L’articolo fa parte di uno studio interdisciplinare sul legame tra gratitudine ed educazione.
L’articolo fa parte di uno studio interdisciplinare sul legame tra gratitudine ed educazione.
L’articolo fa parte di uno studio interdisciplinare sul legame tra gratitudine ed educazione. Nella storia e nella tradizione riguardanti la fondazione dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice la nota consegna di san Giovanni Bosco: “Il vostro Istituto dovrà essere il monumento vivo della gratitudine di don Bosco alla gran Madre di Dio, invocata sotto il titolo di Aiuto dei cristiani”, ha connotato un aspetto imprescindibile del modo di essere e di agire delle FMA, la loro identità e missione educativa.
Lo studio di Maria Ko aiuta a conoscere più a fondo il senso dell’intenzionalità di don Bosco nel volere che l’istituto delle FMA fosse un « monumento vivo » del suo grazie a Maria. Alla luce di una competente aderenza alle categorie bibliche e teologiche ci si trova condotti a penetrare sotto un nuovo aspetto la figura di Maria e a scoprire il significato e l’attualità della «memoria» nella vita e nella spiritualità mariana della FMA.
La riflessione di Anita Deleidi si concentra sul senso e sulla modalità di attuazione della devozione mariana alle origini dell’istituto delle FMA. Ci permette così di conoscere con precisione e con ricchezza di dati quali siano state l ’intenzionalità e le caratteristiche volute da don Bosco nel delineare l’identità mariana dell’istituto nella sua peculiare missione educativa. Inoltre, ci consente di cogliere quale sia stato l ’apporto originale di S. Maria Domenica Mazzarello nella realizzazione di quella spiritualità mariana mornesina, destinata a superare i limiti del tempo e delle frontiere.
Il Rettor Maggiore don Filippo Rinaldi scrive alla Madre Generale e a tutte le FMA, in occasione della festa di Maria Ausiliatrice nell’anno del giubileo d’oro della fondazione dell’Istituto delle FMA (1922). Ripercorre brevemente il cammino realizzato da don Bosco per la fondazione dell’Istituto e risalta come in quest’opera egli sia stato guidato da Dio. Sottolinea l’ispirazione di don Bosco di voler fondare un Istituto che fosse il “monumento della sua riconoscenza” a Maria Ausiliatrice.
Gratitudine ed educazione: un legame fondato ed inscindibile. Il nesso tra i due termini nasce dal fatto che, pur riferendoci all’una o all’altra realtà, in entrambi i casi ci occupiamo di un vissuto genuinamente e squisitamente umano, adatto al singolo e alla convivenza.
Non esiste persona abituata a ringraziare senza esserne stata educata e d’altra parte non c’è educazione vera se non quando la si accompagna – con impegno, gradualmente e fin dalla nascita – alla consapevolezza realistica e salutare che nella vita non tutto è dovuto, non si è autosufficienti, si ha bisogno degli altri, fino a quando non si riconosce che i beni e le conquiste di cui usufruiamo oggi sono frutto di lavoro e di lotta, di studio e di ricerca delle generazioni che ci hanno preceduto e a cui, per questo, dobbiamo riconoscenza.
Proudly powered by WordPress | Theme: Baskerville 2 by Anders Noren.