Nei giorni 6-7-8 giugno è stato tenuto a Bruxelles, in occasione dell’Esposizione Universale 1958, il Congresso nazionale e internazionale dei Cooperatori Salesiani e delle Compagnie della Gioventù Salesiana.
Nei giorni 6-7-8 giugno è stato tenuto a Bruxelles, in occasione dell’Esposizione Universale 1958, il Congresso nazionale e internazionale dei Cooperatori Salesiani e delle Compagnie della Gioventù Salesiana.
There are two well-known perspectives in talking about the pedagogy of Don Bosco: on the one hand, the binary idea of a repressive versus a preventive system and, on the other, the triple concept of ‘kindness, reason, religion’ (amorevolezza, ragione, religione).
Don Bosco e generalmente anche i suoi prossimi collaboratori hanno cercato di applicare consapevolmente e fedelmente il sistema preventivo nell’educazione. Esso richiede l’assistenza costruttiva ed anche ‘impeditiva’ (preveniente per mezzo di misure impeditive) come pure la ragione(volezza), la pratica religiosa, i rapporti amichevoli e benevoli.
In questo mio contributo dedicato ad approfondire il ruolo della ragione nei processi educativi occorre sempre ricordare le influenze che si danno da parte delle altre due polarità.
Questo documento, una lettera di San Giovanni Bosco agli educatori salesiani, fornisce linee guida complete per gestire le misure disciplinari all’interno delle istituzioni salesiane. Bosco sottolinea un sistema preventivo che evita mezzi coercitivi, affidandosi invece alla persuasione, alla carità e alla correzione paterna.
Il sistema preventivo di Don Bosco, delineato nel suo opuscolo del 1877, si fonda sui tre principi di ragione, religione e amorevolezza, offrendo una visione integrata e umanistica dell’educazione giovanile. La “ragione”, per Don Bosco, è un concetto radicato nelle concezioni preilluministe di pensatori come Charles Rollin e Ludovico Antonio Muratori, piuttosto che nelle idee positiviste del XIX secolo. Questo approccio valorizza la ragione come qualità morale e virtù, un’espressione di una personalità libera e ben formata.
La relazione educativa nel sistema preventivo è elemento di sintesi di tutto il processo educativo. Essa non è certamente l’elemento esaustivo del sistema, ma è condizione di attuazione del metodo e suo peculiare percorso metodologico. La relazione configurandosi nei percorsi della ragione, religione, amorevolezza garantisce l’unitarietà e l’efficacia del metodo.
È mia intenzione provare una prima lettura pedagogica abbastanza sistematica e approfondita dei primi capitoli della Vita dell’allievo di don Bosco Michele Magone scritta dal Santo tra il riferimento storico e l’intuizione di metodo pedagogico della prassi educativa voluta per sé e trasmessa ai suoi.
Celui qui, aujourd’hui, pose le problème de l’éducation aux valeurs dans le sens le plus ample du mot – y compris les valeurs religieuses et chrétiennes – ne peut pas négliger les conditions qui sont à même de rendre possible ou de réaliser une telle éducation. Nous inspirant du patrimoine éducatif de Don Bosco (1815-1888), ces conditions de base semblent – comme dans d’autres cas – liées aux trois piliers qui caractérisent autant les contenus que la méthode de son approche éducative : ‘affection, raison et religion. Traduisant ces termes dans un langage plus accessible au discours pédagogique actuel, nous pourrions les nommer aussi : éducation à l’affectivité, à la rationalité et au sens de la vie. Continue reading “Jacques Schepens – Affectivité, rationalité, sens de la vie. Le trinôme salésien: raison, religion, affection, réactualisé dans le langage contemporain”
Giovanni Bosco racconta gli inizi del suo impegno educativo a Torino, nel dicembre del 1841, come un incontro reale con un ragazzo reale – Bartolomeo Garelli. Un inizio fatto di comprensione e dialogo, comprensione della persona e una semplice proposta di catechismo e gioco durante i giorni festivi.
L’intervento di Michele Pellerey esplora il ruolo della ragione nel processo educativo ispirato da don Bosco, integrandolo con la religione e l’amorevolezza, e affrontando le sfide del laicismo contemporaneo. Nella prima parte, Pellerey analizza le radici storiche del laicismo, evidenziando l’influenza della razionalità logico-analitica emersa nel XVII secolo con Galileo e Cartesio, e sviluppatasi durante l’Illuminismo.
Ci domandiamo: Possiamo anche noi educare alla santita’ canonizzata, in questi nostri tempi di laicità sana, e anche di un laicismo belligerante? Sono spagnolo e posso dire che la mia visione del problema si rifa’ ai problemi che oggi vive il mio paese.
Questo articolo esplora la possibilità di applicare il Sistema Preventivo, ampiamente adottato nelle scuole, anche nell’ambito militare. Don Bosco, il principale teorico del Sistema Preventivo, affermava che questo metodo è adatto per scuole e istituzioni per minorenni, ma preferiva il Sistema Repressivo per adulti e militari, dove il comando deve essere esercitato con severità e distacco. Questo contrasto solleva domande sulla coerenza delle sue idee, considerando il contesto risorgimentale e pedagogico italiano. Don Bosco, pur avendo una mente pratica e un’approfondita esperienza educativa, non aveva esperienza diretta in ambito militare, il che rendeva difficile per lui proporre riforme in questo campo.
Il metodo educativo di Don Bosco, noto come il “Sistema Preventivo,” si fonda su tre pilastri: ragione, religione e amorevolezza. La ragione è centrale nel suo approccio e può essere considerata sotto tre aspetti: come facoltà intellettuale, come abito o virtù, e come atto, identificabile con la coscienza. Don Bosco intende la ragione come scienza, cioè una conoscenza sistematica e ragionata, e sottolinea l’importanza di una cultura viva e pronta, sebbene il suo metodo non si distingua per una cultura superiore, ma per una cultura popolare e catechistica.
Continue reading “Minimus – “Metodo della ragione” in “Salesianum””
During recent visits to various provinces, the Rector Major has personally witnessed the efforts being made to implement the resolutions and guidelines of the General Chapter. This entails translating into action the wealth of insights accumulated by the Congregation since the Second Vatican Council. Continue reading “Egidio Viganò – “Letter of the Rector Major” in “Acts of the General Council of the salesian society of St John Bosco””
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