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- IL CAMMINO DELLA CONGREGAZIONE NELLO SVILUPPO DELLA PASTORALE GIOVANILE SALESIANA DOPO IL CONCILIO VATICANO II.
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La stampa non è venuta meno al suo dovere. Ha gridato all’allarme. Ha creato un’opinione; ed ogni tanto la rinnova. Non le mancano i fatti, talvolta anche tragici. Poi, com’è giusto e buono, tace. Altri problemi grandi e minuti l’impegnano altrove: altri avvenimenti, conferenze, incontri, cronache mondane con gli abituali divorzi e le separazioni, immancabili all’appuntamento quotidiano come i delitti e le disgrazie stradali. Si tratta, ancora, spesso di «teddy-boys», più attempati, più dignitosi, più « giudiziosi ». Sono adulti, persone per bene, uomini capaci e di
grandi iniziative. Per qualcuno, ad esempio, non è nemmeno cattiva azione involare ad un altro la moglie legittima, abbandonando la propria e reciprocamente.
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Quando sorgono problemi giovanili di particolare gravità o attualità — stampa e divertimenti, cinema e televisione, scuola e ambiente di lavoro, costume pubblico e delinquenza minorile — è spontaneo e inevitabile il riferimento alla famiglia.
Chi possegga chiara la distinzione tra i vari tipi di considerazione della realtà educativa e scolastica non avrà difficoltà ad ammettere che le prese di posizione di carattere puramente giuridico, per sè, non fanno avanzare di un passo le questioni e le soluzioni propriamente pedagogiche. Anzi, la ripetuta e sempre più lucida difesa di diritti e l’accorata proclamazione di doveri può talvolta costituire un comodo alibi, che dispensa dall’affrontare problemi educativamente più sostanziali e urgenti.
L’aspetto educativo, com’è naturale, venne particolarmente sottolineato nella XXXV Settimana Sociale dei Cattolici italiani, svoltasi a Siena dal 23 al 29 settembre sul tema: «Le incidenze sociali dei mezzi audiovisivi».
La vita dell’insegnante normalmente non sembra toccare il fondo della esasperata «protesta», spesso gratuita e irreale, del collega creato dalla fantasiosa «opposizione totale» di Lucio Mastronardi ne «Il maestro di Vigevano». In ogni caso non è da siffatte artificiose denunce che essa ricaverà ispirazioni e impulsi ad autentica pienezza.
Continue reading “Pietro Braido – “Insegnanti educatori” in “Orientamenti pedagogici””
In questo articolo, come si evince dal titolo “Ricevilo con amore Gesù che ti ama tanto”, viene presentata l’educazione di Maria Domenica Mazzarello rispetto alla dimensione Eucaristica.
Giovanni XXIII non ha lasciato nessuna grande enciclica sull’educazione né documenti particolarmente decisivi di contenuto formalmente pedagogico. Ma non per questo può considerarsi semplicemente «elegante» la ricerca di eventuali rapporti del suo insegnamento con le preoccupazioni e la missione degli educatori oggi.
Nel seguente articolo si tratterà della difficile coesistenza di teorici e pratici, contemplativi e uomini di azione. In varie versioni essa si è largamente sviluppata come contrapposizione
della vita alle idee, della prassi alla verità logica; o ancora come antitesi tra la scienza e la tecnica, da una parte, con i loro quadri sistematici e le previsioni esatte, e, dall’altra, l’uomo concreto o la natura o la storia reale e vissuta, che spezza schemi e annulla previsioni.
A cento anni da una lettera pedagogica del 1884 si ripercorrono i tratti salienti come spunto per una riflessione sull’azione di Don Bosco: l’amore educativo e il Sistema Preventivo. Poiché l’autore non è un pedagogista ma un educatore, letterato e dilettante poeta, lo sviluppo della lettera non è sistematico ma temi e motivazioni si accavallano tra di loro.
Nel corso della breve ricerca « speculativa » non si dimenticherà che la riflessione è in funzione dell’azione e che anche il pensiero può e deve diventare elemento essenziale di questa; si vorrebbe essere in qualche modo « filosofi » che non interpretano soltanto il mondo, ma che intendono contribuire a mutarlo, come richiede Marx nell’XI tesi su Feuerbach. Continue reading “Pietro Braido – “Educazione, liberazione, impegno politico” in “Orientamenti Pedagogici””
Dal 31 dicembre 1973 al 5 gennaio 1974 si è svolto a Roma un incontro di studiosi e di
operatori nel campo giovanile, fattivamente interessati al « sistema preventivo » di Don
Bosco. Sono intervenuti pedagogisti e educatori provenienti da quasi tutti i Paesi europei,
con la presenza di altri venuti dal continente americano e asiatico: in tutti circa trecento. Dalle intense giornate di lavoro è stato esplicitamente bandito qualsiasi tono celebrativo. Continue reading “Pietro Braido – “Convegno europeo sul sistema educativo di Don Bosco tra pedagogia antica e nuova” in “Orientamenti Pedagogici””
Indubbiamente, l’ educazione cristiana ha trovato nell’opera di Don Bosco una delle espressioni più geniali. E’ vero, essa non incomincia con lui ne a lui si arresta, quasi a interpretazione totale e definitiva. Chi così pensasse dimostrerebbe di avere un’idea piuttosto povera dell’inesauribile ricchezza, anche pedagogica, racchiusa nell’immenso scrigno della verità cristiana.
L’articolo esplora la missione salesiana e la collaborazione dei laici nella Famiglia salesiana, evidenziando la necessità di coinvolgere attivamente i laici per realizzare gli orientamenti conciliari.
L’estratto riflette sulla trasformazione del mondo contemporaneo, caratterizzato da rapidi cambiamenti sociali, tecnologici ed economici.
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