L’ACSSA Spagnola ha risposto al tema proposto dalla Presidenza dell’ACSSA per il Seminario Europeo di Cracovia sull’educazione salesiana nei tempi difficili con uno studio di insieme dei SDB e delle FMA. In questa nota vogliamo precisare:
L’ACSSA Spagnola ha risposto al tema proposto dalla Presidenza dell’ACSSA per il Seminario Europeo di Cracovia sull’educazione salesiana nei tempi difficili con uno studio di insieme dei SDB e delle FMA. In questa nota vogliamo precisare:
“Il servizio dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice durante la Grande Guerra” è il titolo del convegno nazionale di studio che si è tenuto a Mogliano Veneto, in Provincia di Treviso, sabato 14 maggio u. s., presso il Collegio salesiano Astori.
Viene documentata la storia dell’opera salesiana di Civitavecchia dalla fondazione (1928) fino al secondo dopoguerra (1948). La ricerca è basata sulle fonti trovate negli archivi ecclesiastici di Civitavecchia e di Roma e sulla Cronaca della casa di Civitavecchia, quando è stata redatta.
La scuola dell’infanzia delle Figlie di Maria Ausiliatrice, una scuola salesiana al femminile, viene presentata nei metodi e nei contenuti dell’insegnamento, limitandosi all’Italia, dalle origini (1876) fino al 1914, quando il governo italiano ha imposto propri programmi a queste scuole.
Lo studio, intenzionalmente analitico e descrittivo, evidenzia come l’azione educativa dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice fondato da S. Giovanni Bosco nel 1872 a Mornese (Alessandria) trovò fin dall’inizio una modalità concreta e definita nella quale istituzionalizzarsi: la scuola.
Questo articolo è una presentazione dello studio sui primi trent’anni (1923-1953) della presenza delle FMA e dell’impianto del carisma salesiano nel nord est dell’India. Il primo gruppo di sei missionarie giunse in questa regione l’8 dicembre 1923. Negli anni presi in considerazione, si contano otto fondazioni, delle quali sette sparse nelle diverse parti della regione del nord est ed una nello stato adiacente del West Bengal.
I profili e i cenni biografici delle Figlie di Maria Ausiliatrice costituiscono una fonte significativa per la costruzione di un’immagine religiosa attraverso le categorie dell’edificazione. Esse rappresentavano sobri elementi biografici rispetto alle più dettagliate connotazioni spirituali e alla descrizione riguardante il tempo della malattia e il momento della morte.
As Spiritual Director General between 1892 and 1910, Fr Paolo Albera had to guide the initial and ongoing formation of the Salesians. He also did this by preaching retreats and spiritual exercises.
Questo contributo intende indagare quali aspetti caratteristici di don Bosco in merito alla vita religiosa si siano riflessi nello stile femminile.
Questo testo si propone di tracciare le linee guida della fondazione, espansione e consolidamento dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) attraverso una documentazione accurata. Si mira a far riappropriare alle studentesse la storia dell’istituto e a farle crescere nella sensibilità storica, rendendole consapevoli che la storia dell’istituto è parte integrante della loro esistenza. Continue reading “Piera Cavaglià – Questioni di storia dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice”
Questo volume commemorativo del centenario delle Missioni Salesiane celebra l’incredibile storia di dedizione e fede che ha caratterizzato gli ultimi cento anni. Attraverso testimonianze, fotografie e statistiche, si rivela un “miracolo missionario” che ha coinvolto migliaia di persone generose. Continue reading “Assunta Maraldi,Enzo Bianco – Missioni Don Bosco anno cento. 1875 Salesiani. 1877 Figlie di Maria Ausiliatrice”
In questa sezione vengono offerti tre contributi che sono stati realizzati per la presentazione del volume “Don Michele Rua primo successore di don Bosco. Tratti di personalità, governo e opere (1888-1910)“.
L’autrice, nel presente contributo, ha evidenziato da un punto di vista sociologico il rapporto tra carisma e istituzione chiaramente emergente da molti contributi contenuti nel volume.
Il presente contributo ha, come fonte, le lettere scritte da don Rua ai missionari, le quali, con le rispettive risposte, sono però da noi studiate e interpretate in un’ottica missionaria. (Tutti noi abbiamo una lunga esperienza di lavoro missionario tra gli indi). Con queste lettere presentiamo sia la figura di don Rua, sia le prime missioni tra i Bororo; vi aggiungiamo poi alcune riflessioni nostre.
Don Michele Rua era torinese di famiglia e di nascita e apparteneva alla Chiesa di Torino da sempre: era stato battezzato l’11 giugno 1837 nella chiesa parrocchiale dei Santi Simone e Giuda (poi parrocchia di S. Gioacchino e dal 1909 anche parrocchia di Maria Ausiliatrice), in Borgo Dora.
Quando don Michele Rua nasceva, il 9 giugno 1837, il Piemonte era retto da un regime assoluto, lo Stato si presentava come integralmente cristiano, l ’economia era ancora prevalentemente agricola. Qualche anno più tardi la regione era al centro dei processi di unificazione nazionale. Nasceva uno Stato laico, con venature anticlericali.
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