Il centenario della morte di don Rua ha dato occasione per approfondire la conoscenza della sua figura e della sua azione nella storia.
Il centenario della morte di don Rua ha dato occasione per approfondire la conoscenza della sua figura e della sua azione nella storia.
Questo studio si propone di presentare le premesse e gli inizi delle opere salesiane a Costantinopoli e Smirne dalla prima proposta fatta a don Bosco (1815-1888) a quelle fatte al suo successore don Michele Rua (1837-1910).
Il futuro salesiano Francesco Dupont (1908-1945) era totalmente all’oscuro di don Bosco e della sua congregazione, quando, a Lourdes, nel 1926, ne fece conoscenza grazie ad un sacerdote amico dei salesiani.
La storiografia anche recente si è scarsamente interessata ai registri scolastici come fonte storica. Ancor meno a quei registri che documentano l’attività scolastica e professionale di quei giovani che si dedicano all’apprendimento di una professione, le cosiddette scuole di arti e mestieri.
The 100 years existence of salesian work in Slovenia are summarized by the same author whose recent work was published in the local language. The century under consideration is divided politically into four long periods, and consequently from a salesian point of view very different from each other: that of the Austro-Hungarian Empire (1901-1918); that of the kingdom of Jugoslavia (1918-1941); that of the communist era (1941-1980) and that post-Tito (1980) until the present. The salesian charism once sown in Slovenian soil, even with difficulty, was able to grow, mature and renew itself, overcoming the storms of history, waiting for better times to come.
In occasione del 50° anniversario dell’arrivo dei primi salesiani a Muyurina, nell’oriente boliviano, pubblichiamo la testimonianza di uno dei protagonisti, don Dante Invernizzi (1916-2001), così come raccolta personalmente da Sergio Todeschini nell’agosto 1997 e rivista dal narratore.
Nel secondo Capitolo Generale salesiano (1880), fu affidato al prefetto generale, don Rua, il compito di mantenere con gli ispettori una corrispondenza mensile, allo scopo di “essere informato e, a sua volta, informare il Rettore Maggiore dell’andamento delle loro ispettorie”.
El 18 de diciembre de 1859 tuvo lugar una reunión en la cual fue fundada la Sociedad de S. Francisco de Sales. En 2009 se cumple, por tanto, el 150 aniversario de esta fecha histórica.
Para conmemorarla se publica aquí el texto genuino del acta de dicha reunión.
Alla fine della seconda guerra mondiale i salesiani dell’Ispettoria tedesca si trovavano davanti alle loro case rovinate dalla guerra. Per le strade, tra le rovine delle città, vedevano i giovani senza tetto, senza genitori e senza patria.
A tale situazione risposero prontamente con la decisione di costruire abitazioni per apprendisti.
L’oggetto dello studio è la presentazione della genesi e dello sviluppo delle strutture salesiane in Polonia fino al 1979. Si sono individuati i criteri fondamentali con cui i responsabili della Congregazione Salesiana procedevano per ristrutturarla in ispettorie: nel nostro caso l’applicazione di detti criteri non è stata sempre lineare; talvolta addirittura conflittuale.
Os salesianos, vindos da Itália, estabeleceram-se em 1900 na cidade de San Salvador, capital do estado da Bahia. Dois anos depois, fundaram no estado de Sergipe, 355 km ao norte, uma escola agrícola no local chamado Tebaida, a 18 km da capital Aracaju. Continue reading “Antenor De Andrade Silva – Brasil os Salesianos na Tebaida. Uma história que durou 20 anos (1902-1922) in “Ricerche storiche salesiane””
Queste riflessioni si riferiscono ai contenuti dell’opera di don Brenno Casali pubblicata dall’Istituto Storico Salesiano di Roma nel 1998. Vogliono cogliere aspetti particolari, come la fisionomia salesiana dei protagonisti, alcuni dei temi emergenti e dei problemi più significativi che appaiono in questa corrispondenza.
Nel 1921 il card. Adolf Bertram, ordinario di Breslavia, creò la Delegazione Episcopale in quella parte del territorio dell’Alta Slesia che dopo il plebiscito era toccata alla Polonia.
Tra i sinodi un posto specifico occupa il sinodo plenario, che, secondo le norme del Codice di Diritto Canonico dell’anno 1917, riunisce i vescovi, i presbiteri e i laici ed è più vasto di una provincia ecclesiale, fatto con l’autorizzazione del papa, il quale tramite il Suo legato lo convoca e ne presiede i dibattiti. Il sinodo plenario comprende i vescovi delle provincie che hanno problemi comuni sotto l’aspetto pastorale, organizzativo o giuridico, e che collaborano nella realizzazione dei propri compiti.
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