Questo documento, una circolare del Rettor Maggiore dei Salesiani del 21 novembre 1915, offre un’istantanea commovente della vita all’interno della comunità salesiana durante la Prima guerra mondiale.
Questo documento, una circolare del Rettor Maggiore dei Salesiani del 21 novembre 1915, offre un’istantanea commovente della vita all’interno della comunità salesiana durante la Prima guerra mondiale.
Questo documento, redatto dal Sac. Paolo Albera, offre istruzioni e raccomandazioni per la comunità salesiana durante la Prima guerra mondiale. In primo luogo, viene riportata un’esortazione del Papa a pregare per la pace attraverso un periodo di digiuno ecclesiastico, con la concessione di indulgenze plenarie.
Fr. Arthur J. Lenti tells the story of Don Bosco’ s efforts to mediate between the Holy See and the Italian government during the tense years of Italian unification. Of special importance was the appointment of bishops. After offering background on the historical events leading to the estrangement between the Church and state in Italy, the author goes to the sources in an effort to answer the question why someone so politically unimportant as Don Bosco, should become involved in a capacity of “negotiator.”
O texto oferece uma análise da influência de diferentes correntes pedagógicas na educação brasileira, com foco especial na contribuição dos salesianos seguindo os princípios de Dom Bosco.
Nell’anno centenario della fondazione del primo Oratorio è bene mettere nella miglior luce il grande dono che la Vergine Immacolata fece alla gioventù guidando il suo fedele servo Don Bosco a questa terra benedetta, destinata ad essere centro e foco d’irradiazione delle Opere salesiane a salvezza delle anime.
Continue reading “Pietro Ricaldone – Atti del Capitolo superiore della Società salesiana”
Il 24 maggio 1946 l’Episcopato di Polonia convocato dal Primate August Hlond si riunì in una conferenza presso il Santuario claramontano di Cze˛stochowa e, discutendo i problemi sorti in seguito alla presa del potere in Polonia da parte dei comunisti dopo la seconda guerra mondiale, rilevò anche i pericoli che tale fatto comportava per la giovane generazione polacca.
Nel 1939, quando scoppiò la seconda guerra mondiale, i salesiani delle due ispettorie polacche, di san Stanislao Kostka e di san Giacinto, lavoravano raggruppati in 46 centri di cui 11 pastorali. Durante la guerra subirono grandi perdite.
Vita religiosa e attività pastorale e didattico-educativa della Chiesa cattolica durante la seconda guerra mondiale, e perciò degli ordini e delle congregazioni religiose, erano condizionate dalla situazione dominante nei vari territori amministrativi della Polonia occupata.
“Don Bosco, nei primi tempi dell’opera sua, riusciva, pur in mezzo alle altre sue numerose occupazioni, a scrivere di quando in quando a ciascuno de’ suoi figli in particolare preziose norme, incoraggiamenti e ammonizioni, che ancor oggi sono per noi testimonianza eloquente
del suo ardente amor di Dio e del suo zelo per la salvezza delle anime. […] Solo il prete salesiano può far rivivere in sè Don Bosco in tutta la pienezza della sua personalità, perchè
solo chi è prete può ricopiare integralmente un altro prete. Ma, ripeto, oltre all’averne la possibilità, egli ne ha lo stretto dovere. […]
L’intento delle presenti annotazioni è quello di esporre concisamente la vita dei salesiani e delle loro opere in terra magiara durante tre epoche difficili del secolo scorso. Si tratta di periodi che corrispondono alle due tragiche guerre mondiali (1914-1918 e 1939-1945) e all’epoca del ferreo regime comunista fino al suo crollo (1945-1989).
La lettera riassume un pellegrinaggio dei Cooperatori Salesiani a Roma nel 1962, in occasione del Concilio Vaticano II. Continue reading “Renato Ziggiotti – “Lettera del Rettor Maggiore” in “Atti del Capitolo superiore della società salesiana””
La Sicilia non conobbe gli orrori della guerra civile che devastò l’Italia continentale, ma subì pesantissimi bombardamenti prima e durante lo sbarco degli Alleati con le conseguenti distruzioni e vittime civili. Le sue maggiori città furono tra quelle che dovettero sopportare il più elevato numero di bombardamenti dal 1940 al 1943 (63 Catania; 50 Messina e Palermo). Continue reading “Maria Concetta Ventura – “Le FMA di Sicilia: Educatrici nell’emergenza della guerra e del dopo guerra (1943-1949)” in “L’educazione salesiana in Europa negli anni difficili del XX secolo””
L’opera delle FMA a Kortrijk ha una storia interessante per la flessibilità richiesta dalle circostanze e dai bisogni mutati nel tempo, in correlazione con vari fattori interni ed esterni alla comunità religiosa. Le FMA erano arrivate in Belgio nel 1891; dopo Liège, aprirono case a Lippeloo, Sint-Denijs Westrem, Tournai, Florzé, Groot-Bijgarden, Hechtel; nel 1928 fondarono sia a Kortrijk che a Gerdingen e a Bruxelles. Presto arrivarono anche le vocazioni, sicché fino al 1960, nostro terminus ad quem, professarono 258 FMA nate in Belgio. L’opera di Kortrijk, fondata nel 1928, ebbe lo scopo di aprire un pensionato.
Dei due documenti che analizziamo e presentiamo, inediti per quel che concerne
la loro interezza, il primo riproduce un atto di accusa contro i salesiani all’estero,
soprattutto nell’America Latina1, e il secondo contiene una articolata e
un po’ “risentita” difesa da parte dei salesiani.
Continue reading “Giorgio Rossi – “Nazionalismi, Italianità, strategia dei salesiani all’estero” in “L’educazione salesiana in Europa negli anni difficili del XX secolo””
L’ACSSA Spagnola ha risposto al tema proposto dalla Presidenza dell’ACSSA per il Seminario Europeo di Cracovia sull’educazione salesiana nei tempi difficili con uno studio di insieme dei SDB e delle FMA. In questa nota vogliamo precisare:
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