Per affrontare il tema dell’educazione dell’infanzia nell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice tra il 1872 e il 1922, è necessario collocarsi nell’orizzonte storico-pedagogico di fine Ottocento inizio Novecento.
Per affrontare il tema dell’educazione dell’infanzia nell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice tra il 1872 e il 1922, è necessario collocarsi nell’orizzonte storico-pedagogico di fine Ottocento inizio Novecento.
Nel luglio del 1901 sul «Bollettino salesiano» comparve un articolo dal titolo «Il fondamento dell’educazione salesiana» che si può assumere come emblematico documento degli orientamenti e degli scopi della Società salesiana in campo educativo.
Per conoscere la situazione specifica dell’educazione salesiana nelle case durante il periodo studiato in questo Congresso, si pensava che uno dei mezzi per raggiungere questo obiettivo potesse essere lo studio delle proposte che i fratelli, le case e i capitoli ispettoriali hanno inviato al Capitoli generali (GC) durante questo periodo. A priori, almeno, sembrava logico che tali proposte contenessero elementi interessanti per aiutare a ricomporre una visione reale di ciò che stava accadendo nelle case, incluso nell’istruzione.
Il lavoro della Spagna salesiana durante questo periodo (1881-1922) ha privilegiato il servizio alla classe povera e popolare nell’istruzione elementare.
Nella provincia di Bética, sulle tre opere di istruzione secondaria (Utrera, Córdoba, Ronda-Sdo Corazón) e le tre scuole professionali (Sevilla-Trinidad, Málaga, Cadice), predominano quelle dell’istruzione elementare, installate in ambienti popolari (Écija, Carmona, Siviglia-San Benito de Calatrava, Montilla, Ronda-Sta Teresa, San José del Valle, Alcalá de Guadaíra, Arcos de la Frontera).
Cuando, en 1901, Don Felipe Rinaldi – inspector desde 1892 de las casas salesianas de España y Portugal, con sede en Barcelona – dejó la Península para unirse al Consejo General de la Congregación (en Turín), la España salesiana fue dividida en tres viceprovincias o provincias, que obtuvieron aprobación canónica al año siguiente con un decreto de la Congregación romana de obispos y regulares (20 de enero de 1902). Continue reading “Ramón Alberdi – “Los centros salesianos de cultura popular. España: Realizaciones en la Ispectoría Tarraconense, 1890-1922”, in “L’educazione salesiana dal 1880 al 1922. Istanze ed attuazioni in diversi contesti.””
Sono diverse le ragioni per le quali un progetto educativo si traduce in un insuccesso. A volte sono le aspettative disattese che ne determinano la chiusura; oppure, come nel caso del Collegio salesiano S. Rocco di Sondrio, viene deciso, seppur in modo sofferto, di optare per un indirizzo educativo differente.
Se vogliamo trovare ancora una connotazione dell’operato dei salesiani al Castro Pretorio, è opportuno rifarsi a giudizi che possano riassumere e qualificare la loro azione educativa. È vero che le considerazioni in questo caso potrebbero risultare generiche, ma sappiamo che l’impronta di don Bosco è stata duratura e tale da rappresentare il collante dell’azione dei salesiani in tutte le parti in cui hanno operato.
Dopo aver delineato brevemente il contesto storico e sociale del Mezzogiorno d’Italia per il periodo preso in esame, si accenna alle linee fondamentali del rapporto cattolicesimo e «mondo moderno» tra Ottocento e Novecento e dell’educazione cattolica fra tradizione e innovazione. Su questo sfondo storico culturale, infatti, si è sviluppata anche la prassi educativa popolare di don Bosco e della congregazione salesiana.
Un altro seminario organizzato durante il Convegno, anche se inizialmente non previsto, è stato quello con i giovani studenti dell’UPS, collegato online con i giovani studenti dello IUSVE di Mestre. In fedeltà a don Bosco, abbiamo ritenuto necessario dare anche spazio ai giovani, che, gestiti, sono i collaboratori più diretti e possono diventare veri protagonisti nell’attenzione educativa ai loro coetanei.
El artículo pretende hacer una reflexión provocadora, desde un posible planteamiento pedagógico, para educar en ciudadanía en la Universidad Salesiana. Desde la concepción de la educación como mecanismo para desarrollar la capacidad humana, en una sociedad líquida, en la cual la dimensión de ciudadano, ha sido relevada por la de consumidores, por lo que la educación superior, y la presencia salesiana en la Universidad, plantea una emergencia educativa: educar salesianamente al ciudadano. Continue reading “Roberto Damas – “Educar en la universidad salesianamente, para una ciudadanía responsable en una sociedad líquida” in “Con Don Bosco educatori dei giovani del nostro tempo””
It is difficult to perceive the teacher-student relation as a master-apprentice one in the contemporary upbringing reality of school or other educational institutions. Post-modernism has negated in a certain manner the importance of straining for perfection and for that reason any afterthought on the roles of a master and apprentice in upbringing seems to be groundless. Still, in the context of a Polish pedagogy, there are scholars interested in a dialogue-oriented perception of the teacher-student relation, viewed as the one of master-apprentice.
O presente artigo foi escrito para uma participação do Congresso Internacional
de Pedagogia Salesiana com o tema: “Com Dom Bosco educadores dos jovens
no nosso tempo”, por ocasião do Bicentenário do nosso fundador São João Bosco
(1815-2015). Continue reading “Justino Sarmento Rezende – “Educação escolar indígena: avanços e perspectivas” in “Con Don Bosco educatori dei giovani del nostro tempo””
J’ai voulu répondre à l’appel du Congrès International de Pédagogie Salésienne: « Avec Don Bosco éducateurs des jeunes dans notre temps », par cette communication concernant le système préventif et l’écologie. C’est ma façon de rendre hommage au Saint des jeunes : Jean Bosco, dont nous célébrons cette année le bicentenaire de la naissance. Deux siècles se sont passés et pourtant il reste toujours vivant, à travers tous ceux et celles qui s’inspirent de ses
intuitions éducatives.
Gli anni, che il nostro Convegno qualifica come “particolarmente difficili”
del XX secolo, sono quelli che la storiografia italiana, a proposito della propria
storia nazionale, denomina come Età fascista. Continue reading “Silvano Oni – “I Salesiani e l’educazione dei giovani, in Piemonte, durante il periodo del fascismo” in “L’educazione salesiana in Europa negli anni difficili del XX secolo””
Il testo descrive un movimento attivistico che ha evidenziato l’importanza dell’educazione e della guida degli educatori nel raggiungimento degli obiettivi personali degli studenti. Si sottolinea l’importanza di conoscere i valori e le capacità degli studenti per poterli guidare efficacemente. Continue reading “Luigi Calonghi – Sussidi per la conoscenza dell’alunno”
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