Maria Maul – “Don Rua: sempre «Fratello e Padre» per la «Ottima Suor Catterina»” in “Don Michele Rua nella storia (1837-1910)”

Lo scopo del mio contributo è quello di evidenziare la relazione di don Rua con madre Caterina Daghero a partire dalla corrispondenza epistolare. Nell’introduzione alla pubblicazione delle lettere di don Rua alle Figlie di Maria Ausiliatrice è stato messo in luce il loro rapporto di mutua stima e fiducia. Continue reading “Maria Maul – “Don Rua: sempre «Fratello e Padre» per la «Ottima Suor Catterina»” in “Don Michele Rua nella storia (1837-1910)””

Reinhold Weinschenk – “Educazione socio-politica: una prospettiva essenziale della pedagogia di Don Bosco” in “Progettare l’educazione oggi con Don Bosco”

La pedagogia di Don Bosco mira a una formazione integrale del giovane, finalizzata a creare “buoni cristiani e onesti cittadini”. Pur centrata sull’educazione religiosa, essa integra nella pratica quotidiana le necessità attuali e soggettive dei giovani, connettendosi così alle sfide contemporanee dell’educazione socio-politica. Questa forma di educazione non si limita alla politica sociale in senso stretto, ma comprende anche le dimensioni sociali e politiche della società, mirando a migliorare le condizioni di vita e promuovere la giustizia sociale.

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Grazia Loparco – “Don Rua e l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice tra continuità e innovazioni” in “Don Michele Rua primo successore di Don Bosco. Tratti di personalità, governo e opere (1888-1910)”.

Don Michele Rua, coetaneo di Maria D. Mazzarello (1837-1881), ebbe contatti con le Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) dalle origini. Il confronto tra i compiti da lui svolti accanto a don Bosco e la precisazione delle figure di riferimento per le religiose “aggregate” alla congregazione salesiana, delineano gli ambiti della sua interazione fino al 1888. Continue reading “Grazia Loparco – “Don Rua e l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice tra continuità e innovazioni” in “Don Michele Rua primo successore di Don Bosco. Tratti di personalità, governo e opere (1888-1910)”.”

Paolo Albera – “Un mazzetto di notizie care” in “Lettere circolari di Don Paolo Albera ai salesiani”

La lettera del Rettor Maggiore riflette sulle preoccupazioni e le speranze della comunità Salesiana durante la Prima guerra mondiale. La lettera rivela la fiducia nella Provvidenza divina e nell’intercessione di Maria Ausiliatrice e di Don Bosco per affrontare le sfide del tempo.

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Albino Ronco – “La festa per i giovani. Alcune considerazioni psicopedagogiche” in “La Festa nell’esperienza giovanile del mondo salesiano”

Questo saggio analizza il ruolo educativo della festa in un contesto pedagogico e psicologico, esaminando le sue componenti psicologiche, le condizioni necessarie affinché si verifichi e i suoi potenziali frutti educativi, specialmente nei giovani.

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Giovanni Battista Lemoyne – Relazione di don Giovanni Battista Lemoyne sulla malattia e morte di madre Maria D. Mazzarello (1881)

La lunga relazione sulla malattia e la morte di madre Mazzarello, benché non firmata è da attribuirsi a don Giovanni Battista Lemoyne, testimone diretto di quanto viene narrato. Egli, in quanto direttore spirituale della Comunità, sapeva quanto le suore e le educande amassero la Madre. É probabile quindi che, a breve distanza dalla morte di madre Mazzarello (avvenuta il 14 maggio 1881) egli abbia scritto i ricordi dell’ultimo periodo della vita della prima Superiora generale per poterli inviare alle FMA soprattutto a quelle più lontane. La fonte è una testimonianza attendibile di una delle pagine più dolorose della prima comunità e al tempo stesso più intense di fecondità. Abbiamo di fronte a noi una donna di 44 anni, dal fisico logoro dalle fatiche e dalla malattia, ma con lo spirito vigile e coraggioso proiettato con gioiosa speranza nell’incontro con Dio al di là della morte, ma anche saggiamente sollecito del futuro della sua famiglia sempre più grande ed estesa, alla quale guarda con trepidazione e fiducia. Continue reading “Giovanni Battista Lemoyne – Relazione di don Giovanni Battista Lemoyne sulla malattia e morte di madre Maria D. Mazzarello (1881)”

Piera Ruffinatto – L’educazione dell’infanzia nell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice tra il 1885 e il 1922. Orientamenti generali a partire dai regolamenti (1885-1912)

Il contributo presenta l’apporto delle Figlie di Maria Ausiliatrice all’educazione infantile a partire dalle origini dell’Istituto. Nella prima parte dello studio si contestualizza la tematica collocandola tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento e presentando i maggiori fautori del rinnovamento pedagogico relativo all’infanzia. Si prosegue presentando il primo Regolamento-Programma per gli Asili infantili delle FMA (1885) e quello per i Giardini d’infanzia (1912), cercando di individuare in essi le sintonie con l’impostazione pedagogica del tempo e gli aspetti caratteristici. Si conclude evidenziando come la presenza delle FMA nel campo dell’educazione infantile è una realtà che caratterizza l’Istituto sin dalle sue origini e lo rende interlocutore qualificato nei confronti dei primi tentativi volti ad offrire ai bambini e alle bambine opportunità di crescita integrale. Continue reading “Piera Ruffinatto – L’educazione dell’infanzia nell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice tra il 1885 e il 1922. Orientamenti generali a partire dai regolamenti (1885-1912)”

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