L’articolo esplora l’importanza della comunicazione interpersonale nell’educazione, sottolineando come la creazione di un’atmosfera positiva sia essenziale per superare le divergenze sociali e promuovere relazioni autentiche.
L’articolo esplora l’importanza della comunicazione interpersonale nell’educazione, sottolineando come la creazione di un’atmosfera positiva sia essenziale per superare le divergenze sociali e promuovere relazioni autentiche.
Il merito sicuro di questo saggio di Sabino M. Palumbieri è di essere riuscito a mettere in luce l’anticipazione, il precorrimento dei tempi, che contrassegna, nella semplicità carismatica della vita e nella sostanzialità di alcune intuizioni di fondo, la riconquista di Don Bosco di quella nuova consapevolezza dei rapporti umani (e del fatto educativo che ne è il paradigma sperimentale) della quale le filosofie dell’umanesimo personalistico del nostro secolo sono state le espressioni logicamente elaborate e la testimonianza esistenziale contro lo smarrimento nichilistico dell’età della tecnica.
Continue reading “Sabino Palumbieri – Don Bosco e l’uomo nell’orizzonte del personalismo”
Questo volume è un commento al testo delle “Costituzioni” salesiane offerto alla meditazione dei confratelli. Seguendo il pensiero del Capitolo Generale XXII (1984) i redattori si sono proposti tre finalità: approfondimento dottrinale e pratico del senso delle Costituzioni; percezione viva della loro portata spirituale; stimolo convincente per la vita quotidiana.
Don Bosco called his pedagogical experience the “preventive system” in his effort to identify his educational method, to show that it was in keeping with his times, and to disassociate it from the “repressive system” which he abhorred.
Si tratta di un testo inedito, scritto da don Pietro Stella come contributo al Dizionario della Comunicazione messo in cantiere dalla Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale alla fine degli anni ’90.
Continue reading “Pietro Stella – “Don Bosco e la comunicazione” in “Salesianum””
L’autore evidenzia i principi fondamentali a cui si ispirò don Bosco nell’uso e nell’insegnamento della lingua italiana: subordinazione dei valori umani ai valori religiosi e morali, e finalità educativa dello scrivere e del leggere. Quindi ricerca sistematica, continua, di una lingua semplice, chiara, precisa, che potesse trasmettere con immediatezza il pensiero. Continue reading “Paolo Zolli – “San Giovanni Bosco e la lingua italiana” in “Don Bosco nella storia della cultura popolare””
Based on the premise that the effectiveness of educators is intrinsically linked to their competence as communicators, the author sets out to analyse the early life of don Bosco through his autobiographical writings in the Memoirs of the Oratory.
Mettere insieme la sacra Scrittura e l’esperienza educativa di don Bosco è come andare alla radice profonda del suo essere e del suo agire. Per far conoscere ai giovani la sacra Scrittura, don Bosco ha profuso un notevole sforzo e usato in maniera creativa i mezzi di cui poteva disporre al suo tempo: catechismo, storia sacra, predicazione e alcuni mezzi di comunicazione sociale.
And so the main object of our reflections will be the figure of Don Bosco, a figure we shall try to make contact with, not so much to understand his external actions which we all know about already, but rather to understand the conditions, the motivations, the spirit which led him to make specific choices, to work in a specific way, to write about particular matters, to reach a particular form of holiness which is specifically his own, different in some ways from that of other saints.
Il volume raccoglie: documenti, relazioni, deliberazioni, orientamenti operativi, discorsi e messaggi delle Autorità e l’elenco delle partecipanti al Capitolo generale XIII (1958).
Don Michele Rua, coetaneo di Maria D. Mazzarello (1837-1881), ebbe contatti con le Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) dalle origini. Il confronto tra i compiti da lui svolti accanto a don Bosco e la precisazione delle figure di riferimento per le religiose “aggregate” alla congregazione salesiana, delineano gli ambiti della sua interazione fino al 1888. Continue reading “Grazia Loparco – “Don Rua e l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice tra continuità e innovazioni” in “Don Michele Rua primo successore di Don Bosco. Tratti di personalità, governo e opere (1888-1910)”.”
La pubblicazione degli Atti, con i documenti che ne fanno parte, rende ufficiali gli orientamenti assunti e segna il punto di partenza del sessennio 2008-2014.
Il tema del CG26 è unitario, anche se articolato in nuclei tematici. A prima vista può sembrare che il CG26 abbia trattato di cinque argomenti diversi; in realtà si tratta di un unico tema: il programma di vita spirituale e apostolica di Don Bosco. Continue reading “Capitolo Generale XXVI Salesiani di Don Bosco – “Da mihi animas, cetera tolle” in “Atti del Consiglio generale della società salesiana di San Giovanni Bosco””
“Gli Atti del CG23 contengono un materiale assai ricco che orienterà la nostra vita e attività apostolica. Vi è raccolta la documentazione ufficiale dei lavori capitolali, ossia: il documento sul tema dell’educazione dei giovani alla fede; le modifiche o aggiunte riguardanti le Costituzioni e i Regolamenti; alcune interpretazioni pratiche di testi della Regola; deliberazioni riguardanti Gruppi di Ispettorie; un orientamento operativo per la nostra presenza in Africa; una breve cronistoria dell’evento capitolare; e la «Lettera ai giovani» richiesta dall’Assemblea al Rettor Maggiore. Continue reading “Capitolo Generale dei Salesiani di Don Bosco – “Educare i giovani alla fede. Documenti del Capitolo Generale 23 della società di San Francesco di Sales” in “Atti del Consiglio generale della società salesiana di San Giovanni Bosco””
La persona dell’educatore fa parte di quel gruppo professionale che svolge il suo lavoro entrando in relazioni profonde con altri. Franta, descrivendo la relazione educativa parla di interazione e di comunicazione educativa, e cioè di una situazione interpersonale e del processo nel quale intervengono i diversi partners, anche se su un piano di non parità.
Si tratta di un programma di terza accoglienza per inclusione e integrazione avviato dai Missionari di san Carlo – Scalabriniani – per giovani migranti, rifugiati ed autoctoni. L’obiettivo educativo-formativo è, appunto, la formazione e il training lavorativo al linguaggio della radio e alla pratica presso la Web Radio OntheMove. Nasce per dare un’opportunità professionale a giovani rifugiati, con una particolare attenzione per le donne e coloro che provengono da situazioni di alta vulnerabilità (vittime di tratta, ex minori non accompagnati, vittime di torture). Continue reading “Gabriele Beltrami – “Il contributo dei new media: l’esperienza della Web Radio On the Move” in “Atti del Congresso Internazionale, Roma 20-23 settembre 2018, Vol. 2””
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