La tematica in oggetto è stata già presa in considerazione all’inizio degli anni settanta e solo recentemente è ricomparsa in varie pubblicazioni.
La tematica in oggetto è stata già presa in considerazione all’inizio degli anni settanta e solo recentemente è ricomparsa in varie pubblicazioni.
Nel 1921 il card. Adolf Bertram, ordinario di Breslavia, creò la Delegazione Episcopale in quella parte del territorio dell’Alta Slesia che dopo il plebiscito era toccata alla Polonia.
L’espressione storia orale è una specie di stenogramma, un’abbreviazione d’uso per riferirsi a quello che più propriamente andrebbe designato come uso delle fonti orali in storiografia.
“Santità sociale”, “carità operosa”, “spiritualità delle opere”: sono altrettante espressioni con le quali si parla oggi dei fondatori delle moderne congregazioni religiose e dell’impegno che ha caratterizzato le loro opere, la loro attività personale e quella degli Istituti da loro fondati. È il caso di don Bosco, del Murialdo, del Cottolengo, di don Orione, di don Guanella, di Giovanni Piamarta, di Lodovico Pavoni, di madre Cabrini, di mons. Scalabrini, di mons. Conforti, di don Nascimbeni, di don Giovanni Calabria: per citare solo alcuni dei fondatori italiani più noti.
Il reperimento e la pubblicazione di varie lettere nel secondo e terzo volume dell’Epistolario di don Bosco pone l’A. in condizione di studiare il carteggio “politico” del santo con Pio IX per il decennio successivo all’unità d’Italia (1862-1872), dopo che aveva già avuto modo di dedicare la sua attenzione all’analogo carteggio per gli anni di immediata preparazione alla stessa unità nazionale (1858-1861).
Il 25° della morte di mons. Michele Arduino (1997) e la canonizzazione, il 1° ottobre 2000, di don Callisto Caravario e mons. Luigi Versiglia, vescovo di Shiuchow, sono stati i motivi ispiratori di questo studio, che intende delineare il profilo di mons. Arduino (1909-1972).
Scopo di queste pagine è l’avvicinamento al pensiero teologico di Hlond, soprattutto come vescovo e pastore di anime, non come teologo accademico, ma come uomo attento agli interessi della Chiesa e della patria. Il suo pensiero appare degno di analisi. Non ci si aspetti, però, una teologia sistematica
e una riflessione metodologicamente ordinata sulla parola di Dio, predicata dal card. August Hlond.
Tra i sinodi un posto specifico occupa il sinodo plenario, che, secondo le norme del Codice di Diritto Canonico dell’anno 1917, riunisce i vescovi, i presbiteri e i laici ed è più vasto di una provincia ecclesiale, fatto con l’autorizzazione del papa, il quale tramite il Suo legato lo convoca e ne presiede i dibattiti. Il sinodo plenario comprende i vescovi delle provincie che hanno problemi comuni sotto l’aspetto pastorale, organizzativo o giuridico, e che collaborano nella realizzazione dei propri compiti.
La autora tiene la intención de presentar las obras sociales realizadas por la Hija de María Auxiliadora, sor María Romero (1902-1977), en Costa Rica, durante los últimos cuarenta años de su vida, previa indicación del ambiente histórico-eclesiástico en el que se encontraba la sierva de Dios y de la misión de las Hijas de María Auxiliadora en el país en cuestión.
La figura di mons. Eugenio Méderlet – salesiano, missionario, arcivescovo di Madras – non è certo molto nota, soprattutto per il periodo precedente alla sua partenza per le missioni dell’India nel 1907.
È lo stesso direttore del Museo che ne fa la presentazione, illustrandone i precedenti, le varie collezioni attualmente presenti, gli aspetti tecnici, economici e turistici, le prospettive future e soprattutto il grande significato culturale per la società non solo cilena.
L’Autore, docente dell’Università Cattolica del S. Cuore di Milano, dopo aver tracciato un rapido profilo della personalità del salesiano don Paolo Ubaldi (1872-1934) e della sua formazione culturale, ne presenta la venuta come docente universitario a Milano, la sua attività scientifica e didattica e le vicende immediatamente successive alla sua scomparsa.
Un riordino dell’archivio dell’opera salesiana di Corigliano d’Otranto, che si apprestava a celebrare il centenario della fondazione (1901-2001), ha portato alla luce il manoscritto “Brevi cenni sulla Colonia Agricola S. Nicola di Corigliano d’Otranto (Lecce)“. Dopo alcune indagini, resoci conto che il documento fu presentato come memoria/monografia alla «IIIª Esposizione delle Scuole professionali e Colonie agricole Salesiane» (Torino luglio-settembre 1910), abbiamo ritenuto opportuno pubblicarlo, per una migliore conoscenza storica delle origini dell’opera salesiana di Corigliano d’Otranto.
L’articolo si concentra sul primo viaggio del primate della Polonia, card. August Hlond, in Germania, compiuto nel febbraio 1928, dopo la sua elevazione alla sede primaziale e alla dignità cardinalizia. La fonte principale, per tale analisi, è costituita dalla stampa tedesca, specie cattolica.
«A Dio profondamente grata / della sua conversione alla fede romana / per tema che il popolo di Roma / dall’ignoranza e dalla licenza traviato / perdesse la fede / a scopo d’istruzione e di sollazzo / Francesca C. Clemson anglosassone / quest’aula innalzò / MCMVIII». L’epigrafe non è più visibile al pubblico, ma indicava quella che oggi è la sala cinematografica Greenwich a Roma-Testaccio, della cui ideazione, progettazione e costruzione l’autrice ricostruisce la storia.
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