Non è possibile immaginare Angiolo Gambaro se non nel suo studio, che è quasi il suo laboratorio. Il tavolo di lavoro e i libri sembrano costituire con la sua persona quasi un’unica realtà viva e parlante. Di essi non è piena soltanto la sua lunga giornata operosa, ma le conversazioni, la scuola, gli incontri, dove scaturiscono sempre nuovi propositi di ricerca, precisazioni, acute osservazioni, ricordi di scienza.