La presenza salesiana maschile e femminile nel continente africano conta più di cento anni, ma la grande diffusione delle case e delle opere risale agli anni ’80 del Novecento.
La presenza salesiana maschile e femminile nel continente africano conta più di cento anni, ma la grande diffusione delle case e delle opere risale agli anni ’80 del Novecento.
En un territorio donde no existía la enseñanza media (liceos) salvo dos Montevideo en manos del Estado, la existencia del Colegio Pío, con la posibilidad del internado, llevó a que muchas familias pudientes del Uruguay enviaran allí a sus hijos para estudiar. La condición puesta por los donantes del Colegio a quienes se hicieran cargo del mismo era que se impartiera allí enseñanza superior.
Este trabalho é o primeiro resultado de uma pesquisa iniciada no Museu Missionário Etnológico Colle Don Bosco em 1997 que se estendeu às aldeias Bororo da Reserva Indígena do Meruri, a partir de 1999, com a finalidade de colocar em prática toda potencialidade operativa da coleção de objetos da cultura material bororo que pertence ao acervo do referido museu.
O presente estudo tem como propósito analisar as ações dos salesianos junto aos índios bororo, uma vez que Dom Bosco desejava ardentemente investir na América Latina, convertendo os povos indígenas.
Dalla “Rivoluzione di velluto” (del novembre del 1989), che cambiò sostanzialmente le condizioni di vita della Chiesa, quindi anche dei salesiani nella ex Repubblica Socialista di Cecoslovacchia, sono passati diciotto anni. Dal punto di vista storico è un periodo brevissimo, ma non tanto breve da non poter esaminare le vicende di quel passato con un certo distacco emotivo e quindi con obiettività.
Composto a più riprese tra 1873 e 1875, per esplicita volontà di don Bosco il manoscritto delle Memorie dell’Oratorio rimase inedito. Ad esso, tuttavia attinsero abbondantemente sia don Giovanni Bonetti, per la sua Storia dell’Oratorio di S. Francesco di Sales, pubblicata a puntate sul Bollettino Salesiano tra 1879 e 1886, sia, soprattutto, don Giovanni Battista Lemoyne, che lo riversò integralmente nei primi volumi delle Memorie biografiche, integrandolo con una quantità di notizie e di aneddoti tratti da altre testimonianze. La prima edizione integrale delle Memorie apparve nel 1946. La decisione di rendere di pubblico dominio il documento nella sua interezza era motivata dalla dimensione universale assunta dalla figura del santo, come scrisse Eugenio Ceria nella presentazione: “Oggi don Bosco è passato alla storia, ed è pure entrato nel novero dei santi”. Continue reading “Giovanni Bosco – Memorie dell’Oratorio di S. Francesco di Sales dal 1815 al 1855”
Questa sezione contiene la parte più sostanziosa di quello che, nella tradizione salesiana, venne chiamato “Testamento spirituale”. Si tratta di un taccuino autografo, intitolato Memorie dal 1841 al 1884-5-6 pel sac. Gio. Bosco a’ suoi figliuoli Salesiani, nel quale il santo, in tempi diversi, specialmente durante gli ultimi anni di vita, scrisse esortazioni e ricordi per i discepoli, per gli amici, i benefattori e i Cooperatori. Sulle prime pagine del taccuino, sono riportati i proponimenti formulati da don Bosco in occasione dell’ordinazione sacerdotale (5 giugno 1841) e durante gli esercizi spirituali dell’estate 1842 (n. 298). Seguono sette brevi testi (nn. 299-305), nei quali è possibile cogliere una visione di sintesi sulla vocazione e la missione salesiana, insieme all’indicazione di prospettive ritenute rilevanti per una fedeltà dinamica: Continue reading “Giovanni Bosco – Testamento spirituale”
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