Questo articolo prende spunto da uno studio recente sull’evoluzione della religione nella società contemporanea, concentrandosi sul capitolo intitolato “La trasfunzionalizzazione come alternativa alla secolarizzazione”.
Questo articolo prende spunto da uno studio recente sull’evoluzione della religione nella società contemporanea, concentrandosi sul capitolo intitolato “La trasfunzionalizzazione come alternativa alla secolarizzazione”.
PROGRAMMA DEL CORSO
Don Bosco fu un segno tangibile dell’amore di Dio per i giovani poveri e abbandonati del suo oratorio a Valdocco, Torino, nel Novecento. La sua dedizione non era solo religiosa e morale ma anche sociale, puntando a una formazione integrale dei giovani per renderli buoni cristiani e onesti cittadini. La sua metodologia educativa e i suoi sogni riflettevano la sua volontà di seguire Dio e leggere i segni dei tempi. Continue reading “Pietro Braido – Per una storia dell’educazione giovanile nell’oratorio dell’Italia contemporanea. L’esperienza salesiana”
La fotografia mostra una posa particolarmente costruita, artefatta nei particolari, rigida nella postura, con poca vitalità e spontaneità. Il volto, contrariamente a come ci appare don Bosco di solito, è spento e assente. Continue reading “Michele Rondoni – “Don Bosco con zucchetto” in “Don Bosco nella fotografia dell’800 (1861-1888)””
E appunto a fine di premunirvi contro i pericoli del tempo, io ora ho divisato di esporvi i fondamenti della nostra Cattolica Religione in forma di ameni e famigliari trattenimenti. Sarà questo il mio testamento, e voi in leggendolo e rileggendolo vi ricorderete di me e delle massime a voi lasciate prima di partire per la mia eternità.
Il volto di Don Bosco appare in un ovale affilato, con una carnagione chiara e liscia. Indubbiamente c’è la mano di un ritoccatore che produce questi tratti per ottenere un effetto di dignità e raffinatezza. Continue reading “Senza autore – “Ritratto di Don Bosco con scritta autografa” in “Don Bosco nella fotografia dell’800 (1861-1888)””
La pedagogia di Don Bosco è centrata sulla promozione umana e cristiana dei giovani, mirata alla loro salvezza. Insieme alla ragione e all’amorevolezza, la religione e la maturazione nella fede cristiana erano fondamentali per una vera educazione. In un contesto sociale sfavorevole all’assimilazione dei valori cristiani, Don Bosco focalizzava l’educazione sull’iniziazione alla vita di fede e di grazia. I sacramenti, la preghiera e la devozione alla Madonna erano elementi chiave della sua pedagogia, con particolare enfasi sulla confessione e l’Eucaristia come indispensabili per l’educazione dei giovani. Don Bosco vedeva questi strumenti non solo come doni spirituali ma anche come potenti mezzi educativi.
L’analisi della condizione giovanile all’interno della cultura e della società contemporanea, spesso delineata attraverso categorie dicotomiche come “cultura di morte” e “cultura di vita”, può suscitare perplessità per la sua mancanza di considerazione della complessità e pluralità delle dimensioni e dei fattori sociali in gioco.
Io voglio insegnarvi un modo di vita cristiana, che vi possa nel tempo stesso rendere allegri, contenti e additarvi quali siano i veri divertimenti e i veri piaceri, talché voi possiate dire col santo profeta Davidde: Serviamo al Signore in santa allegria: Servite Domino in laetitia. Tale appunto è lo scopo di questo libretto, servire al Signore e stare allegri.
Quest’associazione è intitolata Unione Cristiana o di opere buone, perchè ha per fine di associare tutti i buoni affinchè uniscano insieme le loro forze aiutandosi vicendevolmente ad operare il bene. È questo, l’esempio che ci lasciarono i fedeli della Chiesa primitiva.
Continue reading “Giovanni Bosco – Associazione di Opere buone”
Huc omnino spectat Salesiana Congregatio, ut socii simul ad perfectionem Christianam nitentes, quaeque charitatis opera cum spiritualia, tum corporalia, erga adolescentes, praesertim si pauperiores sint, exerceant, et in ipsam iuniorum clericorum educationem incumbant. Haec autem societas constat ex presbyteris, clericis atque laicis.
Le forze deboli se sono riunite diventano più forti; Vis unita fortior, dice Iddio. Una sola cordicella si può rompere con facilità, ma collegandone più insieme si forma una robusta fune, che assai difficilmente si spezza; Funiculus triplex difficile rumpitur.
Il presente studio tratta della diminuzione della pratica religiosa e dell’indifferenza verso il messaggio cristiano, in particolare tra i giovani in Europa.
Continue reading “Cosimo Semeraro,Jacques Schepens – “Studio introduttivo” in “I giovani fra indifferenza e nuova religiosità. Situazione e orientamenti””
Il testo critica l’ipocrisia dell’opposizione politica che lamenta l’intolleranza in Italia, paese dove l’illegalità è ampiamente tollerata, fino a diventare complicità dello Stato con l’anti-Stato. Denuncia come la tolleranza verso l’illegalità e l’abuso di potere minacci la legalità e la sicurezza dei cittadini, e paragona questa situazione alla politica del “lasciar fare” che portò all’ascesa del fascismo. L’autore sostiene che la tolleranza mal interpretata conduce all’indifferentismo e mina la difesa della verità e della libertà. In conclusione, una corretta intolleranza è necessaria per difendere la libertà stessa e prevenire il caos anarchico. Continue reading “Guido Gonella – Contestazioni: diritto, morale, religione. Volume 3”
Il testo è una sintesi dell’articolo “L’indifferenza religiosa e l’incredulità: un’analisi psicologica” che esplora il fenomeno complesso dell’indifferenza e dell’ignoranza religiosa, l’assenza di interesse religioso, l’incredulità e l’emergere di nuove forme di religiosità, dall’ottica della psicologia della religione.
Continue reading “Jacques Schepens – “Religione, esperienza religiosa e incredulità. Elementi per un approccio psicologico” in “I giovani fra indifferenza e nuova religiosità. Situazione e orientamenti””
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