Don Bosco then goes on to describe the nature and purpose of the Convitto. It was a kind of ‘ finishing school’ where (he says) “one learnt to be a priest.”
Don Bosco then goes on to describe the nature and purpose of the Convitto. It was a kind of ‘ finishing school’ where (he says) “one learnt to be a priest.”
Queste pagine, ravvivate dalla non rara citazione di autori dei primi del Novecento, come Turati, Treves, e della rivista Critica sociale, di storici ben noti, come Jemolo e Menozzi, dalla conoscenza di studi anche “laici”, ci presentano queste Figlie di Maria Ausiliatrice nel loro insieme: attive, coraggiose, vivaci, fedeli al proprio carisma salesiano, e insieme sensibili alle esigenze del momento. Continue reading “Grazia Loparco – Le Figlie di Maria Ausiliatrice nella società italiana (1900-1922). Percorsi e problemi di ricerca”
While preparing pilgrimages and spiritual exercises in Annecy and the neighborhood, I discovered reliable sources among the German and Dutch Oblates of St Francis de Sales. As a consequence of keeping contact with various participants, they invited the undersigned to take part in the annual meetings of their Arbeitsgemeinschaft (“study group”) in Eichstätt, Germany.
L’obiettivo del presente lavoro è la presentazione delle linee pedagogiche che orientano l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) nell’applicazione del Sistema preventivo nel periodo che va dalla morte del Fondatore don Giovanni Bosco al 1950.
L’Istituto delle FMA, dalla chiara finalità educativa perché voluto da don Bosco e da Maria Domenica Mazzarello per «l’educazione cristiana delle ragazze dei ceti popolari», ha al suo attivo molte scuole (dagli asili infantili alla scuole normali), collegi, educandati, orfanotrofi, pensionati per studenti, convitti per giovani operaie, oratori. Continue reading “Rachele Lanfranchi – “I convitti per operaie affidati alle Figlie di Maria Ausiliatrice da «semplice albergo» a «case di educazione». Istanze ed attuazioni educative in Italia negli anni 1880-1922” in “L’educazione salesiana dal 1880 al 1922. Istanze ed attuazioni in diversi contesti Volume I””
I sacerdoti allievi del Convitto ecclesiastico di Torino, tra le altre cose, studiavano sacra eloquenza ed erano invitati a comporre un corso completo di meditazioni da usare nelle “missioni” o negli esercizi spirituali al popolo. L’Archivio Centrale Salesiano conserva una parte di queste prove del giovane don Bosco, ognuna con la data di composizione.
Con questa terza puntata si conclude la ricerca sugli inizi dello sviluppo della prima casa salesiana in Austria. Si tratta di un’opera educativo-pastorale, insediata in uno dei più poveri quartieri della Vienna ancora imperiale e, poi, dal 1918, repubblicana.
Quando don Michele Rua nasceva, il 9 giugno 1837, il Piemonte era retto da un regime assoluto, lo Stato si presentava come integralmente cristiano, l ’economia era ancora prevalentemente agricola. Qualche anno più tardi la regione era al centro dei processi di unificazione nazionale. Nasceva uno Stato laico, con venature anticlericali.
Prima della II guerra mondiale la congregazione salesiana in Polonia era concentrata soprattutto sull’attività istruttivo-educativa della gioventù povera, abbandonata e in pericolo; rispondeva così ai bisogni della società. I salesiani polacchi non si impegnavano di regola nella pastorale parrocchiale, ma quando la esercitavano, vicino alle città o nelle periferie, avevano come obiettivo lo sviluppo dell’attività educativa e culturale. Però durante la II guerra mondiale, quando le loro scuole e i convitti vennero chiusi, furono costretti ad esercitare una pastorale intesa più ampiamente. Continue reading “Stanisław Wilk – “I salesiani nella vita religiosa della Polonia occupata (1939-1945)” in “Ricerche storiche salesiane””
L’articolo evidenzia la tendenza recente negli studi su don Bosco a enfatizzare la sua “modernità” nelle scelte operative e idee, sfatando giudizi sommari sulla sua attività pedagogico-sociale complessa. Continue reading “Luciano Pazzaglia – “Il tema del lavoro nell’esperienza pedagogica di don Bosco” in “Orientamenti pedagogici””
Il volume presenta i contributi del primo Convegno Europeo sulla Pastorale Universitaria Salesiana, tenuto a Roma dal 17 al 21 aprile 1988. In Europa, l’esperienza universitaria non è più riservata a pochi privilegiati ma fa parte della preparazione ordinaria alla vita di una vasta fascia di giovani. Continue reading “Carlo Nanni – Salesiani e pastorale tra gli universitari”
Durante il convegno, oltre alle relazioni, un’importante fonte di stimolo e riflessione è stata rappresentata dalle presentazioni di diverse esperienze legate alla pastorale universitaria salesiana. Tali esperienze sono state organizzate in tre sezioni principali. Continue reading “Carlo Chenis,Diego Cardenal,Freddy Staelens,Giulio Dorigoni,Gustaaf Lanneer,Kazimierz Kuc,Manuel Bellmunt,Michael Ross,Miguel Fortun,Sabino Frigato – “Le esperienze” in “Salesiani e pastorale tra gli universitari””
Il testo si focalizza sull’Oratorio festivo e quotidiano considerata la prima istituzione significativa nel pensiero pedagogico di Don Bosco. Si menziona il concetto di “sistema preventivo” che caratterizza questa esperienza, distinto da altre istituzioni simili. Continue reading “José Manuel Prellezo – Sistema educativo ed esperienza oratoriana di don Bosco”
Il testo offre una raccolta delle comunicazioni ufficiali di don Michele Rua, il primo successore di don Bosco come Rettor Maggiore. Nato nel 1837 a Torino, Rua fu un fedele collaboratore di don Bosco, contribuendo in modo significativo alla crescita della Società Salesiana. Continue reading “Giorgio Bonardi – Don Rua nel Bollettino salesiano 1887-1910”
In questa pubblicazione l’Istituto Storico Salesiano (ISS) ha un mette a disposizione una raccolta degli articoli scritti da Don Bosco per il Bollettino salesiano. Continue reading “Francesco Motto – Don Bosco nel bollettino salesiano 1877-1888”
Proudly powered by WordPress | Theme: Baskerville 2 by Anders Noren.