Il file raccoglie le lettere circolari di madre Ersilia Canta (1908-1989); anni di governo (1969-1881).
Questa prima parte delle lettere circolari (n° 518-598) riguardano gli anni di governo 1969-1976.
Il file raccoglie le lettere circolari di madre Ersilia Canta (1908-1989); anni di governo (1969-1881).
Questa prima parte delle lettere circolari (n° 518-598) riguardano gli anni di governo 1969-1976.
Il file raccoglie le lettere circolari di madre Ersilia Canta (1908-1989); anni di governo (1969-1881). Questa seconda parte delle lettere circolari (n° 599-650) riguardano gli anni di governo 1976-1981.
L’Istituto delle FMA, dalla chiara finalità educativa perché voluto da don Bosco e da Maria Domenica Mazzarello per «l’educazione cristiana delle ragazze dei ceti popolari», ha al suo attivo molte scuole (dagli asili infantili alla scuole normali), collegi, educandati, orfanotrofi, pensionati per studenti, convitti per giovani operaie, oratori. Continue reading “Rachele Lanfranchi – “I convitti per operaie affidati alle Figlie di Maria Ausiliatrice da «semplice albergo» a «case di educazione». Istanze ed attuazioni educative in Italia negli anni 1880-1922” in “L’educazione salesiana dal 1880 al 1922. Istanze ed attuazioni in diversi contesti Volume I””
Tra ‘800 e ‘900 molte ragazze crebbero in un collegio. Rispetto agli antichi educandati monastici e alle nuove «case di educazione» laiche, più rare e costose, tra le religiose maturò una democratizzazione dell’utenza insieme a un graduale cambio di impostazione educativa.
La diffusione degli internati fu favorita dalla richiesta crescente di istruzione ed educazione, dalla scarsità delle scuole pubbliche e dalla diffidenza verso la mobilità delle allieve.
Per affrontare il tema dell’educazione dell’infanzia nell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice tra il 1872 e il 1922, è necessario collocarsi nell’orizzonte storico-pedagogico di fine Ottocento inizio Novecento.
I salesiani in Croazia avviarono le attività educative in circostanze politiche e sociali molto difficili. I primi arrivarono nella regione durante la monarchia austroungarica, quando la Croazia come stato indipendente non esisteva ancora. Giunsero a Rovinj nel 1913, prima dello scoppio della Grande guerra e a Rijeka (Fiume) nel 1918 alla fine della prima guerra mondiale. Erano tutti salesiani italiani. A Rovinj e a Rijeka viveva una notevole minoranza nazionale italiana.
La seconda guerra mondiale provocò profondi cambiamenti nella comunità salesiana della Slovenia (allora parte dell’Ispettoria Jugoslava dei SS. Cirillo e Metodio), che ne condizionarono la storia anche nel dopo guerra. Il regno della Jugoslavia si disgregò in più stati e alcune loro parti vennero annesse ai Paesi confinanti. Il fatto di essere stata occupata da truppe tedesche, italiane e ungheresi, fece sì che ogni regime introducesse in Slovenia nuove misure nei confronti delle comunità religiose e in particolare della Chiesa Cattolica, alla quale apparteneva la grande maggioranza dei cittadini.
La presenza delle FMA in Slovenia si iscrive nel contesto della Chiesa e delle congregazioni religiose messe alla prova da eventi bellici e politici nella realizzazione della loro missione. Le comunità religiose in genere all’alba del XX secolo erano inserite attivamente nel contesto sociale del popolo sloveno, contribuendo allo sviluppo economico e culturale della nazione.
Le feste del S. Natale e l’incominciamento dell’anno nuovo hanno avvicinati e stretti i cuori dei figli al cuore del Padre in palpiti di affetto, di fermi propositi, di voti augurali di felicità. Giunga a tutti l’espressione della riconoscenza e scendano sul campo dell’apostolato le più copiose benedizioni.
Don Ricaldone sa che in tutte le Case si fecero e si fanno speciali preghiere per la preziosa salute del S. Padre. Questo, che è un dovere per tutti i figli della Chiesa, dev’esserlo particolarmente per tutti che, in tante e così solenni e indimenticabili circostanze, si è sperimentato tutta la paterna e speciale benevolenza del grande cuore del Papa Pio XI. Continue reading “Pietro Ricaldone – Atti del Capitolo superiore della Società salesiana”
Michele Rua esprime nella lettera la notizia del decesso di don Bosco: “Coll’angoscia nel cuore, cogli occhi gonfi dal pianto, con mano tremante vi do l’annunzio più doloroso, che io abbia mai dato, o possa ancor dare in vita mia; vi annunzio che il nostro carissimo Padre in Gesù Cristo, il nostro Fondatore, l’amico, il consigliere, la guida della nostra vita è morto.”
La comunicazione ufficiale annuncia i festeggiamenti pianificati per il 1953 in occasione di importanti date giubilari. Questi includono il 50° anniversario dell’Incoronazione di Maria Ausiliatrice, il 60° anniversario di sacerdozio e il 21° anniversario di rettorato del Rettor Maggiore, e il Centenario delle Letture Cattoliche e delle Scuole Professionali.
La lettera è una riflessione su due temi principali: l’Anno della Fede e il Centenario della Basilica di Maria Ausiliatrice, entrambi celebrati nell’anno successivo. Continue reading “Luigi Ricceri – “Lettera del Rettor Maggiore” in “Atti del Capitolo superiore della società salesiana””
Nel messaggio del Rettor Maggiore dei Salesiani, Sac. Pietro Ricaldone, datato 15 agosto 1951, si comunica la canonizzazione di Suor Maria Domenica Mazzarella, cofondatrice delle Figlie di Maria Ausiliatrice, e si condivide la gioia e la gratitudine per questo evento significativo per la Famiglia Salesiana.
“Nelle Preghiere della Sera noi rivolgiamo quotidianamente a San Giovanni Bosco la fiduciosa invocazione: «Insegnaci ad amare Gesù Sacramentato, Maria Ausiliatrice e il Papa». È infatti il Papa, dopo Gesù e Maria, il terzo grande amore istillato dal nostro grande Padre nel cuore dei suoi figliuoli, prima ancora che le Costituzioni recassero il solenne e fondamentale articolo 49: «I soci avranno per arbitro e per Supremo Superiore il Sommo Pontefice, cui saranno in ogni luogo, in ogni tempo, e in ogni sua disposizione umilmente e riverentemente sottomessi, anche in forza del voto d’obbedienza. Che anzi sarà precipua sollecitudine d’ogni socio di promuovere e difendere con tutte le forze l ’autorità e l’osservanza delle leggi della Chiesa Cattolica e del suo Capo Supremo, Legislatore e Vicario di Gesù Cristo sopra la terra».
La lettera del Rettore Maggiore dei Salesiani del 1964 riflette sull’importanza del Concilio Vaticano II e invita alla preghiera per il suo successo, in linea con i desideri del Papa. Continue reading “Renato Ziggiotti – “Lettera del Rettor Maggiore” in “Atti del Capitolo superiore della società salesiana””
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