The letter refers to the figure of Don Michele Rua and his teachings, which are examples of a full and devoted life. Continue reading “Luigi Ricceri – “Letter of the Rector Major” in “Acts of the Superior Council of the salesian society””
The letter refers to the figure of Don Michele Rua and his teachings, which are examples of a full and devoted life. Continue reading “Luigi Ricceri – “Letter of the Rector Major” in “Acts of the Superior Council of the salesian society””
The present essay has a rather modest aim. Steering clear of the complexities of a biographical reconstruction, it will simply describe Don Rosco’s last years, including his last illness and death, with focus on the person, and with emphasis on words and attitudes.
A young Italian immigrant, Angelo Petazzi, watched anxiously as the English steamship, the Werra, approached New York harbor. Clutched in his hand was a letter from the then Salesian superior general, Father Michael Rua, which informed him of the impending arrival of a group of four Salesians in New York. At their head was Father Raphael Piperni.
Michael Rua (1837-1910) was a pupil, then the lifetime collaborator and finally, the first successor of St. John Bosco as Rector Major of the Salesian Society (1888-1910). During his Rectorate the Salesians grew from 1030 members in 64 houses to 4420 confreres scattered across the globe. Don Rua’s letters to England offer the reader a glimpse of the character of their writer and of the pastoral care he took of a small group of relatively insignificant Salesians in what was very often the inhospitable atmosphere of the British empire at the height of its power.
During the years following the late nineteenth and early twentieth century the Italian immigrant made his way, educated his children, and contributed his many talents to the great melting pot, not only in New York City, but in the whole of the United States.
Therefore, all early biography on Don Bosco, including Fr. Lemoyne’s and his successors’, should be approached with the right understanding of its popular medieval religious roots. On no account ought it to be dismissed as novelized history, which it is not.
Il Santo considerava e coltivava la Musica come strumento di bene e intendeva che i suoi giovanetti, dedicandosi a essa, incominciassero quasi a desiderare e pregustare quelle armonie che poi sarebbero andati a godere in Paradiso. Mentre infatti Don Bosco « intendeva che il canto e la musica — parte integrante delle sue scuole — contribuissero all’educazione religiosa e morale dei giovani, dall’altra parte voleva che, mediante la musica e il canto, i fedeli trovassero in chiesa le attrattive di cui tante belle cose ci lasciarono scritte gli antichi e segnatamente S. Agostino.
Continue reading “Pietro Ricaldone – Atti del Capitolo superiore della Società salesiana”
Nell’ottobre del 1933, durante una visita speciale alle Case d’Italia, furono convocati a Torino gli Ispettori e i Direttori delle Case di Formazione. Durante queste riunioni, si sottolineò l’importanza della formazione del personale salesiano, dalla ricerca delle vocazioni fino al completamento degli studi teologici. Le discussioni hanno richiamato le norme e le direttive presenti nelle Regole, nei Regolamenti, nelle Circolari e nelle tradizioni consolidate. Continue reading “Pietro Ricaldone – “Formazione del personale salesiano” in “Atti del Capitolo superiore della Società salesiana””
La lettura assidua delle Memorie biografiche fa sentire tuttora sempre più viva e palpabile questa sua eminente caratteristica, quasi per inocularla nei nostri cuori e renderli capaci dei
sacrifici che la «grave angustia e crisi finanziaria» attuale e mondiale reclama pure da ciascuno. I Governi di tutti i Paesi ne sono preoccupati, senza trovare modo di scongiurarla;
e il Santo Padre Pio XI ha lanciato a tutti i popoli il Suo commosso Appello per la Crociata universale di pietà e di amore, onde ciascun membro della grande Famiglia di Dio faccia uso
di tutti i suoi mezzi disponibili per alleviare gli indigenti per mancanza di lavoro, e particolarmente «l ‘immensa moltitudine dei bambini vittime le più innocenti di queste tristissime condizioni di cose; imploranti panem dum non erat qui frangeret eis e nello stesso squallore della miseria, condannati a vedere sfiorire quella gioia e quel sorriso che la loro anima ingenua cerca inconsciamente intorno a sè».
Continue reading “Filippo Rinaldi – Atti del Capitolo superiore della Società salesiana”
Dopo aver delineato brevemente il contesto storico e sociale del Mezzogiorno d’Italia per il periodo preso in esame, si accenna alle linee fondamentali del rapporto cattolicesimo e «mondo moderno» tra Ottocento e Novecento e dell’educazione cattolica fra tradizione e innovazione. Su questo sfondo storico culturale, infatti, si è sviluppata anche la prassi educativa popolare di don Bosco e della congregazione salesiana.
Don Ricaldone ricorda che gli Esercizi Spirituali sono uno dei mezzi più efficaci che Iddio elargisce per la nostra perfezione. Nel corso del prossimo anno 1951 in tutte le Case in un giorno a scelta, si celebrerà con la maggior devozione e pompa possibile la Festa della Vergine Assunta, facendo pure in quel giorno un’accademia o Congressino al quale prenderanno parte anche i Cooperatori e gli Ex-allievi.
Don Ricaldone in questa lettera ha la pena di comunicare una notizia oltremodo dolorosa: la morte dell’Em.mo Cardinale Carlo Salotti di v. m., Protettore, avvenuta alle ore 6 del 24 ottobre u. s.
Continue reading “Pietro Ricaldone – Atti del Capitolo superiore della Società salesiana”
Da don Bosco e dai suoi continuatori l’oratorio fu sempre considerato istituzione giovanile primaria non solo cronologicamente. Di essa si tenta in questo contributo di cogliere l’idea e l’immagine in uno spazio geografico e in un segmento temporale, ritenuti privilegiati.
Rapida presentazione del volume di Alejandro M. Diéguez, L’archivio particolare di Pio X. Cenni storici e inventario [= Collectanea Archivi Vaticani 51. Città del Vaticano, Archivio Segreto Vaticano 2003, XXXII-500 p., 16 p. di tavole], con precisa indicazione dei documenti di diretto interesse salesiano, di cui si offrono i dati fondamentali e il relativo regesto.
Nella prima udienza il papa Leone XIII, il giorno 21 di Febbraio dell’anno 1888, disse a don Rua: “Don Rua, voi siete il successore di Don Bosco: mi condolgo con voi per la perdita che avete fatta, ma mi rallegro perchè Bosco era un Santo e dal Cielo non mancherà di assistervi”. Continue reading “Michele Rua – “Prima udienza avuta dal S. Padre dopo la morte di D. Bosco.” in “Lettere circolari di Don Michele Rua ai Salesiani””
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