Índice:
- “Lei de toda evangelização”.
- Mudança de paradigmas culturais. A globalização.
- O diálogo inter-religioso.
- A situação juvenil.
- Um continente a fermentar: o digital.
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Su richiesta del Padre Desramaut, una inchiesta in vista del Colloquio Internazionale Salesiano del 2003 fu realizzata presso trentadue Istituti salesiani di Francia posti sotto la tutela delle Salesiane o dei Salesiani di Don Bosco.
Il presente lavoro vuole essere una rilettura salesiana dell’Enciclica di Benedetto XVI Deus caritas est, mostrando come don Bosco, con la sua vita e le sue parole, ha incarnato l’arte di amare soprattutto attraverso la sua azione educativa e pastorale a favore della gioventù.
Contents:
Il volume presenta i modelli educativi mediati dalla rivista “Da Mihi Animas” nel corso di quarantatré anni di pubblicazione (1953-1996). “Da Mihi Animas” è espressione di una istituzione religiosa: l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA). Attraverso le sue pagine è possibile ripercorrere le tappe più significative della storia di questa Famiglia religiosa nella seconda metà del Novecento e percepire come essa si è confrontata con la cultura, soprattutto, con quella educativa.
Composto a più riprese tra 1873 e 1875, per esplicita volontà di don Bosco il manoscritto delle Memorie dell’Oratorio rimase inedito. Ad esso, tuttavia attinsero abbondantemente sia don Giovanni Bonetti, per la sua Storia dell’Oratorio di S. Francesco di Sales, pubblicata a puntate sul Bollettino Salesiano tra 1879 e 1886, sia, soprattutto, don Giovanni Battista Lemoyne, che lo riversò integralmente nei primi volumi delle Memorie biografiche, integrandolo con una quantità di notizie e di aneddoti tratti da altre testimonianze. La prima edizione integrale delle Memorie apparve nel 1946. La decisione di rendere di pubblico dominio il documento nella sua interezza era motivata dalla dimensione universale assunta dalla figura del santo, come scrisse Eugenio Ceria nella presentazione: “Oggi don Bosco è passato alla storia, ed è pure entrato nel novero dei santi”. Continue reading “Giovanni Bosco – Memorie dell’Oratorio di S. Francesco di Sales dal 1815 al 1855”
Gli sforzi per la riforma cristiana della società, messi in atto nella diocesi di Torino dopo il crollo dell’impero napoleonico si concentrarono soprattutto sulla riforma del clero, a cominciare da una più attenta selezione dei candidati al sacerdozio e dalla cura diligente della loro qualificazione. A questo scopo le autorità diocesane dapprima riorganizzarono il seminario della capitale (1819) e favorirono le iniziative del teologo Luigi Guala, approvando il regolamento del Convitto ecclesiastico (1821), poi ampliarono il seminario di Bra (1824-1825), infine istituirono un nuovo seminario a Chieri (1829). Il modello formativo propugnato dall’arcivescovo, il camaldolese Colombano Chiaveroti (1754-1831), si ispirava agli ideali sacerdotali della tradizione cattolica postridentina, con forte accentuazione della carità apostolica e dell’oblatività pastorale. Continue reading “Giovanni Bosco – Lo zelo per la salvezza delle anime. I modelli di don Bosco”
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