Je vous écris au jour anniversaire de ma première profession. Cinquante ans ont passé, un demi-siècle, la moitié du centenaire que nous nous préparons à célébrer en ’88.
Je vous écris au jour anniversaire de ma première profession. Cinquante ans ont passé, un demi-siècle, la moitié du centenaire que nous nous préparons à célébrer en ’88.
O Reitor-Mor compartilha sua participação na Beatificação de 108 mártires em Varsóvia, Polônia, destacando o orgulho e a alegria sentidos pela Família Salesiana, especialmente pela inclusão do Padre José Kowalski e cinco jovens do Oratório-Centro Juvenil de Poznan. Continue reading “Juan Edmundo Vecchi – “Carta do Reitor-Mor” in “Atos do conselho geral””
El Rector Mayor celebra el aniversario de sus cincuenta años de profesión religiosa, coincidiendo con el centenario de la muerte de Don Bosco en 1988. Reflexiona sobre cómo su profesión marcó el inicio de su seguimiento a Cristo, su trabajo apostólico en la Iglesia, su dedicación a la juventud y su inculturación misionera. Continue reading “Egidio Viganò – “Carta del Rector Mayor” in “Actas del consejo general””
Preàmbulo: Una reflexión sobre la ineludible tarea de la evangelización, con referencia también a la Exhortación Apostòlica Evangelii Gaudium del Papa Francisco. Comentario a l Aguinaldo 2014. Continue reading “Pascual Chavez Villanueva – “«Da mihi animas, cetera tolle» Acudamos a la experiencia espiritual de Don Bosco para caminar en la santidad segùn nuestra vocaciòn especifica «La gloria de Dios y la salvación de las almas» Tercer año de preparación al Bicentenario de su nacimiento” in “Actas del consejo general””
Lo scopo di quest’operetta è di proporre a tutti i fedeli un modello di vita cristiana nelle azioni, nelle virtù e nelle parole di s. Vincenzo de’ Paoli.
Il Venerabile don Giuseppe Quadrio cercò di educare i suoi giova ni studenti che si preparavano al sacerdozio ad ascoltare il grido di tanti uomini e donne, soprattutto di giovani, che chiedono, come fece un gruppo di greci all’apostolo Filippo: “Vogliamo vedere Gesù” (Gv 12,21). Egli commento spesso questa pericope evangelica: “Sembra che tutti, sotto la crosta degli interessi, abbiano una grande sete di Gesù, e stiano sempre aspettando qualcuno che glielo faccia vedere: Volumus lesum videre” (n. 22). “Gli uomini che vi avvicinano o che vi fuggono, sono tutti indistintamente affamati di bontà, di comprensione, di solidarietà, di amore: muoiono del bisogno di Cristo, senza saperlo. A ciascuno di voi essi rivolgono una preghiera disperata: Volumus lesum videre!” (n. 26).
Si tratta di una corposa raccolta di manoscritti originali del venerabile don Giuseppe Quadrio articolata in sette sezioni, che si propone come scopo fondamentale di riprodurre il più fedelmente possibile i suoi originali. Tra questi documenti eccellono in modo speciale il Diario, restituito in un’edizione completa e sicura, e Una miscellanea di varia natura che raccoglie annotazioni e pensieri sparsi: una specie di “zibaldone” spirituale. Non si tratta solo di integrità materiale delle fonti, o di aggiunta di nuove, è in questione la loro significatività. E qui la statura spirituale di don Quadrio emerge in maniera nettamente superiore.
Continue reading “Giuseppe Quadrio – Diario e pensieri. Trasparenze d’azzurro”
Un progetto unitario scandisce queste riflessioni, raccolte dagli appunti del Servo di Dio don Giuseppe Quadrio e ordinate a formare un corso “ideale” di esercizi spirituali: incontrare Gesù. Nel silenzio profondo di tutto lo spirito, egli ci conduce a comprendere come tutto è da Dio, tutto di Dio, tutto per Dio. L’uomo è fatto per la felicità, è divorato da questa sete che non è possibile eludere. Ma nessun bene finito, nessuna gioia terrena può rendere felice il suo cuore. Egli è fatto per l’infinito.
Abbiamo qui raccolte tutte le lettere di don Quadrio, che siamo riusciti a rintracciare. Della maggior parte di esse possediamo nell’Archivio l’originale o una fotocopia. Alcune sono state riprodotte a mano da persone che non hanno voluto rinunciare al manoscritto autografo. Continue reading “Giuseppe Quadrio – Lettere”
Ad una prima ricerca d’archivio, gli autografi di don Rua, pochi, e di don Orione, molti, sul tema della loro relazione è venuto a confermare l’opportunità di ricostruire tale relazione. Dalla loro lettura venne subito anche il titolo dello studio: Don Orione: l’amicizia di don Bosco continuata da don Rua. Di fatto, esso riassume il senso e il contenuto della relazione come emersa poi dallo studio. Continue reading “Flavio Peloso – “Don Orione: l’amicizia di Don Bosco continuata da Don Rua” in “Don Michele Rua nella storia (1837-1910)””
L’attenzione paterna che caratterizza gli scritti di don Rua alle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) rivela la sua sollecitudine e preoccupazione formativa: la religiosa salesiana deve tendere alla santificazione personale nella realizzazione della sua missione educativa, in fedeltà alla consegna di don Bosco. Continue reading “Anita Deleidi – “Elementi di spiritualità ed orientamenti per la missione educativa negli scritti di Don Rua alle Figlie di Maria Ausiliatrice” in “Don Michele Rua nella storia (1837-1910)””
Dagli storici più accreditati come Eugenio Ceria, Angelo Amadei e Augusto Ferdinando Auffray veniva definito “l’altra metà di don Bosco”, “La regola vivente”, “colonna dell’Oratorio” “il religioso perfetto”, “il sacerdote modello”, “reliquia vivente di don Bosco” e, recentemente “altro don Bosco”, “icona di don Bosco”, e, magari anche “confondatore” con don Bosco della Pia Società salesiana. Continue reading “Pietro Zovatto – “La spiritualità di Don Rua tra ’800 e ’900” in “Don Michele Rua nella storia (1837-1910)””
Tu insomma, o lettore, troverai nella vita della Beata Maria degli Angeli un perfetto modello di virtù e di santità, tale nondimeno da potersi imitare da ogni cristiano secondo il proprio stato.
Continue reading “Giovanni Bosco – Vita della Beata Maria degli Angeli, carmelitana scalza torinese”
Quest’operetta venne già più volte stampata, ma le ultime edizioni non essendosi fatte nè col consenso nè coll’assistenza dell’autore incorsero in non piccole variazioni ed anche errori. Laonde io non posso riconoscere per mia se non la presente ristampa che si può chiamare novella compilazione.
Mentre s. Eusebio e s. Melchiade erano al governo della Chiesa, la provvidenza sollevò al trono quel grande Imperatore che facendo cessare lo spargimento del sangue umano diede ai cristiani quella sospirata pace che da tre secoli invano si era cercata. Egli è Costantino soprannominato il grande, figlio di Costanzo Cloro e di s. Elena.
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