Recalling the fiftieth anniversary of the beatification of St. Dominic Savio, Arthur Lenti reflects on Don Bosco’s Life of Savio. Modern Salesian youth spirituality traces back to this Life that Don Bosco proposed as a model for young people.
Recalling the fiftieth anniversary of the beatification of St. Dominic Savio, Arthur Lenti reflects on Don Bosco’s Life of Savio. Modern Salesian youth spirituality traces back to this Life that Don Bosco proposed as a model for young people.
Come mostrato nello studio, c’è una differenza notevole e molto importante tra le descrizioni delle vite dei giovani scritte da don Bosco. Savio, Magone e Besucco potrebbero essere considerati come l’ideale realizzato dell’educazione dell’educatore torinese. Don Bosco racconta di come i giovani si trasformano progressivamente diventando “cittadini onesti e buoni cristiani”, capaci di dare spazio alla vita spirituale e di comportarsi come cristiani impegnati per il bene dei compagni e della società. Continue reading “Wim Collin – “La pedagogia della scelta nelle narrazioni biografiche di Don Giovanni Bosco” in “Atti del Congresso Internazionale. Roma 20-23 settembre 2018””
This article is written by our own Arthur J. Lenti, of the Institute of Salesian Spirituality in Berkeley. The article studies “Don Bosco’ s Beatification and Canonization Story: Highlights and Sidelights,” and incorporates material that Fr. Lenti has developed for classes and retreats over the course of the last year.
Dominique est entré dans la vie de Don Bosco durant l’automne 1854. L’apôtre turinois avait alors trente-neuf ans. D’emblée, l’enfant et le prêtre s’étaient compris: Don Bosco put former Dominique selon l’idéal de sainteté qu’il portait en lui. Pendant vingt-huit mois, il veilla sur son âme. Toute son œuvre en bénéficia, car il semble bien que la température spirituelle de la «maison» du Valdocco monta en flèche de 1854 à 1857. Continue reading “Giovanni Bosco – Saint Dominique Savio 1842-1857”
St. John Bosco (1815-1888) was a product of Piedmont in northern Italy. His seventy-two years spanned a time of industrialization in Turin and other major cities and the complexities of Italian unification. Despite an often harsh anti-clerical atmosphere and the volatile political situation , a number of saints rose to prominence in nineteenth century Piedmont.
Le Memorie dell’Oratorio sono, tra le opere di san Giovanni Bosco (1815-1888), una delle più personali, forse il libro più ricco di contenuti e di orientamenti preventivi che egli abbia scritto. Composte tra 1873 e 1875, in un momento di grande fervore operativo, riflettono sul cammino percorso per definirne il senso e focalizzare l’attenzione dei discepoli sulla identità di un’istituzione orientata alla salvezza dei giovani, pronta ad aprirsi in prospettiva mondiale. Continue reading “Aldo Giraudo – Le “Memorie dell’Oratorio” di Don Bosco”
La vita di Domenico Savio (1859) e i profili biografici di Michele Magone (1861) e Francesco Besucco (1864) sono tra i documenti pedagogici più significativi di don Bosco, efficaci rappresentazioni narrative delle convinzioni e della pratica formativa del santo, nel primo ventennio di attività nell’Oratorio di Torino. Offrono gli elementi essenziali per comprenderne il messaggio educativo: la religiosità come centro unificante e vitalizzante; la comunanza paterna e fraterna di vita dell’educatore con gli allievi; l’intreccio dinamico di amore, letizia e impegno; l’efficacia del coinvolgimento attivo dei giovani nella comunità. Continue reading “Aldo Giraudo – Le “Vite” di giovani scritte da Don Bosco”
I due memorandi avvenimenti, dai quali continuano a sgorgare queste benedizioni e consolazioni, sono inseparabili l’un dall’altro: la Beatificazione del Padre risplende qual gemma nella corona splendidissima del Giubileo d’oro del Papa, e Questi, a sua volta, ha tenuto a farla brillare di tutta la sua bella luce. Continue reading “Filippo Rinaldi – “Lettera del Rettor Maggiore” in “Atti del Capitolo Superiore””
Fra le testimonianze che don Bosco sollecitò all’Oratorio su Domenico Savio annunziandone la morte, una ve n’è, dovuta al giovane Giusto Ollagnier. È una scrittura autografa senza data, in cui non si fa riferimento alla Vita scritta da Don Bosco, bensì alla «intenzione» che questi manifestò «di voler sapere qualche buona azione o parole dell’eccellente giovane fu Savio
Domenico». Il giovane narra che Domenico Savio da qualche tempo soffriva mal di testa e gli chiese se «per caso» non conoscesse qualche buona preghiera da rivolgere a S. Aventino, «protettore pel mal di capo». Avutala, insieme si recarono in chiesa più volte per recitarla. Continue reading “Pietro Stella – “Sant’Aventino, san Domenico Savio e alcune questioni di storia” in “L’impegno dell’educare. Studi in onore di Pietro Braido promossi dalla Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università Pontificia Salesiana”””
Al di là dell’importanza che ha sempre avuto nella prassi educativa dei salesiani, la Vita di Domenico Savio scritta da don Bosco ebbe tra fine Ottocento e prima metà del Novecento un’importanza tutta particolare nel vissuto religioso e sociale cattolico, soprattutto in Italia. Il libretto rispondeva in effetti a una sorta di richiesta individuale e collettiva, più o meno consapevole ed esplicita. Ci si spiega così il notevole successo editoriale che la Vita ebbe fin dal suo primo apparire (1859). Continue reading “Pietro Stella – “Il modo di lavorare di don Bosco” in “Domenico Savio da Don Bosco. Riflessioni sulla vita. Atti del Simposio (Roma, 8 maggio 2004)””
Il testo riporta i principali punti salienti del messaggio del Rettor Maggiore e della testimonianza di Don Ziggiotti, sottolineando l’importanza della formazione continua, della devozione e dell’impegno nella missione salesiana, nonché della conoscenza e della condivisione delle esperienze all’interno della vasta famiglia salesiana. Continue reading “Renato Ziggiotti – “Lettera del Rettor Maggiore” in “Atti del Capitolo superiore della società salesiana””
Don Ricaldone comunica che il 24 giugno p. v. avrà luogo, nella Basilica Vaticana, la solenne Canonizzazione della Beata Maria Domenica Mazzarello. Verrà pure canonizzata la Beata Emilia De Vialar, Fondatrice delle Suore di S. Giuseppe dell’Apparizione. La S. Congregazione dei Riti ha prorogato, per un anno ancora, il privilegio del culto del Triduo a onore del Beato Domenico Savio, già concesso ad annum dalla Lettera Apostolica del 5 marzo 1950: cosicchè tutti quei Collegi, Oratori, Case, Chiese Salesiane, dove non fosse stato fatto, ne potranno approfittare.
Il giorno 6 di questo mese l’amatissimo Don Roberto Fanara di s. m. volava, come si spera, a ricevere la divina ricompensa in Paradiso. Egli era arrivato da poco a Torino per svolgervi le sue attività come Consigliere Scolastico Generale. Un antico malore si ridestò repentinamente in forma mortale, e in brevissimo tempo condusse il compianto Superiore alla tomba. La Settimana di Studio presso la S. C. dei Religiosi si svolse con vero successo. La partecipazione fu notevole, e riuscirono interessanti le relazioni di tutti.
Nel messaggio del 9 marzo 1964, il Rettor Maggiore rivolge un appello ai suoi confratelli e ai giovani, in occasione dell’anniversario di San Domenico Savio. Continue reading “Renato Ziggiotti – “Lettera del Rettor Maggiore” in “Atti del Capitolo superiore della società salesiana””
Don Ricaldone esorta a moltiplicare le preghiere perchè il nuovo domma, che tanto glorifica la Madre e Regina, porti pure al mondo sconvolto quelle benedizioni di amore e di pace tanto auspicate dal Sommo Pontefice. La situazione sempre più grave in cui si trovano tanti e tanti Confratelli muove a esortare ancora una volta a moltiplicare le preghiere, perchè il Signore assista con grazie anche straordinarie quei figliuoli carissimi, che sono vittime della persecuzione.
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