Era desiderio comune tra i nostri benemeriti Cooperatori, che fossero quanto prima pubblicati gli Atti del primo loro Congresso internazionale, felicemente tenutosi in Bologna l’Aprile scorso.
Era desiderio comune tra i nostri benemeriti Cooperatori, che fossero quanto prima pubblicati gli Atti del primo loro Congresso internazionale, felicemente tenutosi in Bologna l’Aprile scorso.
Questo volume è un commento al testo delle “Costituzioni” salesiane offerto alla meditazione dei confratelli. Seguendo il pensiero del Capitolo Generale XXII (1984) i redattori si sono proposti tre finalità: approfondimento dottrinale e pratico del senso delle Costituzioni; percezione viva della loro portata spirituale; stimolo convincente per la vita quotidiana.
La finalità del presente intervento è unicamente e semplicemente quella di offrire alcuni accenni sul dove e sul come fare ricerche storico-scientifiche negli Archivi e nelle Biblioteche, e particolarmente nell’Archivio Segreto Vaticano e in quella di Propaganda Fide.
L’opera salesiana a Buenos Aires comincia nel 1876, quando l’arcivescovo mons. Federico Aneiros, venerato come “secondo padre” dei salesiani in Argentina, affidò a don Cagliero il servizio della chiesa Mater Misericordiae, detta “Chiesa degli Italiani”, cui seguirono una scuola di arti e mestieri per fanciulli poveri e orfani (il futuro collegio Pio IX) ed il 21 maggio 1877 la parrocchia San Giovanni Evangelista alla Boca, che in meno di un ventennio portò a termine l’opera di ricattolicizzazione del quartiere.
Presentiamo in sintesi gli ultimi sviluppi della casa di Alessandria, fino alla seconda visita di don Rua nel 1908, a soli due anni prima della sua morte. I primi 65 allievi (33 studenti e 32 artigiani) del primo anno scolastico 1897-98 andranno crescendo di anno in anno, fino ad
arrivare ai 1.200 di oggi. Nel 1907 si iniziò finalmente anche l’oratorio festivo, che ha sempre prosperato fino ad oggi. Continue reading “Pier Giorgio Gianazza – “Don Rua e la fondazione salesiana di Alessandria d’Egitto” in “Don Michele Rua primo successore di Don Bosco. Tratti di personalità, governo e opere (1888-1910)”.”
Il bicentenario della nascita di don Bosco è un’occasione e anche una provocazione per una verifica della vocazione e missione salesiana. Siamo interpellati circa la nostra capacità di stare nel nostro tempo e di interpretarlo; di sentirci parte del mondo giovanile e di comprenderlo; di saper indicare ai giovani una via di evangelizzazione ed essere in grado di accompagnarli.
Il numero unico, che NPG dedica al centenario, si snoda nel riconoscimento e accettazione del carisma che è don Bosco per la società e per la chiesa, si apre alla riattualizzazione per l’oggi di questo dono. Come impegno per i Salesiani, come proposta per chi opera e crede nell’educazione della gioventù.
La maggior parte degli articoli che segue tratta da vari aspetti l’urgenza di leggere, con gli occhi della fede e il filtro del vangelo, le sfide che la pastorale giovanile oggi deve incontrare. Come riusciamo a dare un nome a queste sfide, e il bisogno di offrire delle proposte profetiche.
Continue reading “Fabio Attard – Ripensare la Pastorale Giovanile”
Il quinto colloquio sulla vita salesiana si è tenuto a Lussemburgo dal 26 al 30 agosto 1973. Fece seguito ad analoghe assemblee riunitesi a partire dal 1968 successivamente a Lione, Benediktbeuern (Baviera), Barcellona e Leggiuno (Varese). Per la prima volta vi hanno preso parte non solamente dei Salesiani, ma anche delle Figlie di Maria Ausiliatrice, delle Volontarie di Don Bosco e dei Cooperatori salesiani, con un totale di trentanove persone, tutte di riconosciuta competenza e appartenenti a diverse nazioni dell’Europa centrale e occidentale.
Notre but est de faire un premier sondage concernant la signifiance et l’impact social des salésiens de Don Bosco après l’implantation de l’oeuvre salésienne au Congo. Entre 1911-1914, deux écoles officielles furent confiées par l’Etat aux salésiens: une école primaire pour les blancs, et une école professionnelle pour les noirs. Continue reading “Marcel Verhulst – “Signifiance et impact social des premières oeuvres salésiennes au Congo Belge. Le cas des écoles salésiennes d’Élisabethville (1914-1920)” in “L’Opera Salesiana dal 1880 al 1922. Esperienze particolari in Europa, Africa, Asia”.”
La obra de evangelización de la Patagonia, llevada a cabo a partir de las últimas décadas del siglo XIX, cubrió un espectro de iniciativas sociales muy grandes. Estas iniciativas tuvieron como motivación, por un lado, la concepción «civilizadora» de la inserción de la iglesia en tierras lejanas, y por otro, la llegada a un lugar donde estaba todo por hacerse.
La pubblicazione degli Atti, con i documenti che ne fanno parte, rende ufficiali gli orientamenti assunti e segna il punto di partenza del sessennio 2008-2014.
Il tema del CG26 è unitario, anche se articolato in nuclei tematici. A prima vista può sembrare che il CG26 abbia trattato di cinque argomenti diversi; in realtà si tratta di un unico tema: il programma di vita spirituale e apostolica di Don Bosco. Continue reading “Capitolo Generale XXVI Salesiani di Don Bosco – “Da mihi animas, cetera tolle” in “Atti del Consiglio generale della società salesiana di San Giovanni Bosco””
La Evangelización de la Patagonia y sus habitantes fue iievada a cabo por los misioneros salesianos que, bajo el mandato de Don Bosco, llegaron a estas tierras en 1879. Dentro del imaginario para la conversión podemos distinguir basicamente dos imàgenes: la imagen previa y la imagen «in situ». Continue reading “María Andrea Nicoletti – “La imagen del indigena de la Patagonia: Aportes cientificos y sociales de don Bosco y los salesianos (1880-1920)” in “L’Opera Salesiana dal 1880 al 1922. Significatività e portata sociale”.”
Con el establecimiento de los Salesianos en Argentina en 1875, se refuerza la idea de que su trabajo se extienda a Chile. El ambo de la primera expedición salesiana a la tierra magaliànica aconteció el 21 de julio de 1887. Punta Arenas, era en ese momento un pequeno y maltrecho puerto que recién nacia. Continue reading “Sergio Lausic Glasinovic – “La mision de los Salesianos de don Bosco en Magallanes y Tierra del Fuego. Un sueno hecho realidad (1887-1925)” in “L’Opera Salesiana dal 1880 al 1922. Significatività e portata sociale”.”
Vi fu in don Bosco un altro ideale, non disgiunto da quello dell’amore ai giovani, che va messo in luce. Si tratta dell’anelito missionario che, sbocciato nel periodo degli studi seminaristici, venne da lui coltivato fino a trasformarlo in un orientamento di fondo della sua esistenza e delle sue iniziative apostoliche, a porlo tra gli obiettivi precipui delle due Congregazioni da lui ideate, e a trasfonderlo nell’animo dei suoi figli e delle sue figlie spirituali.
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