Una lettura della Vita di Domenico Savio scritta da don Bosco dal punto di vista psicologico presenta evidenti problemi di metodo. In primo luogo non si tratta di osservare e interpretare la condotta di una persona presente, ma di utilizzare la descrizione lasciataci da altri, in
questo caso da don Bosco. Oltre ad affidare ai competenti la valutazione della oggettività di
questa descrizione, resta il fatto che don Bosco si è servito di categorie descrittive, utili per i suoi intenti educativi, in un periodo in cui la psicologia scientifica doveva ancora nascere.