L’estratto analizza le sfide e le scelte metodologiche affrontate nello studio della vocazione e dell’evangelizzazione nel contesto delle comunità educative salesiane.
L’estratto analizza le sfide e le scelte metodologiche affrontate nello studio della vocazione e dell’evangelizzazione nel contesto delle comunità educative salesiane.
L’analisi dell’immaginario giovanile nelle relazioni tra i sessi si concentra sulla prospettiva socio-culturale, privilegiando le dimensioni soggettive e personali, il vissuto e le percezioni dei giovani riguardo alle categorie di genere.
Continue reading “Renato Mion – “L’immaginario giovanile nella relazione fra i sessi” in “Coeducazione e presenza salesiana. Problemi e prospettive””
La persona dell’educatore fa parte di quel gruppo professionale che svolge il suo lavoro entrando in relazioni profonde con altri. Franta, descrivendo la relazione educativa parla di interazione e di comunicazione educativa, e cioè di una situazione interpersonale e del processo nel quale intervengono i diversi partners, anche se su un piano di non parità.
Il P. Schoch ha analizzato l’insuccesso dei religiosi impegnati, talvolta da molto tempo, nella educazione salesiana, e che, in questi ultimi anni, hanno visto crollare in qualche modo la loro ragione d’essere sociale.
In the years from 1853 to 1862, Valdocco was transformed from a festive Oratory—an open institution—into a complex work: hospice and boarding, college with boarding section, trade workshops, internal classes and publishing centre, amongst the most important sections.
In 1863, Saint John Bosco undertook a pivotal study by founding the Mirabello College and crafting meticulous regulations for its governance. These regulations, initially handwritten and later printed, were intended as the foundational statute for future institutions. Continue reading “Giovanni Bosco – “First salesian colleges founded outside Turin (1863-1864)” in “Salesian Sources 1. Don Bosco and his work. Collected Works””
The ten brief documents that follow—some perhaps less known than the previous ones in Salesian history—are also interesting from the point of view of the maturing and practice of Don Bosco’s educational system. We have a necessarily limited selection here of personal letters to people responsible for public education, or to young people and teachers, and circulars on pedagogical and didactic issues.
The Confidential Reminders, originating from a letter to Fr. Michael Rua in 1863, evolved into a comprehensive guideline for Salesian rectors, directors, and educators. Initially a private letter providing guidance for the new Salesian house in Mirabello Monferrato, it expanded and became the “Confidential Reminders for Rectors of Individual Houses of the Salesian Society” by 1871. Continue reading “Giovanni Bosco – “Guidelines for running salesian houses (1863-1887)” in “Salesian Sources 1. Don Bosco and his work. Collected works””
L’articolo esamina il contributo di due studiosi salesiani, Francesco Cerruti e Giulio Barberis, nel contesto del Sistema preventivo di Don Bosco. Continue reading “José Manuel Prellezo – “Il sistema preventivo riletto dai primi salesiani” in “Orientamenti pedagogici””
Partendo dal «sistema preventivo di don Bosco» come criterio pedagogico fondamentale degli orientamenti educativi dell’Istituto delle FMA, l’articolo analizza in che modo viene presentato ed interpretato negli Atti dei Capitoli Generali (CG) dal 1880 al 1922 ed evidenzia le prospettive emergenti nell’ambito dell’educazione della donna.
Fra i documenti elaborati dal terzo (1883) e quarto (1886) Capitolo generale della Congregazione salesiana – ai quali prese ancora parte il fondatore –, meritano considerazione particolare il nuovo Regolamento per gli oratori festivi e le deliberazioni riguardanti l’Indirizzo da darsi alla parte operaia nelle case salesiane. I due documenti furono pubblicati, come si è già ricordato, l’anno 1887. Continue reading “Giovanni Bosco – Deliberazioni degli ultimi Capitoli Generali presieduti da don Bosco sull’educazione”
Negli anni dal 1853 al 1862, Valdocco si trasforma da Oratorio festivo – una istituzione aperta – in un’opera complessa: ospizio-internato, collegio-convitto, laboratori artigianali, scuole interne e centro editoriale, tra le sezioni più importanti. Tale trasformazione porta con sé un sensibile rafforzamento e consolidamento delle istanze preventive e disciplinari. Il “nuovo volto del sistema educativo” si accentua ancora nei decenni seguenti con il progressivo sviluppo dell’Oratorio – ormai casa centrale di una nuova Congregazione religiosa –, e specialmente con l’allargamento dell’esperienza collegiale. Quel “nuovo volto” – dai tratti preventivi e disciplinari più marcati – viene definito in modo privilegiato nel fascicolo sul Sistema preventivo del 1877, nel Regolamenti dell’Oratorio di S. Francesco di Sales per gli esterni e nel Regolamento per le case della Società di S. Francesco di Sales, pubblicati nella stessa data: 1877. Continue reading “Giovanni Bosco – Regolamento per le case della Società di S. Francesco di Sales”
Negli anni dal 1853 al 1862, Valdocco si trasforma da Oratorio festivo – una istituzione aperta – in un’opera complessa: ospizio-internato, collegio-convitto, laboratori artigianali, scuole interne e centro editoriale, tra le sezioni più importanti. Tale trasformazione porta con sé un sensibile rafforzamento e consolidamento delle istanze preventive e disciplinari. Il “nuovo volto del sistema educativo” si accentua ancora nei decenni seguenti con il progressivo sviluppo dell’Oratorio – ormai casa centrale di una nuova Congregazione religiosa –, e specialmente con l’allargamento dell’esperienza collegiale. Quel “nuovo volto” – dai tratti preventivi e disciplinari più marcati – viene definito in modo privilegiato nel fascicolo sul Sistema preventivo del 1877, nel Regolamento dell’Oratorio di S. Francesco di Sales per gli esterni e nel Regolamento per le case della Società di S. Francesco di Sales, pubblicati nella stessa data:1877. Continue reading “Giovanni Bosco – Regolamento dell’Oratorio di S. Francesco di Sales per gli esterni”
“Uno e non ultimo studio di D. Bosco in quest’anno – scrive G. B. Lemoyne riferendosi all’anno 1863 – era stata la fondazione del Collegio di Mirabello. Ne aveva scritto il regolamento, mettendo per base quello dell’Oratorio, specificando tutti i doveri dei singoli superiori e degli alunni, mutando ciò che non era adattato alla natura dell’Istituto”. Questo “regolamento – che rimase per vari anni manoscritto, sempre secondo la testimonianza di Lemoyne – doveva essere come lo statuto fondamentale, anche di tutte le altre case che col tempo sarebbonsi aperte. Esigeva che se ne facesse gran conto”. Continue reading “Giovanni Bosco – Regolamenti dei primi collegi fondati fuori Torino”
I dieci brevi documenti riportati in seguito – alcuni forse meno conosciuti che i precedenti nella storiografia salesiana – presentano anch’essi interesse nell’ottica della maturazione e della pratica del sistema educativo di don Bosco. Si tratta di una selezione, necessariamente limitata, di lettere personali a autorità responsabili della pubblica istruzione, a giovani e a educatori, e di circolari su tematiche pedagogico-didattiche. Continue reading “Giovanni Bosco – Principi pedagogici-didattici e questioni disciplinari”
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