Pier Luigi Cameroni – Don Bosco: un cuore che vede. L’amore nella pratica educativa alla luce dell’enciclica “Deus caritas est”

Il presente lavoro vuole essere una rilettura salesiana dell’Enciclica di Benedetto XVI Deus caritas est, mostrando come don Bosco, con la sua vita e le sue parole, ha incarnato l’arte di amare soprattutto attraverso la sua azione educativa e pastorale a favore della gioventù.

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Maria Mukai Yumiko – “Establishing the salesian charism in Japan in the process of founding the caritas sisters of Miyazaki” in “Implantation of the Salesian charism in Asia – Ideals, challenges, answers, results”

The 12th General Chapter of the Caritas Sisters of Miyazaki (SCM) held in September 2004, had for its scope the clarification of the charismatic and spiritual identity of the Institute and the renewal of its life and form of government.

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Fiace Park – “Unity of life in Fr Vincent Cimatti, founder of the caritas sisters of Miyazaki” in “Implantation of the Salesian charism in Asia – Ideals, challenges, answers, results”

In recent years our Congregation of the Caritas Sisters of Miyazaki, especially the Province of Korea, experiences a fresh interest in the origins of our charism. The sisters talk about the primary importance of prayer and the secondary value of daily work.

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Léon Verbeek – “Storia salesiana in Africa: fonti “orali e figurative”- fonti civili ed ecclesiali non salesiane: esperienza dei salesiani in Africa Centrale” in “Storia e identità salesiana in Africa e Madagascar. Questioni di conservazione del patrimonio culturale”

Questo mio contributo è collegato all’esperienza dei Salesiani nell’Ispettoria dell’Africa Centrale (AFC); per tale motivo, mi propongo di ripercorrere con voi l’iter della mia esperienza, perché possiate vedere, fra l’altro, che questo percorso non ha avuto niente di programmato, ma è stato orientato dalle circostanze; anche il ricorso ai vari generi di fonti è stato una questione di circostanze. Non c’è stata insomma, a monte, alcuna programmazione sistematica.

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Albert De Jong – “Problemi di produzione, custodia e conservazione delle fonti in Africa oggi” in “Storia e identità salesiana in Africa e Madagascar. Questioni di conservazione del patrimonio culturale”

Nella percezione della gente dell’Occidente l’Africa è stata lungamente considerata un “Continente nero”, ovvero ignoto. Data l’assenza di fonti scritte, Hegel pensava che l’Africa non avesse un passato.

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Albert De Jong – “Problems of redaction, preservation and conservation of sources in Africa today” in “Storia e identità salesiana in Africa e Madagascar. Questioni di conservazione del patrimonio culturale”

Africa is considered for a long time in the perception of people in the West as the “Dark Continent”. Because there were no written sources, Hegel thought that Africa had no past.

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Léon Verbeek – “L’histoire salésienne en Afrique: ses sources “orales et figuratives” – ses sources civiles et ecclésiales non salésiannes: l’expérience des salesiens en Afrique Centrale” in “Storia e identità salesiana in Africa e Madagascar. Questioni di conservazione del patrimonio culturale”

Comme notre intervention est en rapport avec l’expérience des salésiens dans la Province d’Afrique Centrale (AFC), je me propose ici de retracer mon propre parcours, pour que vous puissiez voir, entre autre, qu’il n’y a rien eu de programmé dans les actions entreprises, mais que les choses se sont orientées au fur et à mesure des circonstances, tout comme d’ailleurs le recours aux différents genres de sources a aussi été une question de circonstances. Il n’y a donc pas eu au préalable une programmation systématique en tant que telle.

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Marcel Verhulst – “Scrivere la storia salesiana in Africa. Un’esperienza concreta” in “Storia e identità salesiana in Africa e Madagascar. Questioni di conservazione del patrimonio culturale”

In questa prima relazione vorrei affrontare tre temi, ossia: l’importanza che la Congregazione permetta di scrivere sulla storia delle province; raccontare un po’ il mio percorso personale nel campo della storia salesiana; presentare i risultati della mia ricerca sulla storia della mio paese (AFC), per concludere con alcune riflessioni sugli obiettivi perseguiti scrivendo sulla storia della mia provincia.

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Marcel Verhulst – “Ecrire l’histoire salesienne en Afrique. Une experience concrete” in “Storia e identità salesiana in Africa e Madagascar. Questioni di conservazione del patrimonio culturale”

Dans cette première relation, je voudrais aborder trois sujets, à savoir: l’importance que la Congrégation accorde à l’écriture de l’histoire des provinces; raconter quelque peu mon parcours personnel dans le domaine de l’histoire salésienne; exposer les résultats de mes recherches en histoire de ma province (l’AFC), pour terminer avec quelques réflexions sur les objectifs visés en écrivant sur l’histoire de ma province.

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Grazia Loparco – “Presentazione” in “Storia e identità salesiana in Africa e Madagascar. Questioni di conservazione del patrimonio culturale”

La presenza salesiana maschile e femminile nel continente africano conta più di cento anni, ma la grande diffusione delle case e delle opere risale agli anni ’80 del Novecento.

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Daniel Sturla,Francisco Lezama – “El observatorio meteorológico del colegio Pío de Montevideo” in “L’opera salesiana dal 1880 al 1922. Significatività e portata sociale”

En un territorio donde no existía la enseñanza media (liceos) salvo dos Montevideo en manos del Estado, la existencia del Colegio Pío, con la posibilidad del internado, llevó a que muchas familias pudientes del Uruguay enviaran allí a sus hijos para estudiar. La condición puesta por los donantes del Colegio a quienes se hicieran cargo del mismo era que se impartiera allí enseñanza superior.

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Aivone Carvalho,Maria Camilla De Palma – “A multiplicadade funcional de uma coleçáo museológica” in “L’opera salesiana dal 1880 al 1922. Significatività e portata sociale”

Este trabalho é o primeiro resultado de uma pesquisa iniciada no Museu Missionário Etnológico Colle Don Bosco em 1997 que se estendeu às aldeias Bororo da Reserva Indígena do Meruri, a partir de 1999, com a finalidade de colocar em prática toda potencialidade operativa da coleção de objetos da cultura material bororo que pertence ao acervo do referido museu.

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Maria Augusta De Castilho – “A primeira experiência de educação indígena salesiana no Brasil: encontros e confrontos para a sobrevivência dos bororo na região dos tachos” in “L’opera salesiana dal 1880 al 1922. Significatività e portata sociale”

O presente estudo tem como propósito analisar as ações dos salesianos junto aos índios bororo, uma vez que Dom Bosco desejava ardentemente investir na América Latina, convertendo os povos indígenas.

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Vladimír Fekete – La Società Salesiana in Slovacchia negli anni 1948-1989: Le difficoltà della vita e della missione sotto il regime comunista

Dalla “Rivoluzione di velluto” (del novembre del 1989), che cambiò sostanzialmente le condizioni di vita della Chiesa, quindi anche dei salesiani nella ex Repubblica Socialista di Cecoslovacchia, sono passati diciotto anni. Dal punto di vista storico è un periodo brevissimo, ma non tanto breve da non poter esaminare le vicende di quel passato con un certo distacco emotivo e quindi con obiettività.

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Giovanni Bosco – Lettere di don Bosco in preparazione della prima spedizione missionaria (1875)

La dimensione missionaria è parte fondamentale della vicenda storica di don Bosco, vissuto in un’epoca di forte attenzione missionaria da parte della Chiesa. Non privo di aspirazioni missionarie già negli anni di studio teologico e attento lettore di riviste missionarie, a Torino fu testimone diretto di esposizioni missionarie e di spedizioni in partibus infidelium. Una volta fondata ed approvata dalla Santa Sede la Congregazione salesiana, don Bosco coltivò progetti di inviare missionari salesiani. I primi sette documenti qui presentati si ricollegano in certo modo alla prima spedizione missionaria, salpata da Genova il 14 novembre 1875.

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