Viene riportata la lista del partecipanti al XVI Colloquio Internazionale sulla Vita Salesiana.
Viene riportata la lista del partecipanti al XVI Colloquio Internazionale sulla Vita Salesiana.
I nostri Colloqui hanno sempre mirato a future applicazioni e prospettive pastorali: fu dunque necessario, durante l’incontro di Maribor, chiederci quali reali valori sono trasmessi attraverso la religione popolare al riguardo della evangelizzazione e della educazione cristiana. Riccardo Tonelli ci espose ampiamente la sua opinione.
Le conclusioni generali di tutto il convegno furono infine tirate e dettate da Suor Enrica Rosanna.
Gli ambienti salesiani hanno la felice sorte di possedere un libro di preghiere che fu indiscutibilmente un best seller nel suo genere. Ristampato molte volte e tradotto in varie lingue, « Il giovane provveduto » richiedeva un adeguato riferimento: è quanto ha poi fatto con il suo intervento il belga Jacques Schepens.
I nostri Colloqui hanno sempre mirato a future applicazioni e prospettive pastorali: fu dunque necessario, durante l’incontro di Maribor, chiederci quali reali valori sono trasmessi attraverso la religione popolare al riguardo della evangelizzazione e della educazione cristiana. A tal riguardo risulta rilevante il contributo di natura psicologica approntato da Etienne Bocquet.
L’articolo si focalizza sulla esperienza della filialità mariana e i risvolti educativi in Santa Maria Domenica Mazzarello e nell’Istituto delle FMA, che don Bosco ha voluto chiamare: “Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice”.
L’argomento della seconda giornata fu la storia e lo studio delle tradizionali pratiche di pietà dei nostri ambienti giovanili. Lo spirito critico e le ben note qualità di analisi del Desramaut misero in piena luce gli atteggiamenti e i modi di fare specifici di don Bosco.
L’argomento della seconda giornata fu la storia e lo studio delle tradizionali pratiche di pietà dei nostri ambienti giovanili. A tale riguardo Carla Barberi presentò una ricerca su S. Maria Domenica Mazzarello.
La Prof.ssa Piera Ruffinatto nella sua ricerca, L’esperienza della filialità e i risvolti pedagogici nel Sistema preventivo di San Giovanni Bosco, considera il vissuto singolare di don Bosco collocandolo nel contesto delle sue relazioni familiari e della sua cultura, valorizzando soprattutto le Memorie dell’Oratorio.
Rispetto alle possibilità di salvezza racchiuse nella religiosità popolare, lo studio fu completato e approfondito da Albert Verwilghen con la trattazione « La religione popolare nei recenti documenti del magistero ecclesiastico ».
Trovo più che giusto che in un incontro come questo si parli anche dell’America latina, sia perché è l’unico continente totalmente cristiano e in continua crescita, sia perché D. Bosco ha mostrato una certa predilezione nei suoi confronti.
Dando alle stampe queste pagine riguardanti il convegno di studio di Maribor è doveroso ribadire la gratitudine, di organizzatori e partecipanti, a Anton Kosir, ispettore salesiano di Lubiana, che, sostenuto da validi collaboratori locali, ci ha permesso di celebrare con viva soddisfazione di tutti in Slovenia il XV Colloquio Internazionale di Studi Salesiani su « Religiosità popolare e giovani »: cosa giudicata, alcuni anni addietro, irrealizzabile.
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