Firstly, I will state my position regarding a feminist Christian spirituality in relation to embodiment.
Firstly, I will state my position regarding a feminist Christian spirituality in relation to embodiment.
In a letter dated May 24, 1966, Fr. Luigi Ricceri (1901-1989), then Rector Major of the Salesian Society, introduced a new edition of the Constitutions to his confreres. Nearly one year had elapsed since the close of the nineteenth general chapter of the Salesian Society, and six months had passed since the close of Vatican II In this context, Fr. Ricceri introduced the constitutions which carried a number of changes that were to usher the Society toward its twentieth general chapter.
The call today then is to honor our story. It is a precious story. It is a unique story. It is sacred story, a truly “holy” story. It is a story to be lived in the presence of the one who has lived it before us and has made it holy.
The first part of this study, however, will examine that other body of Salesian particular law, the Regulations. It will trace their development from their earliest beginnings around 1850, the era of Father Rosmini’s and Father De Guadenzi’s Sunday afternoon visit, up to 1967.
Voce di Dizionario, con sintesi della vita e delle opere, nel contesto storico.
Periodo di riferimento: 1815 – 1888
P. Stella, “Giovani Bosco”, in “Il grande libro dei santi. Dizionario enciclopedico”, San Paolo, Cinisello Balsamo (Milano) 1998, 863-871
Istituzione di riferimento:
Centro Studi Don Bosco
Le Memorie Biografiche sono state il testo importante sul quale tante generazioni di salesiani hanno costruito la propria immagine di Don Bosco. Di fronte alla critica storica qualcuno teme che esse vengano accantonate. svolgendo il mestiere di storico nessuno mai sogna di togliere dalle mani dei salesiani e di chiunque altro le MB. Tuttavia nemmeno è pensabile a tutt’oggi che i salesiani si possano limitare ad esse. Le apprensioni hanno forse alla radice una percezione poco chiara del momento di revisione critica che si sta attraversando in modo irreversibile. Continue reading “Pietro Stella – Apologia della storia Piccola guida critica alle Memorie biografiche di don Bosco”
Bartolo Longo ricordava l’incontro avuto con don Bosco a Torino nel maggio 1885 come un fatto importante e decisivo. Nei pochi minuti d’intimo colloquio lui, giovane avvocato meridionale, chiese al prete piemontese, ormai settantenne, che gli svelasse come aveva fatto a «conquistare il mondo». Continue reading “Pietro Stella – “Don Bosco e Bartolo Longo” in “Bartolo Longo e il suo tempo””
Com’è noto, gli anni 1862-68 furono cruciali per la religiosità mariana di don Bosco. Nonostante la fondazione della compagnia dell’immacolata tra i suoi giovani nel 1855; nonostante avesse pubblicato nel 1858 Il mese di maggio consacrato a Maria SS. Im macolata, le sue preferenze dopo il 1862 si concentrarono in modo dominante e definitivo sul titolo mariano Auxilium Christianorum. Continue reading “Pietro Stella – Don Bosco e il titolo mariano “Auxilium Christianorum” tra politica e religiosità popolare”
Fra le testimonianze che don Bosco sollecitò all’Oratorio su Domenico Savio annunziandone la morte, una ve n’è, dovuta al giovane Giusto Ollagnier. È una scrittura autografa senza data, in cui non si fa riferimento alla Vita scritta da Don Bosco, bensì alla «intenzione» che questi manifestò «di voler sapere qualche buona azione o parole dell’eccellente giovane fu Savio
Domenico». Il giovane narra che Domenico Savio da qualche tempo soffriva mal di testa e gli chiese se «per caso» non conoscesse qualche buona preghiera da rivolgere a S. Aventino, «protettore pel mal di capo». Avutala, insieme si recarono in chiesa più volte per recitarla. Continue reading “Pietro Stella – “Sant’Aventino, san Domenico Savio e alcune questioni di storia” in “L’impegno dell’educare. Studi in onore di Pietro Braido promossi dalla Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università Pontificia Salesiana”””
Il 24 maggio 1946 l’Episcopato di Polonia convocato dal Primate August Hlond si riunì in una conferenza presso il Santuario claramontano di Cze˛stochowa e, discutendo i problemi sorti in seguito alla presa del potere in Polonia da parte dei comunisti dopo la seconda guerra mondiale, rilevò anche i pericoli che tale fatto comportava per la giovane generazione polacca.
Nel 1939, quando scoppiò la seconda guerra mondiale, i salesiani delle due ispettorie polacche, di san Stanislao Kostka e di san Giacinto, lavoravano raggruppati in 46 centri di cui 11 pastorali. Durante la guerra subirono grandi perdite.
Vita religiosa e attività pastorale e didattico-educativa della Chiesa cattolica durante la seconda guerra mondiale, e perciò degli ordini e delle congregazioni religiose, erano condizionate dalla situazione dominante nei vari territori amministrativi della Polonia occupata.
The question that this paper seeks to explore is to what extent Don Bosco’s educational approach was received and accepted in England and to what extent it was itself modified in the process of meeting a new and alien culture.
Il presente contributo ha come fine di mettere in luce i diversi aspetti dell’educazione, che i salesiani impartivano ai ragazzi e ai giovani nelle loro diverse istituzioni nella Hagenmüllergasse. Il «Salesianum» comprendeva l’ «oratorio» con le sezioni scaglionate secondo le età e il ginnasio privato.
Lo scopo del nostro contributo è quello di analizzare gli elementi specifici della pedagogia salesiana applicata nel Congo belga, ora Zaire, poi nella Repubblica Democratica del Congo (RDC), nel momento in cui l’opera salesiana è iniziata in questo grande paese situato nel cuore dell’Africa nera.
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