Aldo Giraudo – “Ragioni e prospettive del conservatorismo moderato di Cesare d’Azeglio in un memoriale al re Carlo Felice (1821)” in “Annali di Storia moderna e contemporanea”

I fatti del 1821 rappresentarono, nelle loro riflessioni, la presa di coscienza della necessità di un approccio diverso e più realistico alla situazione politica che, abbandonate aspirazioni velleitarie, favorisse un’azione di consolidamento istituzionale e di graduali riforme e un paziente lavoro di formazione dell’opinione pubblica, sulla linea perseguita da Prospero Balbo.

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Aldo Giraudo – “«Il cotanto utile istituto detto oratorio di San Francesco di Sales». Motivi dell’interesse suscitato dall’opera di don Bosco nel decennio preunitario” in “Salesianum”

Intendo illustrare, con l’appoggio di documentazioni archivistiche e testimonianze coeve, alcuni dei fattori che nel decennio preunitario catalizzarono sull’opera educativa e religiosa di don Giovanni Bosco simpatie e favori, anche in campo liberale, permettendole di decollare più rapidamente rispetto ad iniziative analoghe, nonostante l’accusa di conservatorismo e di diffidenza nei confronti dell’unificazione nazionale mossagli da alcuni esponenti del liberalismo radicale e anticlericale polarizzati attorno alla Gazzetta del Popolo di Felice Govean e al periodico satirico-caricaturale Il Fischietto. Continue reading “Aldo Giraudo – “«Il cotanto utile istituto detto oratorio di San Francesco di Sales». Motivi dell’interesse suscitato dall’opera di don Bosco nel decennio preunitario” in “Salesianum””

Paolo Albera – “Don Bosco nostro modello nell’acquisto della perfezione religiosa, nell’educare e santificare la gioventù, nel trattare col prossimo e nel far del bene a tutti” in “Lettere circolanti di Don Paolo Albera ai salesiani”

Questo estratto è un’eloquente omaggio al modello di vita proposto da Don Bosco. Attraverso una serie di riflessioni personali, il testo evidenzia l’importanza di seguire l’esempio di Don Bosco nella ricerca della perfezione religiosa, nell’educazione e santificazione della gioventù, nel rapporto con il prossimo e nell’operare il bene per tutti.

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Michael Ribotta – “The «Big Rat» and the «Mad Priest of Turin» – Don Bosco’s relationship with Prime Minister Rattazzi” in “Journal of Salesian Studies”

Perhaps of all the leading political personages of the Italian Risorgimento with whom Don Bosco enjoyed some measure of friendship, Urbano Rattazzi’s name, like Abou Ben Adam’s, led the rest.

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Pietro Stella – “Don Bosco e le trasformazioni sociali e religiose del suo tempo” in “La Famiglia Salesiana riflette sulla sua vocazione nella Chiesa di oggi”

Esiste una profonda differenza tra il modo di vedere nostro e quello di quanti studiavano D. Bosco anni or sono. Attorno agli anni ’50 ancora si discuteva sul grande punto: fu D. Bosco un pedagogista o fu soltanto un educatore? fu un teorico o fu soltanto un pratico? Oggi la realtà è diversa. titolo di saggio vorrei proporre oggi alcuni interrogativi: 1) che cosa significò D. Bosco nella geografia umana in movimento del suo tempo? 2) che cosa significò in una storia di trasformazioni sociali? 3) quale funzione ebbe nelle grandi trasformazioni spirituali (o, se si vuole, religiose e culturali)? Continue reading “Pietro Stella – “Don Bosco e le trasformazioni sociali e religiose del suo tempo” in “La Famiglia Salesiana riflette sulla sua vocazione nella Chiesa di oggi””

Pietro Stella – “Per una storia del profetismo apocalittico cattolico ottocentesco. Messaggi profetici di don Bosco a Pio IX e all’imperatore d’Austria (1870-1873)” in “Rivista di storia e letteratura religiosa”

D. Bosco, per certi atteggiamenti, è come tutti coloro che interpretano come male, come eticamente riprovevole, socialmente e pedagogicamente infecondo quanto avvertono prescindere dalla religione o quanto trovano dichiaratamente avverso alla Religione Cattolica, vista nel suo aspetto storico di società gerarchicamente costituita e con prerogative di valore socio-politico. Continue reading “Pietro Stella – “Per una storia del profetismo apocalittico cattolico ottocentesco. Messaggi profetici di don Bosco a Pio IX e all’imperatore d’Austria (1870-1873)” in “Rivista di storia e letteratura religiosa””

Paolo Albera – “Disposizioni della S. Sede vietanti la lettura dei giornali ai chierici studenti” in “Lettere circolari di Don Paolo Albera ai salesiani”

Nella presente lettera, Don Paolo Albera tratta il tema delle disposizioni della S. Sede che vietano la lettura dei giornali per gli ecclesiastici e riporta alcune indicazioni di Don Bosco e Don Rua in riferimento di tali disposizioni.

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Arthur Lenti – “Don Bosco’s political and religious concerns during the liberal revolution” in “Journal of Salesian studies”

Fr. Arthur Lenti, in a second article, invites us to enter the political and ecclesiastical world of Don Bosco through his letters never published before in English. The letters add insight to the always intriguing question of Don Bosco’s involvement in the naming of bishops.

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Arthur Lenti – “Don Bosco’s love affair with «poor and abandoned» young people and the beginnings of the oratory” in “Journal of Salesian Studies”

The present study aims, not at any new interpretation, but simply at describing some aspects of the actual circumstances of the origins on the basis of fresh documentation now available. In particular, restricting the field of inquiry, I will focus on the young people who were protagonists in Don Bosco’s work at its origin.

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Michael Ribotta,Natale Cerrato – “EXPO’ 84 and Don Bosco’s peerless-to- paper-to-print presentation” in “Journal of Salesian Studies”

Turin’s EXPO ’84 was to become the bittersweet culmination of Don Bosco’s remarkable and varied career as publisher, author, and printer. For almost 40 years he had been active in the cause of the Catholic press and as editor of educational publications.

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Arthur Lenti – “Politics of the “Our Father” and the holy father: Don Bosco’s mediation in Church-State affairs” in “Journal of Salesians studies”

Fr. Arthur J. Lenti tells the story of Don Bosco’ s efforts to mediate between the Holy See and the Italian government during the tense years of Italian unification. Of special importance was the appointment of bishops. After offering background on the historical events leading to the estrangement between the Church and state in Italy, the author goes to the sources in an effort to answer the question why someone so politically unimportant as Don Bosco, should become involved in a capacity of “negotiator.”

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