Suor Vera Occhiena, FMA doc, nacque a Capriglio, nello stesso paese di Mamma Margherita, il 6 settembre 1922. Sue caratteristiche innate erano la gioia contagiosa, la grande generosità e il coraggio dell’avventura. Così l’abbiamo conosciuta nel suo itinerario apostolico e missionario, per la freschezza e la vivacità del suo messaggio, caratterizzato dall’ottimismo della speranza e dalla radicalità dell’impegno.
Nel periodo 1879-1888 dall’Italia meridionale, escluse le isole, a don Bosco (1815-1888) pervennero 29 richieste di fondazioni: 14 domande furono per i seminari, 10 per la scuola, e di queste alcune riguardavano la scuola pubblica, una per l’opera dei sordomuti del padre Lorenzo Apicella, una per l’oratorio e due in generale. Le domande si protrassero nel tempo e coinvolsero anche don Michele Rua (1837-1910), che fu il successore di don Bosco come Rettor Maggiore della società salesiana (1888-1910).
Il governo di madre Linda Lucotti fu attraversato dalla II guerra mondiale che mise a dura prova la coesione dell’Istituto e della sua capacità di aprirsi all’opera di lenta ricostruzione.
La chiesa esce dalla guerra con rinnovato prestigio per aver mantenuto sufficiente distacco di vari regimi, per aver indicato le vie della ricostruzione e testimoniato, nelle sue migliaia di vittime, la fedeltà alla propria missione.
All’interno della giornata di studio “Dono di sé: approccio teologico, spirituale e pedagogico”, Aldo Giraudo sintetizza il “darsi a Dio per tempo” come atteggiamento di fondo della spiritualità salesiana.
La giornata di studio è stata organizzata nella collaborazione del Centro Studi Don Bosco e del Centro Studi sulle Figlie di Maria Ausiliatrice e si è svolta il 21 marzo 2019 all’Università Pontificia Salesiana.
All’interno della giornata di studio “Dono di sé: approccio teologico, spirituale e pedagogico”, Wim Collin esplicita il vissuto spirituale del venerabile Andrea Beltrami nella logica del dono.
La giornata di studio è stata organizzata nella collaborazione del Centro Studi Don Bosco e del Centro Studi sulle Figlie di Maria Ausiliatrice e si è svolta il 21 marzo 2019 all’Università Pontificia Salesiana.
All’interno della giornata di studio “Dono di sé: approccio teologico, spirituale e pedagogico”, Francesca Venturelli descrive l’atteggiamento della consegna di sé senza riserve nella vita della beata Eusebia Palomino.
La giornata di studio è stata organizzata nella collaborazione del Centro Studi Don Bosco e del Centro Studi sulle Figlie di Maria Ausiliatrice e si è svolta il 21 marzo 2019 all’Università Pontificia Salesiana.
All’interno della giornata di studio “Dono di sé: approccio teologico, spirituale e pedagogico”, Rossano Sala sviluppa una riflessione attualizzante sul paradigma del donarsi nella Pastorale Giovanile Salesiana alla luce del Sinodo.
La giornata di studio è stata organizzata nella collaborazione del Centro Studi Don Bosco e del Centro Studi sulle Figlie di Maria Ausiliatrice e si è svolta il 21 marzo 2019 all’Università Pontificia Salesiana.
Alla conclusione giornata di studio “Dono di sé: approccio teologico, spirituale e pedagogico”, i relatori Aldo Giraudo, Wim Collin, Francesca Venturelli rispondone alle domande dei partecipanti.
Il Centro Studi Don Bosco e il Centro Studi sulle Figlie di Maria Ausiliatrice hanno organizzato una giornata di studio sul tema «Dono di sé, approccio teologico, spirituale e pedagogico». L’evento si è svolto presso l’Università Pontificia Salesiana il 21 marzo 2019. I relatori hanno riflettuto su diverse dimensioni del “donarsi” all’interno della spiritualità salesiana. Dopo i saluti di suor Grazia Loparco e don Michal Vojtáš, nella prima relaizone don Aldo Giraudo ha presentato il tema «Darsi a Dio per tempo» come atteggiamento di fondo della spiritualità salesiana; don Wim Collin e suor Francesca Venturelli hanno sviluppato la dimensione sacrificale del donarsi nel vissuto del venerabile Andrea Beltrami (sdb) e della beata Eusebia Palomino (fma). Don Rossano Sala ha illustrato alla luce del Sinodo il tema del donarsi come il paradigma di fondo della pastorale giovanile. Dopo gli interventi si è svolto un dibattito tra i presenti con i relatori. La giornata era moderata da suor Eliane Petri.
Le registrazioni audio dei singoli interventi sono accessibili qui.