Enrica Rosanna – “Estensione e tipologia delle Opere delle Figlie di Santa Maria Ausiliatrice (1872-1922)” in “L’Opera Salesiana dal 1880 al 1922”. Significatività e portata sociale.

Con il presente lavoro si è cercato di analizzare l’espansione dell’istituto delle FMA negli anni 1872-1922 sotto l’aspetto dell’apertura di case e dell’attivazione di opere. Per il presente lavoro, dopo aver preso coscienza della molteplicità dei dati, per poter sistematizzare il materiale e individuare tendenze sono stati scelti due criteri di raccolta. Continue reading “Enrica Rosanna – “Estensione e tipologia delle Opere delle Figlie di Santa Maria Ausiliatrice (1872-1922)” in “L’Opera Salesiana dal 1880 al 1922”. Significatività e portata sociale.”

Grazia Loparco – “Orientamenti e strategie di impegno sociale delle Figlie di Maria Ausiliatrice” in “L’Opera Salesiana dal 1880 al 1922. Significatività e portata sociale”

L’impegno sociale delle FMA non può essere pensato al di fuori della loro coscienza educativa, e d’altra parte la loro vocazione educativa mira esplicitamente alla «rigenerazione» della società, a partire non solo dalle fasce sociali più deboli (e più estese), ma anche dalla componente più svantaggiata, cioè ovunque quella femminile. Mentre lo scopo dell’elevazione morale e culturale fu comune, altri aspetti invece risposero a caratteristiche locali. Continue reading “Grazia Loparco – “Orientamenti e strategie di impegno sociale delle Figlie di Maria Ausiliatrice” in “L’Opera Salesiana dal 1880 al 1922. Significatività e portata sociale””

Rosanna Roccia – “«Spendersi senza risparmio» L’azione salesiana nelle nuove periferie di Torino fra Ottocento e Novecento. I primordi degli oratori maschili del Martinetto, di San Paolo, di Monterosa” in “L’Opera Salesiana dal 1880 al 1922. Esperienze particolari in Europa, Africa, Asia”.

L’opera di don Bosco mise le prime salde radici nella Torino carloalbertina, capitale del regno sardo, in una stagione che preludeva a radicali mutamenti politico- istituzionali. Una Torino che al fasto, pur misurato, della corte, alle penombre dei salotti aristocratici, al fermento delle piazze commerciali, all’alacrità delle botteghe artigiane e degli opifici, opponeva povertà materiali e miserie morali incalcolabili Continue reading “Rosanna Roccia – “«Spendersi senza risparmio» L’azione salesiana nelle nuove periferie di Torino fra Ottocento e Novecento. I primordi degli oratori maschili del Martinetto, di San Paolo, di Monterosa” in “L’Opera Salesiana dal 1880 al 1922. Esperienze particolari in Europa, Africa, Asia”.”

Sergio Todeschini – “I Salesiani a Milano, le ragioni di una presenza (1886-1895)” in “L’Opera Salesiana dal 1880 al 1922. Esperienze particolari in Europa, Africa, Asia”.

L’Istituto Salesiano S. Ambrogio situato in via Copernico a Milano presso la Stazione Centrale, cominciò a costituirsi negli ultimi anni dell’800. Per comprendere maggiormente le ragioni che spinsero i Salesiani, i sacerdoti secolari e un circolo di laici entusiasti dell’«Opera di don Bosco» a questa «impresa», è indispensabile analizzare, seppur brevemente, i mutamenti sociali, politici e culturali che maggiormente contribuirono e favorirono la chiamata dei Salesiani a Milano. Continue reading “Sergio Todeschini – “I Salesiani a Milano, le ragioni di una presenza (1886-1895)” in “L’Opera Salesiana dal 1880 al 1922. Esperienze particolari in Europa, Africa, Asia”.”

Silvano Sarti – “Evoluzione e tipologia delle Opere Salesiane” in “L’Opera Salesiana dal 1880 al 1922. Significatività e portata sociale”.

Per documentare quantitativamente l’evolversi del numero delle case e del tipo di opere in esse esistenti si farà riferimento agli Elenchi  pubblicati inizialmente in un solo fascicolo, poi in due volumetti: il primo dedicato all’Europa (in seguito all’Antico Continente, che include anche Africa e Asia), il secondo all’America. Continue reading “Silvano Sarti – “Evoluzione e tipologia delle Opere Salesiane” in “L’Opera Salesiana dal 1880 al 1922. Significatività e portata sociale”.”

Alberto Gutiérrez – “Contexto Historico de LatinoAmerica” in “L’Opera Salesiana dal 1880 al 1922. Significatività e portata sociale”

El siglo XIX fue, para Latinoamérica, el de la diffcil y, a veces, caòtica transición del periodo colonial a la realidad de la vida independiente. Tres largos siglos de dominio de las metrópolis espanola y portuguesa habfan producido una manera de ser y de obrar, en lo politico y en lo religioso, que no iba a cambiar por el solo hecho de la emancipación. Continue reading “Alberto Gutiérrez – “Contexto Historico de LatinoAmerica” in “L’Opera Salesiana dal 1880 al 1922. Significatività e portata sociale””

Aldo Giraudo – “Il substrato “mistico” della spiritualità attiva di don Bosco” in “Seminare. Poszukiwania naukowe”

THE „MYSTICAL” SUBSTRATUM (ELEMENT) OF DON BOSCO’S ACTIVE SPIRITUALITY
Summary
Don Bosco has been classified as a modern saint, a model for a new type of priest-educator.
His mission had an entirely social character, because he was a practical man, attentive to the needs of everyday life. Yet, his prodigious activity was coming out of the love of God, burning in him, and it was an effusion of spiritual light that he derived from God’s presence in his soul. That is why, Don Bosco never considered any activity as a threat to spiritual life: when one answers the call of the Lord with a total sacrifice of himself, everyday work becomes a prayer. Continue reading “Aldo Giraudo – “Il substrato “mistico” della spiritualità attiva di don Bosco” in “Seminare. Poszukiwania naukowe””

Eugenio Ceria – “L’epistolario di D. Bosco” in “Salesianum”

Mosso dall’idea di preparare per i miei Confratelli Salesiani una lettura utile e gradevole, son venuto mettendo insieme oltre a 2700 lettere di D. Bosco; il che non toglie che anche altri possano trovarvi giovamento o diletto a seconda dei gusti e degli studi loro. L’investigare negli scritti dei Santi non può essere privilegio riserbato a chiuse categorie di persone.

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Ermenegildo Murtas – “Per una Teologia dell’Educazione” in “Salesianum”

Il presente articolo vuol essere non più che una breve introduzione allo studio della Teologia dell’Educazione. Vi si mette in evidenza l’esigenza che essa ha di costituirsi come trattazione specifica, in seno alla sistemazione generale del sapere, come sintesi funzionale del sapere teologico da una parte e del campo pedagogico dall’altra.

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Eugenio Valentini – “La Pedagogia Eucaristica di S. Giovanni Bosco” in “Salesianum”

La pedagogia quindi, secondo D. Bosco, è prevalentemente teologica e soprannaturale ed egli non ebbe mai alcuna fiducia nel tecnicismo laico e naturalista, che trascura i valori religiosi e misconosce le verità e i mezzi della grazia offerti dalla religione cattolica.

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Eugenio Valentini – “Una rettificazione cronologica delle « Memorie » di San Giovanni Bosco” in “Salesianum”

Chi, informato ed ammirato della prodigiosa memoria di San Giovanni Bosco, si metta a leggere le sue memorie autobiografiche, stese per espresso comando di Pio IX tra il 1873 ed il 1875, corre rischio di rimanere alquanto deluso.

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Eugenio Valentini – “Don Ceria Scrittore” in “Salesianum”

Egli seppe riunire in sè bellamente l’umanista profondo, il professore consumato, l’educatore vigile e coscienzioso, lo studioso di S. Francesco di Sales, lo studioso di Don Bosco, e nella sintesi di una tale ricchezza potè lasciare alla Congregazione un monumento di pubblicazioni che rimarranno pei secoli.

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