Chi, informato ed ammirato della prodigiosa memoria di San Giovanni Bosco, si metta a leggere le sue memorie autobiografiche, stese per espresso comando di Pio IX tra il 1873 ed il 1875, corre rischio di rimanere alquanto deluso.
Chi, informato ed ammirato della prodigiosa memoria di San Giovanni Bosco, si metta a leggere le sue memorie autobiografiche, stese per espresso comando di Pio IX tra il 1873 ed il 1875, corre rischio di rimanere alquanto deluso.
Un fenomeno che dopo la seconda guerra mondiale si è intensificato, soprattutto in alcuni paesi, è quello delle vocazioni tardive al sacerdozio e alla vita religiosa.
Continue reading “Eugenio Valentini – “D. Bosco e le vocazioni tardive” in “Salesianum””
Il testo fa riferimento a due lettere. Nella prima si fa riferimento ad una cena avvenuta il 15 aprile a Marsiglia, presso la Casa dei Salesiani, alla quale partecipavano Don Bosco e l’Avvocato Michel. Durante la conversazione, si è discusso dello stato attuale della fede e della moralità nelle nazioni un tempo religiose, ora corrotte dal naturalismo. Si è evidenziato come molti, pur dichiarandosi cattolici, trascurino pratiche essenziali come la confessione e la comunione, e vivano in modo non conforme ai principi religiosi, creando una pericolosa distinzione tra cattolici teorici e praticanti. Don Bosco ha attribuito questo fenomeno alla paganizzazione dell’educazione scolastica, basata su testi classici pagani, e ha esortato a riformare l’educazione su basi cristiane. Continue reading “Francesco Cerruti – Le idee di D. Bosco sull’educazione e sull’insegnamento e la missione attuale della scuola. Lettere due”
I Cooperatori Salesiani sorsero ufficialmente e acquistarono esistenza giuridica come associazione nel 1876, ma i loro inizi reali si confondono con le origini stesse dell’Opera Salesiana.
Continue reading “Eugenio Valentini – “Preistoria dei Cooperatori Salesiani” in “Salesianum””
Se trata de un escrito de fiiente salesiana, cuyo originai obra en el Archivo de la Sagrada Congregación de Propaganda Fide, Scritture riferite nei Congressi – America Meridionale (1878 1885).
Il ritratto di Don Bosco che Pio XI, come s’è visto, ha saputo tratteggiare nei numerosi discorsi a lui in parte o interamente dedicati, ci sembra conservare ancora intatta la felice peculiarità di ridestare negli animi quella virtù, spesso assopita, dell’ammirazione che solo i veri maestri, al dire di Guitton, sanno suscitare e sulla cui necessità, in ordine ad una più profonda penetrazione della figura e dell’opera del santo torinese, sono state scritte, di recente, suggestive annotazioni.
La grande notorietà dei due personaggi e dei loro reciproci rapporti di stima e di amicizia sembrerebbe lasciare poco spazio per ulteriori approfondimenti, mentre il ritrovamento, imprevisto ma gioioso, di una lettera di San Giovanni Bosco al papa Pio IX nel momento cruciale della perdita delle Legazioni della Romagna, delle Marche e dell’Umbria, offre l’occasione per conoscere, nella freschezza della corrispondenza epistolare, i sentimenti e le prospettive del sacerdote piemontese che talvolta sarà pure consigliere «politico» del papa.
Continue reading “Dante Balboni – “Don Bosco e Pio IX in alcuni inediti vaticani” in “Salesianum””
L’atteggiamento di Don Bosco nei confronti di quei fatti ch’egli stesso chiamò sogni è ancora in buona parte da scandagliare e da scoprire. Negli ultimi anni della vita, in pagine confidenziali indirizzate ai Salesiani, egli raccomandava di «non mai né raccontare né asserire che Don Bosco abbia ottenuto grazie da Dio od abbia in qualsiasi maniera operato miracoli». Il fare leva sull’immagine di un Don Bosco taumaturgico a lui appariva come «un dannoso errore». A chi poteva obiettare ch’era stato proprio lui in tante circostanze a mettere in rilievo fatti straordinari che avevano la sua persona in primo piano, Don Bosco rispondeva: «Sebbene la bontà di Dio sia stata in misura generosa verso di me, tuttavia io non ho mai inteso di conoscere od operare cose soprannaturali». Continue reading “Cecilia Romero – I sogni di don Bosco. Edizione critica”
Questo testo analizza la pubblicazione delle Memorie di San Giovanni Bosco. Originariamente destinate esclusivamente ai membri della congregazione salesiana, le Memorie erano vietate alla pubblicazione per volontà dello stesso Don Bosco.
Continue reading “Giovanni Bosco – Memorie dell’Oratorio di S. Francesco di Sales dal 1815-1855”
Fr. Arthur Lenti, in a second article, invites us to enter the political and ecclesiastical world of Don Bosco through his letters never published before in English. The letters add insight to the always intriguing question of Don Bosco’s involvement in the naming of bishops.
On June 30, 1879, after numerous attempts to stave off the inevitable, Don Bosco was finally compelled to shut down his oratory school in Valdocco.
Il Rettor Maggiore don Filippo Rinaldi scrive alla Madre Generale e a tutte le FMA, in occasione della festa di Maria Ausiliatrice nell’anno del giubileo d’oro della fondazione dell’Istituto delle FMA (1922). Ripercorre brevemente il cammino realizzato da don Bosco per la fondazione dell’Istituto e risalta come in quest’opera egli sia stato guidato da Dio. Sottolinea l’ispirazione di don Bosco di voler fondare un Istituto che fosse il “monumento della sua riconoscenza” a Maria Ausiliatrice.
Il mese della festa del Beato Don Bosco suggerisce di intrattenere tutti proprio nell’intimità del cuore che sente sempre più vivo il bisogno di comunicare qualcosa di quanto don Rinaldi ha veduto ed udito da Lui e di Lui, e che adesso si ha la fortuna di avere non solo Padre e Maestro desideratissimo, ma Patrono potente in cielo.
Continue reading “Filippo Rinaldi – “Lettera del Rettor Maggiore” in “Atti del Capitolo Superiore””
L’affidamento della parrocchia della “città nuova” di Littoria ai salesiani sul finire del 1933, fortemente voluta da papa Pio XI, fu un’occasione in cui la Congregazione salesiana venne invitata a confrontarsi direttamente, e in qualche modo a suggellare una saldatura, con l’operato del regime fascista, proprio nel momento della massima celebrazione di don Bosco, la sua canonizzazione (1934).
Il 28 dicembre 1922 ricorreva il 3° Centenario della morte di S. Francesco di Sales, il Santo del Ven. Padre D. Bosco, dei suoi Figli e di tutti i Cooperatori ed amici dell’Opera.
I principii educativi della pedagogia salesiana, scriveva Don Albera, sono i medesimi (tanto per S. Francesco come per Don Bosco), la carità, la dolcezza, la famigliarità, il santo timor
di Dio infuso nei cuori: prevenire, impedire il male per non essere costretti a punirlo.
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