Molti eventi nascono in forza della memoria o per rafforzare la memoria, come il Bicentenario della nascita di don Bosco.
Molti eventi nascono in forza della memoria o per rafforzare la memoria, come il Bicentenario della nascita di don Bosco.
“Don Bosco sulle strade del Piemonte e della Valle d’Aosta” è il titolo allegorico di questa ricerca, che ha tentato di scoprire l’influsso del santo piemontese oltre i confini dell’ambito religioso, politico e culturale del suo tempo, attraverso le tracce che egli ha lasciato nel tempo e nella quotidianità, nella dedicazione di alcuni luoghi urbani come le scuole o nella toponomastica in generale.
La percezione della figura di don Bosco all’esterno dell’ambiente salesiano in Sicilia non è stata ancora tematizzata a sufficienza. Uno dei primi tentativi, anche se da un’altra prospettiva, fu realizzato dal ricercatore salesiano Santo Russo.
Daremo notizia di tutte le Passeggiate Autunnali, affinché i nostri lettori, di qualunque regione siano, possano conoscere quelle vicende tanto care al cuore di molte generazioni. Abbiamo tuttavia voluto approfondire e sviluppare in modo particolare il racconto di quelle passeggiate che Don Bosco fece per i Colli Monferrini Casalesi. Continue reading “Luigi Deambrogio – Le passeggiate autunnali di Don Bosco per i colli Monferrini”
Il merito sicuro di questo saggio di Sabino M. Palumbieri è di essere riuscito a mettere in luce l’anticipazione, il precorrimento dei tempi, che contrassegna, nella semplicità carismatica della vita e nella sostanzialità di alcune intuizioni di fondo, la riconquista di Don Bosco di quella nuova consapevolezza dei rapporti umani (e del fatto educativo che ne è il paradigma sperimentale) della quale le filosofie dell’umanesimo personalistico del nostro secolo sono state le espressioni logicamente elaborate e la testimonianza esistenziale contro lo smarrimento nichilistico dell’età della tecnica.
Continue reading “Sabino Palumbieri – Don Bosco e l’uomo nell’orizzonte del personalismo”
Il pensiero e l’opera del sacerdote salesiano Giulio Barberis (1847-1927) sono stati oggetto di studio in diverse pubblicazioni, anche recenti. Tematiche non marginali riguardanti la sua persona e la sua opera richiedono, però, ulteriori approfondimenti che comportano lavori preparatori non meno impegnativi. Tra gli altri, l’edizione degli scritti di speciale interesse, come alcuni quaderni della sua Cronichetta (1875) e, in prospettiva pedagogica, gli Appunti di pedagogia (1897). Continue reading “Giulio Barberis – Appunti di pedagogia di Giulio Barberis (1847-1927)”
È toccata a me la buona ventura di presentare al pubblico questo manipolo di Memorie, così palpitanti di vita. Siano esse dedicate ai Salesiani, ai loro amici ed agli agiografi. Gli amici dei Salesiani e delle cose loro gusteranno senza dubbio tante notizie di carattere intimo su Don Bosco, su Don Rua e sull’Oratorio primitivo. Continue reading “Giuseppe Vespignani – Un anno alla scuola del beato Don Bosco (1876-1877)”
Questo volume è un commento al testo delle “Costituzioni” salesiane offerto alla meditazione dei confratelli. Seguendo il pensiero del Capitolo Generale XXII (1984) i redattori si sono proposti tre finalità: approfondimento dottrinale e pratico del senso delle Costituzioni; percezione viva della loro portata spirituale; stimolo convincente per la vita quotidiana.
Based on the premise that the effectiveness of educators is intrinsically linked to their competence as communicators, the author sets out to analyse the early life of don Bosco through his autobiographical writings in the Memoirs of the Oratory.
Il secondo volume sembra presentarsi in forma più unitaria e omogenea riferendosi fondamentalmente ad alcune principali trattazioni di psicologia aderenti alla problematica educativa: la psicologia generale, che costituisce l’indispensabile e insostituibile punto di partenza per la formazione di una precisa mentalità scientifico-positiva nel settore delle ricerche sulla psiche umana; la psicologia genetica o dell’età evolutiva; e la psicologia differenziale.
La obra de evangelización de la Patagonia, llevada a cabo a partir de las últimas décadas del siglo XIX, cubrió un espectro de iniciativas sociales muy grandes. Estas iniciativas tuvieron como motivación, por un lado, la concepción «civilizadora» de la inserción de la iglesia en tierras lejanas, y por otro, la llegada a un lugar donde estaba todo por hacerse.
Ci piace conchiudere questo profilo col giudizio che « Palestra del Clero » dava dell’opera dei due moralisti, allorché nel 1927 uscì il quinto volume della prima edizione : « L’opera eccelle sopra tante altre in uso nei Seminari e si presenta ben ordinata, chiara nell’esposizione, abbondante e sicura nella dottrina, esposta con metodo rigorosamente scientifico.
Don Barberis entra certamente nella cerchia dei discepoli e collaboratori di don Bosco, “riconosciuti oggi come figure chiave per la genesi e lo sviluppo” della Società di San Francesco di Sales “negli aspetti organizzativi, istituzionali, formativi e carismatici”.
La preziosità del deposito richiama la fedeltà alla sua trasmissione. Essa non consiste nel conservare le ceneri, ma nell’alimentare la fiamma. Il carisma di don Bosco è stato affidato ai suoi figli «non solo come sacro deposito da custodire gelosamente, ma anche come fecondissimo germe da coltivare fedelmente».
Il testo presenta una riflessione sul significato e sulla complessità dell’elaborazione dell’annuario dell’Associazione Federativa SCS/CNOS. Continue reading “Autore non indicato – L’impegno dei salesiani per i ragazzi e i giovani in difficoltà”
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