Il seguente elaborato riporta le riflessioni emerse dal CG21 rispetto alla formazione intellettuale della vocazione salesiana. Continue reading “Autori Vari – “La formazione intellettuale nell’ambito della formazione salesiana” in “Ratio studiorum””
Il seguente elaborato riporta le riflessioni emerse dal CG21 rispetto alla formazione intellettuale della vocazione salesiana. Continue reading “Autori Vari – “La formazione intellettuale nell’ambito della formazione salesiana” in “Ratio studiorum””
Il presente articolo si sofferma sul concetto di religione secondo la prospettiva di Giuseppe Rovea. Religione intesa come paradigma di insegnamento esteso a tutti, non solo credenti e cattolici, ma anche ai non credenti, atei, indifferenti.
Tutta la prassi «educativa» di Don Bosco, un’ intera vita consacrata ai giovani, è «preventiva». Essa, infatti, è essenzialmente progettuale, previsionale e propositiva, impegnata nel presente a garantire il futuro, temporale e spirituale, dei giovani, di ciascun giovane, e della società civile e religiosa, in cui sono chiamati ad operare; e, correlativamente, a predisporre istituzioni e persone (SDB, FMA, Cooperatori) disponibili ad assicurare continuità e dinamicità a tale impegno. Continue reading “Pietro Braido – “La prassi di Don Bosco e il Sistema Preventivo. L’orizzonte storico” in “Il Sistema Preventivo verso il Terzo Millennio. Atti della XVIII Settimana di spiritualità della Famiglia Salesiana. Roma. Salesianum 26-29 gennaio 1995””
II «sistema educativo» o, più comprensivamente, /’esperienza preventiva di Don Bosco è un progetto, che è cresciuto e si è progressivamente dilatato e specificato nelle più svariate istituzioni e opere realizzate dai molti collaboratori e discepoli. E ovvio che la sua vitalità perativa può essere garantita nel tempo soltanto dalla fedeltà alla legge di ogni autentica crescita: il rinnovamento (l’approfondimento e l’adattamento) nella continuità. Il rinnovamento resta affidato al persistente e ripetuto impegno teorico e pratico dei singoli e delle comunità. Continue reading “Pietro Braido – L’esperienza pedagogica di Don Bosco”
Dal 31 dicembre 1973 al 5 gennaio 1974 si è svolto a Roma un incontro di studiosi e di
operatori nel campo giovanile, fattivamente interessati al « sistema preventivo » di Don
Bosco. Sono intervenuti pedagogisti e educatori provenienti da quasi tutti i Paesi europei,
con la presenza di altri venuti dal continente americano e asiatico: in tutti circa trecento. Dalle intense giornate di lavoro è stato esplicitamente bandito qualsiasi tono celebrativo. Continue reading “Pietro Braido – “Convegno europeo sul sistema educativo di Don Bosco tra pedagogia antica e nuova” in “Orientamenti Pedagogici””
This document provides an in-depth exploration of major non-Christian religions in predominantly non-Christian countries, specifically focusing on South and Southeast Asia, excluding Islamic nations and the Jewish state of Israel.
Maria del Valle Lopez Santos, giovane Cooperatrice del meridione della Spagna, condensò la testimonianza di un gruppo di Cooperatori sulla gioventù di Huelva, presso Siviglia.
Il colloquio di Salzburg del 1978 riflette sulle sfide della pastorale giovanile e dell’educazione nell’ambito della Famiglia Salesiana.
Questo articolo prende spunto da uno studio recente sull’evoluzione della religione nella società contemporanea, concentrandosi sul capitolo intitolato “La trasfunzionalizzazione come alternativa alla secolarizzazione”.
PROGRAMMA DEL CORSO
Don Bosco fu un segno tangibile dell’amore di Dio per i giovani poveri e abbandonati del suo oratorio a Valdocco, Torino, nel Novecento. La sua dedizione non era solo religiosa e morale ma anche sociale, puntando a una formazione integrale dei giovani per renderli buoni cristiani e onesti cittadini. La sua metodologia educativa e i suoi sogni riflettevano la sua volontà di seguire Dio e leggere i segni dei tempi. Continue reading “Pietro Braido – Per una storia dell’educazione giovanile nell’oratorio dell’Italia contemporanea. L’esperienza salesiana”
La fotografia mostra una posa particolarmente costruita, artefatta nei particolari, rigida nella postura, con poca vitalità e spontaneità. Il volto, contrariamente a come ci appare don Bosco di solito, è spento e assente. Continue reading “Michele Rondoni – “Don Bosco con zucchetto” in “Don Bosco nella fotografia dell’800 (1861-1888)””
E appunto a fine di premunirvi contro i pericoli del tempo, io ora ho divisato di esporvi i fondamenti della nostra Cattolica Religione in forma di ameni e famigliari trattenimenti. Sarà questo il mio testamento, e voi in leggendolo e rileggendolo vi ricorderete di me e delle massime a voi lasciate prima di partire per la mia eternità.
Il volto di Don Bosco appare in un ovale affilato, con una carnagione chiara e liscia. Indubbiamente c’è la mano di un ritoccatore che produce questi tratti per ottenere un effetto di dignità e raffinatezza. Continue reading “Senza autore – “Ritratto di Don Bosco con scritta autografa” in “Don Bosco nella fotografia dell’800 (1861-1888)””
La pedagogia di Don Bosco è centrata sulla promozione umana e cristiana dei giovani, mirata alla loro salvezza. Insieme alla ragione e all’amorevolezza, la religione e la maturazione nella fede cristiana erano fondamentali per una vera educazione. In un contesto sociale sfavorevole all’assimilazione dei valori cristiani, Don Bosco focalizzava l’educazione sull’iniziazione alla vita di fede e di grazia. I sacramenti, la preghiera e la devozione alla Madonna erano elementi chiave della sua pedagogia, con particolare enfasi sulla confessione e l’Eucaristia come indispensabili per l’educazione dei giovani. Don Bosco vedeva questi strumenti non solo come doni spirituali ma anche come potenti mezzi educativi.
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