Don Bosco e l’azione educativa, sociale, religiosa della società salesiana da lui fondata nel dicembre 1859 – praticamente alla vigilia dell’unità d’Italia (marzo 1861) – non sono ignoti all’opinione pubblica italiana, ma probabilmente non è molto conosciuta la diffusione che l’Opera salesiana ha avuto nei 150 anni della sua presenza sull’attuale territorio nazionale. Altrettanto si può forse dire della risposta vocazionale che generazioni di giovani Italiani hanno dato alla società salesiana, vuoi per un servizio educativo in patria, vuoi per consacrarsi alla stessa missione all’estero. Eppure i numeri parlano da sé: 386 case entro i confini nazionali, frequentate in vario modo da qualche milione di ragazzi, e 17.538 salesiani italiani (operanti in Italia o in un centinaio di Paesi dei cinque continenti)1. Tutto ciò senza contare gli adulti raggiunti tramite l’azione pastorale delle parrocchie e l’attività editoriale che pure conta un secolo e mezzo di vita. Le rapide informazioni statistiche, che qui si presentano, intendono semplicemente contribuire a colmare questo duplice vuoto di conoscenza a servizio di tutti, compresi gli studiosi di storia civile e di storia religiosa.