Dopo la vita di s. Anacleto, s. Evaristo e s. Alessandro I, il racconto della vita dei sommi pontefici prosegue con le figure di s. Sisto, s. Telesforo, s. Igino, s. Pio I e s. Giustino.
Dopo la vita di s. Anacleto, s. Evaristo e s. Alessandro I, il racconto della vita dei sommi pontefici prosegue con le figure di s. Sisto, s. Telesforo, s. Igino, s. Pio I e s. Giustino.
Dopo la vita di s. Lino, s. Cleto e s. Clemente, il racconto della vita dei sommi pontefici prosegue con le figure di s. Anacleto, s. Evaristo e s. Alessandro I.
Dopo la vita di s. Pietro io intendo di proseguire a raccontare le azioni degli altri sommi Pontefici, che dopo di lui governarono la Chiesa.
Se gli argomenti addotti non avranno esausta la materia sull’esistenza del Purgatorio, avranno almeno abbastanza chiaramente espresso e provato quanto sia fondata e certa la dottrina della Chiesa Cattolica intorno a questo dogma.
Mezzo molto efficace mi sembrò la conoscenza dei fatti che riguardano la vita di quei supremi pastori stabiliti a fare le veci di G. C. sopra la terra e a guidare le nostre anime per la via del Cielo. Egli è con questo pensiero, o cattolico lettore, che ho divisato d’intraprendere il racconto delle azioni dei Sommi Pontefici che da G. C. governarono la Chiesa fino ai nostri giorni.
Del resto, o lettore, quivi avrai un giovinetto che, in via maravigliosa condotto alla fede di Cristo, in tenera età sigillò col proprio sangue la fede da poco tempo abbracciata.
Del resto qui si vedrà quale forza abbia la buona educazione sul destino della figliuolanza; si vedrà una madre modello, un figlio esemplare. Una madre che in mezzo a mille difficoltà riesce a dare la migliore educazione al figlio, e ricondurre il marito traviato al buon sentiero.
Cattolico allontanato dalla Confessione e abbandonato a se medesimo cammina da abisso in abisso, e qual debole pianta senza riparo, esposta alla gagliardìa dei venti, giunge ai più deplorabili eccessi. Per distruggere dalle fondamenta l’idea della Confessione i protestanti stampano e gettano di continuo in faccia ai cattolici, che la Confessione non è stata instituita da Dio, epperciò doversi riprovare.
La presente Storia Sacra è destinata ad uso de’ cattolici, e specialmente di coloro che o per occupazione o per mancanza di studio non possono percorrere libri di maggior mole e di più elevata erudizione.
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