due lettere. Nella prima si fa riferimento ad una cena avvenuta il 15 aprile a Marsiglia, presso la Casa dei Salesiani, alla quale partecipavano Don Bosco e l’Avvocato Michel. Durante la conversazione, si è discusso dello stato attuale della fede e della moralità nelle nazioni un tempo religiose, ora corrotte dal naturalismo. Si è evidenziato come molti, pur dichiarandosi cattolici, trascurino pratiche essenziali come la confessione e la comunione, e vivano in modo non conforme ai principi religiosi, creando una pericolosa distinzione tra cattolici teorici e praticanti. Don Bosco ha attribuito questo fenomeno alla paganizzazione dell’educazione scolastica, basata su testi classici pagani, e ha esortato a riformare l’educazione su basi cristiane. Continue reading “Francesco Cerruti – Le idee di D. Bosco sull’educazione e sull’insegnamento e la missione attuale della scuola. Lettere due”
Questo testo narra la storia della Cittadella di Valdocco, un complesso edilizio creato da don Bosco per assistere la gioventù bisognosa. Continue reading “Senza autore – La cittadella di Valdocco e le architetture industriali dell’epoca”
Il XVIII Capitolo Generale, che doveva tenersi a Torino-Valsalice, trovò sede più conveniente per la disponibilità e comodità di locali nella Casa-Madre di Torino-Valdocco. Svolse i suoi lavori dal 27 luglio al 9 agosto 1958, fu presieduto dal Sig. Don Ziggiotti, Rettor Maggiore, e diretto dal Regolatore Sig. Don Albino Fedrigotti, Prefetto Generale. Continue reading “Renato Ziggiotti – Atti del Capitolo superiore della società salesiana”
The Letture Cattoliche or the Catholic Readings was St. John Bosco’s imaginative brainchild in his effort to bring good, decent and inspiring reading into the home. It appealed to a wide spectrum of persons from young to old, from commoners to high-born.
Over the last number of years “Salesian Spirituality,” first articulated by Francis de Sales and Jane Frances de Chantal, has attracted renewed interest in English-speaking countries. Theirs has been called a “spirituality of the heart,” and their prayer style has been dubbed intuitive, simple, spacious but unified and holistic.
Paolo Albera, sacerdote salesiano, rivolge importanti comunicazioni agli ispettori della Società Salesiana riguardanti la gestione degli istituti e delle attività educative.
L’articolo discute l’importanza della vita di fede, evidenziando tre diverse fasi della vita spirituale cristiana. Esplora i germi della fede insiti nell’anima umana fin dalla nascita e i benefici derivanti dalla fede, che abbracciano un’ampia gamma di aspetti esistenziali.
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