Giovanni Bosco – Documenti e lettere relative alla fondazione dell’associazione dei Cooperatori Salesiani

L’Associazione dei Cooperatori Salesiani, sorta nel 1876, ad appena due anni dall’approvazione delle Costituzioni della Società salesiana, è l’ultimo gruppo associativo fondato da don Bosco. Come per l’ADMA non chiese alla Santa Sede un’approvazione canonica, formale, dell’Associazione; ai fini dell’Associazione dei Cooperatori Salesiani ritenne sufficiente un riconoscimento morale tramite la concessione delle indulgenze da parte del papa e le commendatizie favorevoli di alcuni vescovi.  Continue reading “Giovanni Bosco – Documenti e lettere relative alla fondazione dell’associazione dei Cooperatori Salesiani”

Giovanni Bosco – Documenti e lettere relative all‘inizio, ampliamento e consolidamento carismatico-istituzionale dell‘opera di Valdocco

Don Bosco, su consiglio del suo direttore spirituale, san Giuseppe Cafassodall’autunno 1844 all’estate 1846 risiedette presso il Rifugio Baroloin qualità di cappellano dell’Ospedaletto di santa Filomena, inaugurato nell’agosto 1845. Nella stessa sede e successivamente in sedi provvisorie, non lontane da Valdocco, svolse il suo primo ministero sacerdotale in favore dei ragazzi, per lo più immigrati privi di riferimenti parrocchiali. Alla vigilia di trasferirsi a casa Pinardi, tracciava all’autorità civile della città di Torino, incaricata e preoccupata dell’ordine pubblico, un rapidissimo resoconto della propria triennale attività catechistica, indicando gli scopi e i risultati raggiunti, positivi tanto per la società civile che per quella ecclesiale (n. 1). Continue reading “Giovanni Bosco – Documenti e lettere relative all‘inizio, ampliamento e consolidamento carismatico-istituzionale dell‘opera di Valdocco”

Giovanni Bosco – Lettere relative allo sviluppo delle prime missioni in Argentina

Quali i progetti missionari di don Bosco per l’Argentina una volta preso piede in quella terra? Con le informazioni in suo possesso grazie alle ricerche di don Giulio Barberis, alla corrispondenza con le autorità locali e i missionari salesiani, a sei mesi dalla prima spedizione don Bosco era in grado di mandare al Prefetto della S. Congregazione di Propaganda Fide, card. Alessandro Franchi, una prima relazione sugli immediati risultati dell’opera dei missionari salesiani in Argentina (n. 98). Chiedeva sussidi economici e l’erezione di una Prefettura apostolica per i territori della Pampa e della Patagonia che riferiva non appartenenti ad alcuna istituzione né ecclesiastica né civile. Continue reading “Giovanni Bosco – Lettere relative allo sviluppo delle prime missioni in Argentina”

Giovanni Bosco – Documenti della fondazione dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice

Nei primi anni settanta, allorché la Società salesiana viveva un felice momento di espansione oltre i confini piemontesi, grazie anche alle numerose vocazioni che vi affluivano, don Bosco, con il gruppo delle Figlie di Maria Immacolata raccolte a Mornese attorno a Maria Domenica Mazzarello (1837-1881), diede vita all’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice. In tempi rapidi esso, approvato dall’Ordinario diocesano e aggregato alla Società salesiana, si diffuse in Italia e all’estero. Di tale fondazione femminile pubblichiamo cinque documenti. Continue reading “Giovanni Bosco – Documenti della fondazione dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice”

Giovanni Bosco – Associazione dei Devoti di Maria Ausiliatrice

Eretta la chiesa di Maria Ausiliatrice a Torino-Valdocco nel 1868, don Bosco la consacrò con un intero ciclo di festeggiamenti, reso di dominio pubblico attraverso un apposito opuscoletto. Della nuova chiesa intese subito farne un centro attrattivo di preghiere, grazie e oblazioni attraverso un secondo voluminoso opuscolo. Non ancora soddisfatto, volle anche dare stabilità al culto e in genere alla devozione mariana sotto il titolo di Maria Ausiliatrice con un’associazione di laici che ne portasse il nome. Continue reading “Giovanni Bosco – Associazione dei Devoti di Maria Ausiliatrice”

Giovanni Bosco – Lettere di don Bosco all’arcivescovo di Torino monsignor Lorenzo Gastaldi

Il teologo, canonico, Lorenzo Gastaldi sul finire degli anni quaranta apprezzava e sosteneva l’opera degli oratori di don Bosco, la elogiava sulla stampa, lasciava che la mamma e la sorella accudissero i ragazzi dell’Oratorio di Valdocco e partendo come rosminiano per l’Inghilterra nel 1853 faceva testamento in favore di don Bosco. Di ritorno in Italia, continuò la stima verso don Bosco e la sua amicizia si intensificò con la collaborazione alla pubblicazione delle Letture cattoliche, con la predicazione ai ragazzi di Valdocco e ai salesiani, con l’insegnamento teologico a questi ultimi, con generose offerte per la chiesa di Maria Ausiliatrice.

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Giovanni Bosco – Lettere di don Bosco in preparazione della prima spedizione missionaria (1875)

La dimensione missionaria è parte fondamentale della vicenda storica di don Bosco, vissuto in un’epoca di forte attenzione missionaria da parte della Chiesa. Non privo di aspirazioni missionarie già negli anni di studio teologico e attento lettore di riviste missionarie, a Torino fu testimone diretto di esposizioni missionarie e di spedizioni in partibus infidelium. Una volta fondata ed approvata dalla Santa Sede la Congregazione salesiana, don Bosco coltivò progetti di inviare missionari salesiani. I primi sette documenti qui presentati si ricollegano in certo modo alla prima spedizione missionaria, salpata da Genova il 14 novembre 1875.

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Giovanni Bosco – Cenni storici intorno all’Oratorio di San Francesco di Sales

Don Bosco su consiglio del suo direttore spirituale, san Giuseppe Cafasso dell’autunno 1844 all’estate 1846 risiede presso il Rifugio Barolo in qualità di cappellano dell’Ospedaletto di santa Filomena, inaugurato nell’agosto 1845. Nella stessa sede e successivamente in sedi provvisorie, non lontane da Valdocco, svolse il suo primo ministero pastorale in favore dei ragazzi, per lo più immigrati privi di riferimenti parrocchiali. Lungo gli anni quando l’Oratorio ha trovato un posto fisso si arricchiva di nuove attività.

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Giovanni Bosco – Piano di Regolamento per l’Oratorio maschile di san Francesco di Sales in Torino nella regione Valdocco, Cenno Storico

Don Bosco su consiglio del suo direttore spirituale, san Giuseppe Cafasso dell’autunno 1844 all’estate 1846 risiede presso il Rifugio Barolo in qualità di cappellano dell’Ospedaletto di santa Filomena, inaugurato nell’agosto 1845. Nella stessa sede e successivamente in sedi provvisorie, non lontane da Valdocco, svolse il suo primo ministero pastorale in favore dei ragazzi, per lo più immigrati privi di riferimenti parrocchiali. Lungo gli anni quando l’Oratorio ha trovato un posto fisso si arricchiva di nuove attività.

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