Il testo presenta una riflessione sul significato e sulla complessità dell’elaborazione dell’annuario dell’Associazione Federativa SCS/CNOS. Continue reading “Autore non indicato – L’impegno dei salesiani per i ragazzi e i giovani in difficoltà”
Il testo presenta una riflessione sul significato e sulla complessità dell’elaborazione dell’annuario dell’Associazione Federativa SCS/CNOS. Continue reading “Autore non indicato – L’impegno dei salesiani per i ragazzi e i giovani in difficoltà”
The best concrete form of the Salesian approach to education is the educative history of Don Bosco.
Some basic principles are described in the short “notes” on the Preventive System in the education of the young written in 1877, must be understood within a rich framework of other narrative, educational, motivational and regulatory texts.
La mejor forma concreta del enfoque salesiano de la educación es la historia educativa de Don Bosco.
Algunos principios básicos se describen en el breve “folleto” sobre el Sistema preventivo en la educación de los jóvenes de 1877 que, sin embargo, debe entenderse dentro de un marco rico en otros textos narrativos, edu-cativos, motivacionales y normativos.
Giovanni Bosco racconta gli inizi del suo impegno educativo a Torino, nel dicembre del 1841, come un incontro reale con un ragazzo reale – Bartolomeo Garelli. Un inizio fatto di comprensione e dialogo, comprensione della persona e una semplice proposta di catechismo e gioco durante i giorni festivi.
La migliore forma concreta dell’approccio salesiano all’educazione è la storia educativa di don Giovanni Bosco. Alcuni principi di base sono descritti nel breve “trattatello” sul Sistema Preventivo nell’educazione della gioventù del 1877 che vanno, però, capiti dentro una cornice ricca di altri testi narrativi, educativi, motivazionali e regolamentativi.
In questo contributo si accennerà alla rete di assistenza degli ebrei tra il 1943 e il 1945 negli istituti religiosi, ad alcune traiettorie di spostamento sia a Roma che nel resto della penisola, senza entrare nei dettagli né parlare dell’aiuto offerto da famiglie, sacerdoti diocesani e vescovi.
Roma, capitale d’Italia e al contempo città del Papa e della Santa Sede, si trovò in una situazione singolare dopo l’8 settembre 1943, per l’intreccio della dimensione locale e internazionale, civile ed ecclesiale che incidevano sul piano politico, militare, diplomatico, ecclesiale. Su questo sfondo si situa una prima ricostruzione di un tema intrigante e complesso, come quello dei rifugiati nascosti nelle case religiose della città.
Continue reading “Grazia Loparco – Ebrei e molti altri nascosti negli istituti religiosi di Roma”
Questo articolo esplora la possibilità di applicare il Sistema Preventivo, ampiamente adottato nelle scuole, anche nell’ambito militare. Don Bosco, il principale teorico del Sistema Preventivo, affermava che questo metodo è adatto per scuole e istituzioni per minorenni, ma preferiva il Sistema Repressivo per adulti e militari, dove il comando deve essere esercitato con severità e distacco. Questo contrasto solleva domande sulla coerenza delle sue idee, considerando il contesto risorgimentale e pedagogico italiano. Don Bosco, pur avendo una mente pratica e un’approfondita esperienza educativa, non aveva esperienza diretta in ambito militare, il che rendeva difficile per lui proporre riforme in questo campo.
A partire dall’esperienza di animazione del Gruppo Famiglie don Bosco presso l’Opera salesiana del Borgo Ragazzi a Roma (1997-2011), dalla creazione di “Progetto Coppia” – proposta di formazione permanente per Coppie (1999-2004) – e dalla creazione dell’Associazione Cerchi d’Onda – dedita alla solidarietà e pedagogia familiare –, è nata nel 2005 la Scuola di Formazione per Animatori Familiari (SFAF), scuola estiva di animazione e pastorale familiare per singoli, coppie e famiglie impegnate o sensibili nel settore. Continue reading “Mario Oscar Llanos – “L’Associazione Cerchi d’Onda. Scuola di formazione per animatori familiari (SFAF)” in “Atti del Congresso Internazionale, Roma 20-23 settembre 2018, Vol. 2””
La storia dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice è costantemente permeata dal riferimento al Fondatore san Giovanni Bosco,presupposto che garantisce la vitalità e la continuità della sua missione educativa lungo il tempo. Il ritornare con intelligenza e senso critico alle proprie radici, infatti, è un’azione imprescindibile al fine di orientare in modo saggio e coraggioso le scelte operative nel campo dell’educazione cristiana dei giovani e delle giovani.
I convitti per giovani operaie diretti dalle FMA, tra altre religiose, sono stati risposta ad un’esigenza fondamentalmente educativa tra la fine dell’800 e la prima metà del ’900. Superiori e Superiore hanno avvertito l’urgenza di questa opera, proprio perché rivolta a giovani del ceto popolare, anche minorenni, indifese e per di più lontane dalle famiglie, con un’istruzione minima, la necessità di lavorare in condizioni disagiate.
Il libretto raccoglie una serie di orientamenti pedagogici ed appunti di conferenze tenute da madre Emilia Mosca, la “seconda assistente” dell’Istituto delle FMA, alle prime maestre che si formarono a Nizza Monferrato. Continue reading “Clelia Genghini – Un anno di assistenza sotto la guida di Madre Assistente Suor Emilia Mosca. Nizza Monferrato, anno scolastico 1892-93”
Il testo invita un assistente nelle Case di formazione salesiane a prendere parte attiva nel campo dell’apostolato, sottolineando l’importanza della sua formazione e preparazione. Si fa riferimento alla fiducia riposta dai Superiori e dalla Congregazione nelle sue capacità, nonché al sostegno di Don Bosco e di Maria Ausiliatrice. Continue reading “Giovanni Bozzo – L’assistente salesiano”
In the course of the exposition so far it often appeared that one of the doubtless objectives of assistance, consists in preventing evil, disorders, and especially what Don Bosco summarily calls “offending God.”
L’obiettivo del presente lavoro è la presentazione delle linee pedagogiche che orientano l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) nell’applicazione del Sistema preventivo nel periodo che va dalla morte del Fondatore don Giovanni Bosco al 1950.
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