Chi legge questi cenni storici intorno alle azioni della beata Caterina da Racconigi troverà certamente cose non comuni nelle vite dei santi.
Chi legge questi cenni storici intorno alle azioni della beata Caterina da Racconigi troverà certamente cose non comuni nelle vite dei santi.
Cattolico allontanato dalla Confessione e abbandonato a se medesimo cammina da abisso in abisso, e qual debole pianta senza riparo, esposta alla gagliardìa dei venti, giunge ai più deplorabili eccessi. Per distruggere dalle fondamenta l’idea della Confessione i protestanti stampano e gettano di continuo in faccia ai cattolici, che la Confessione non è stata instituita da Dio, epperciò doversi riprovare.
In mezzo alla comune esultanza cui prendono parte tutti i buoni Cattolici per la solennità del Centenario in memoria del Miracolo del SS. Sacramento da Dio operato in questa nostra città, spero non debba riuscire discaro un racconto storico, breve e semplice per modo che possa rendere abbastanza istruiti i meno culti, e quelli cui mancano libri opportuni, o non hanno tempo a percorrere i volumi stampati intorno a questo glorioso avvenimento.
Indice:
La lunga relazione sulla malattia e la morte di madre Mazzarello, benché non firmata è da attribuirsi a don Giovanni Battista Lemoyne, testimone diretto di quanto viene narrato. Egli, in quanto direttore spirituale della Comunità, sapeva quanto le suore e le educande amassero la Madre. É probabile quindi che, a breve distanza dalla morte di madre Mazzarello (avvenuta il 14 maggio 1881) egli abbia scritto i ricordi dell’ultimo periodo della vita della prima Superiora generale per poterli inviare alle FMA soprattutto a quelle più lontane. La fonte è una testimonianza attendibile di una delle pagine più dolorose della prima comunità e al tempo stesso più intense di fecondità. Abbiamo di fronte a noi una donna di 44 anni, dal fisico logoro dalle fatiche e dalla malattia, ma con lo spirito vigile e coraggioso proiettato con gioiosa speranza nell’incontro con Dio al di là della morte, ma anche saggiamente sollecito del futuro della sua famiglia sempre più grande ed estesa, alla quale guarda con trepidazione e fiducia. Continue reading “Giovanni Battista Lemoyne – Relazione di don Giovanni Battista Lemoyne sulla malattia e morte di madre Maria D. Mazzarello (1881)”
Don Costamagna, a distanza di circa 25 anni, rievoca alcune caratteristiche dello spirito che regnava nella casa di Mornese nel tempo delle origini, quando egli era direttore spirituale (1874-1877). La casa viene da lui chiamata «casa della fondazione», «casa della santa allegria», «santa casa di Mornese».
Continue reading “Giacomo Costamagna – Conferenza di don Giacomo Costamagna alle FMA (1900)”
Il Manuale del 1908 fu elaborato all’interno dell’Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice attraverso un impegnativo iter redazionale, con lo scopo di raccogliere il patrimonio spirituale e pedagogico di don Bosco e mantenerlo vivo soprattutto dopo la separazione giuridica dell’Istituto delle FMA dalla Congregazione Salesiana avvenuta nel 1906. Il Manuale è articolato in tre grandi parti: la prima contiene gli Ammaestramenti ed esortazioni del Venerabile Fondatore e Padre che comparivano già nelle Costituzioni del 1885 con l’aggiunta di due Lettere di don Bosco alle FMA; la seconda parte, esplicitamente normativa, tratta della Vita religiosa dell’Istituto, mentre, la terza, dal titolo Regolamenti vari, contiene il Regolamento per le ispettorie, per i noviziati e per le case di educazione, quest’ultimo preceduto dall’opuscolo di don Bosco pubblicato nel 1877. Continue reading “Piera Ruffinatto – La prima sintesi ufficiale della tradizione educativa dell’Istituto delle FMA: il manuale del 1908”
Proudly powered by WordPress | Theme: Baskerville 2 by Anders Noren.