La Società salesiana gode di un calendario proprio dal 1906. Sono state varie le vicende di tale calendario: aggiunte, soppressioni, spostamenti, cambiamenti. Lo stesso si dica dei «Propri» delle Messe e degli Uffici.
La Società salesiana gode di un calendario proprio dal 1906. Sono state varie le vicende di tale calendario: aggiunte, soppressioni, spostamenti, cambiamenti. Lo stesso si dica dei «Propri» delle Messe e degli Uffici.
A las dos y media de la tarde del martes 31 de enero de 1888, en la redacción del Diario de Barcelona se recibia un parte telegrafico enviado desde Paris por la agencia Havas-Reuter. El telegrama decia textualmente: «Ha fallecido en Turin el sacerdote Dom Bosco, fundador de numerosas instituciones benéficas».
A questo proposito, per quanto riguarda l’Africa e più precisamente sulla presenza di S. Giovanni Bosco alla nascita della Chiesa nell’Africa centrale, in diverse occasioni delle notizie sono venute alla luce, come per es. nel su citato studio di don Favale (p. 910-911). Ma sporadicamente; per cui non si è potuto cogliere, evidenziare e pregiare il significato e il valore di tale presenza.
Nel caso di S. Giovanni Bosco, in quanto Fondatore di un Istituto religioso femminile, le Figlie di Maria Ausiliatrice, si può cogliere una linea storica abbastanza chiara nei riguardi del suo orientamento verso il gruppo delle Figlie di S. Maria Immacolata, creatosi a Mornese, Diocesi di Acqui, che in forza dell’ispirazione di fondare egli trasforma in gruppo primigenio del nuovo Istituto religioso femminile.
È mia intenzione provare una prima lettura pedagogica abbastanza sistematica e approfondita dei primi capitoli della Vita dell’allievo di don Bosco Michele Magone scritta dal Santo tra il riferimento storico e l’intuizione di metodo pedagogico della prassi educativa voluta per sé e trasmessa ai suoi.
Nel 1954, prima di partire per Milano, Mons. Giovanni Battista Montini (1897-1978) donò all’Istituto Salesiano del «Prenestino» un artistico busto in bronzo di don Bosco che ancora oggi resta come suo ricordo.
Continue reading “Gianni Caputa – “Don Bosco visto da G.B. Montini (Paolo VI)” in “Salesianum””
In questi ultimi anni è più volte tornato alla ribalta il dibattito sulla scuola cattolica e, quasi in parallelo, quello sulla contrapposizione di istruzione e educazione, in particolare con riferimento alla scuola.
Continue reading “Bruno Bellerate – “Don Bosco e la scuola educativa salesiana” in “Salesianum””
Don Bosco, grande educatore cristiano dei giovani, volle la religione tra i fondamenti del suo sistema educativo. Nell’ambito della religione il Santo diede una grande importanza alla vita di pietà. La inculcò insistentemente con la parola e con gli scritti. Seppe soprattutto dare il suo convincente esempio.
Continue reading “Armando Cuva – “La pietà liturgica di Don Bosco” in “Salesianum””
Tutto il taglio della sintetica elaborazione che segue su Cusmano – Don Bosco, pur nella consapevolezza di un’ardita operazione pioneristica (non mi risulta nessuna pubblicazione precedente in tal senso), si colloca sul piano di semplici «appunti» e nella prospettiva, speriamo realizzabile!, di futura più ampia riflessione storica.
La rapida ricognizione fatta ha lumeggiato i vari tasselli di un mosaico dalla cui corretta composizione emergono alcuni lineamenti inconfondibili di don Bosco fondatore:
L’articolo si inserisce nell’attuale riflessione sull’Oratorio Salesiano. Partendo dalle sue origini cerca di mostrare come gli inizi dell’opera salesiana abbiano trovato nelle strade e nelle piazze di Torino uno specifico riferimento. Un contesto che ha offerto l’opportunità a don Bosco di apprendere un particolare stile di rapportarsi ai giovani.
La spiritualité salésienne a évolué depuis le temps de don Bosco. Le recteur majeur Egidio Viganò (1978-1995) a tenu en plusieurs points un langage différent du fondateur de la société salésienne.
Continue reading “Francis Desramaut – “Don Bosco et l’Eglise au temps de Vatican I” in “Salesianum””
L’articolo, attraverso una ricerca storiografica, pone l’accento sulla spiritualità biografica di don Bosco e Maria Domenica Mazzarello, evidenziando alcuni tratti fondamentali: la scelta vocazionale, lo stile di vita fondato sulla carità, i tratti più salienti del mistero di Cristo presenti nella loro esperienza spirituale, nonché il fascino che la loro esperienza biografica suscitò e che, adeguatamente riscoperta e collocata nel contesto culturale d’oggi, può continuare a esprimere per un rinnovato impegno pedagogico e spirituale in favore dei giovani.
L’attuale celebrazione dell’anno eucaristico (ottobre 2004 – ottobre 2005)1 mi ha suggerito di presentare uno studio di carattere teologico-spirituale-pastorale sull’Eucaristia, tenendo conto di vari documenti, ad essa relativi, della ricca tradizione dei SDB.
La Famiglia Salesiana della città di San Severo, guidata dalle Figlie di Maria Ausiliatrice, ha voluto celebrare la presenza educativa salesiana nella provincia di Foggia, prendendo spunto da un ideale centenario dell’opera della congregazione salesiana in San Severo, che ha avuto inizio nel 1905, ma che in realtà si è conclusa nel 1969.
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