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- Happy news: Bp. Trochta made cardinal
- Four months of work
- Top priority to formation
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L’articolo, che qui presentiamo, si colloca nella linea di un certo tipo di ricerca, sociologico-demografica, molto attuale e preferita da P. Stella anche per la preparazione del III volume dell’opera Don Bosco nella storia della religiosità cattolica, che completerà la descrizione della vita di Don Bosco (vol. I) e della sua mentalità religiosa e spirituale (vol. II) con quella dell’ambiente socio- economico della sua attività e delle sue opere. Continue reading “Pietro Stella – “Cattolicesimo in Italia e laicato nelle congregazioni religiose: il caso dei Coadiutori Salesiani (1854-1974)” in “Salesianum””
The Rector Major presents the Project of Animation and Government for the six-year period 2002-2008, following the GC25. This plan aims to translate the Chapter Document into actionable initiatives within communities worldwide. The Project provides a framework for the Rector Major and his Council to guide, monitor, and assess the implementation of the Chapter’s directives. It reflects a commitment to turn the Chapter’s vision into tangible actions across the Congregation. Continue reading “Pascual Chavez Villanueva – “Priority of animation and main lines of action” in “Acts of the General Council of the Salesian Society of St John Bosco””
The letter expresses gratitude for support during a personal trial and highlights progress towards Brother Artemide Zatti’s beatification. It continues the Chapter theme on the Salesian community’s presence and life, emphasizing three key areas: fraternal life, witness to evangelical values, and welcoming the young and the poor. Continue reading “Juan Edmundo Vecchi – “Now is the acceptable time” in “Acts of the General Council of the Salesian Society of St John Bosco””
The letter underscores the centrality of the Eucharist in the Jubilee celebration, echoing the Holy Father’s emphasis. It highlights the Eucharist as the core of Christian faith and life, offering communion with the Risen Christ. Continue reading “Juan Edmundo Vecchi – “This is my body, which is given for you” in “Acts of the General Council of the Salesian Society of St John Bosco””
Il lavoro di strada rappresenta l’espressione diretta della proposta educativa di don Bosco: stare con i ragazzi condividendo le fatiche quotidiane per restituire loro dignità e costruire una proposta che li renda liberi dal disagio che vivono.
Continue reading “Andrea Zampetti – Educativa di strada, educatore di strada e Sistema Preventivo”
Goffredo Alessandrini (Cairo, September 9, 1904 – Rome, May 16, 1978), was an Italian script writer and film director. In 1935 he directed this film, Don Bosco, starring Gianpaolo Rosmino, Maria Vincenza Stiffi and Ferdinando Mayer. The production company was Lux Film. The music by Girogio Federico Ghedini. The movie spends 90 minutes showing the life of Saint John Bosco (1815 – 1888), mostly in Turin, the founder of the Salesian Order and the education of poor youth that would become global, reaching 132 countries as late as 2015. Continue reading “Goffredo Alessandrini – Il film “Don Bosco” (1935)”
I salesiani in Croazia avviarono le attività educative in circostanze politiche e sociali molto difficili. I primi arrivarono nella regione durante la monarchia austroungarica, quando la Croazia come stato indipendente non esisteva ancora. Giunsero a Rovinj nel 1913, prima dello scoppio della Grande guerra e a Rijeka (Fiume) nel 1918 alla fine della prima guerra mondiale. Erano tutti salesiani italiani. A Rovinj e a Rijeka viveva una notevole minoranza nazionale italiana.
La seconda guerra mondiale provocò profondi cambiamenti nella comunità salesiana della Slovenia (allora parte dell’Ispettoria Jugoslava dei SS. Cirillo e Metodio), che ne condizionarono la storia anche nel dopo guerra. Il regno della Jugoslavia si disgregò in più stati e alcune loro parti vennero annesse ai Paesi confinanti. Il fatto di essere stata occupata da truppe tedesche, italiane e ungheresi, fece sì che ogni regime introducesse in Slovenia nuove misure nei confronti delle comunità religiose e in particolare della Chiesa Cattolica, alla quale apparteneva la grande maggioranza dei cittadini.
Dei due documenti che analizziamo e presentiamo, inediti per quel che concerne
la loro interezza, il primo riproduce un atto di accusa contro i salesiani all’estero,
soprattutto nell’America Latina1, e il secondo contiene una articolata e
un po’ “risentita” difesa da parte dei salesiani.
Continue reading “Giorgio Rossi – “Nazionalismi, Italianità, strategia dei salesiani all’estero” in “L’educazione salesiana in Europa negli anni difficili del XX secolo””
Viene documentata la storia dell’opera salesiana di Civitavecchia dalla fondazione (1928) fino al secondo dopoguerra (1948). La ricerca è basata sulle fonti trovate negli archivi ecclesiastici di Civitavecchia e di Roma e sulla Cronaca della casa di Civitavecchia, quando è stata redatta.
L’intento dell’Autore è di inserirsi nel tema dell’economia all’interno della storiografia salesiana analizzando le modalità con le quali veniva gestita l’opera del S. Cuore al Castro Pretorio di Roma, usufruendo di una fonte discretamente esauriente e affidabile, quale è la visita straordinaria del 1908 voluta da don Rua e dal Capitolo Superiore.
La prima parte del saggio sulla storia della casa salesiana di Essen presenta la nascita e il progressivo sviluppo dell’oratorio salesiano dall’anno 1921, come risposta ai bisogni del mondo giovanile presente nella zona occidentale della città tedesca.
Il Rettor Maggiore comunica due notizie importanti: la nomina del nuovo Consigliere per la Pastorale Giovanile, Don Giovenale Dho, e la conclusione dei lavori del Consiglio Superiore riguardanti l’esame e l’approvazione dei Capitoli Ispettoriali Speciali. Don Dho, Vice Rettore Magnifico del PAS romano, ha accettato l’incarico con umiltà e competenza. Si chiede preghiere e collaborazione per lui. Continue reading “Luigi Ricceri – “Lettera del Rettor Maggiore” in “Atti del Capitolo Superiore””
Nel secondo Capitolo Generale salesiano (1880), fu affidato al prefetto generale, don Rua, il compito di mantenere con gli ispettori una corrispondenza mensile, allo scopo di “essere informato e, a sua volta, informare il Rettore Maggiore dell’andamento delle loro ispettorie”.
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