In questo mio contributo dedicato ad approfondire il ruolo della ragione nei processi educativi occorre sempre ricordare le influenze che si danno da parte delle altre due polarità.
In questo mio contributo dedicato ad approfondire il ruolo della ragione nei processi educativi occorre sempre ricordare le influenze che si danno da parte delle altre due polarità.
There would be so much to say on the themes of pop culture, storytelling, the education of the young in a changed and changing world. Each of these vast themes are being addressed in these years by sociologists, psychologists, political scientists, educators and philosophers.
Il sistema preventivo di Don Bosco, delineato nel suo opuscolo del 1877, si fonda sui tre principi di ragione, religione e amorevolezza, offrendo una visione integrata e umanistica dell’educazione giovanile. La “ragione”, per Don Bosco, è un concetto radicato nelle concezioni preilluministe di pensatori come Charles Rollin e Ludovico Antonio Muratori, piuttosto che nelle idee positiviste del XIX secolo. Questo approccio valorizza la ragione come qualità morale e virtù, un’espressione di una personalità libera e ben formata.
La relazione educativa nel sistema preventivo è elemento di sintesi di tutto il processo educativo. Essa non è certamente l’elemento esaustivo del sistema, ma è condizione di attuazione del metodo e suo peculiare percorso metodologico. La relazione configurandosi nei percorsi della ragione, religione, amorevolezza garantisce l’unitarietà e l’efficacia del metodo.
Nel contesto della crisi odierna nella Chiesa di abusi sui minori e la perdita di credibilità delle autorità ecclesiastiche e le critiche della risposta del’gli ordini religiosi, è opportuno che come salesiani guardiamo ancora una volta la qualità delle nostre relazioni educative.
La persona dell’educatore fa parte di quel gruppo professionale che svolge il suo lavoro entrando in relazioni profonde con altri. Franta, descrivendo la relazione educativa parla di interazione e di comunicazione educativa, e cioè di una situazione interpersonale e del processo nel quale intervengono i diversi partners, anche se su un piano di non parità.
In our contribution both the vulnerability as well as the strength of minors, children and adolescents form the starting point for a reflection on the ethical foundations of the educational relationship. The expression ‘vulnerable children and adolescents’ usually makes one think of the concrete situations they find themselves in, and likewise of certain characteristics and behaviours by which they are typified.
Gli organizzatori del colloquio mi hanno pregato di presentare i risultati di una mia ricerca sulle caratteristiche essenziali che il rapporto educativo con i giovani dovrebbe avere secondo don Bosco.
Educare implica in primo luogo la disponibilità a prendersi cura dell’altro. Educare, in altre parole, coinvolge sempre particolari disposizioni etiche come il saper cogliere, nel volto e nella parola dell’altro, la sua domanda di aiuto ed esser pronto a cercare di rispondere a questo appello, impegnando in tale impresa le proprie risorse spirituali, culturali e professionali.
Il contesto formativo di Valdocco ha al centro la vita quotidiana, la relazione educativa; i raduni degli educatori sono tesi a migliorare la convivenza, il clima educativo; gli incontri risultano efficaci dal punto di vista organizzativo e della comunicazione – informazione.
Rievocando le vicende della propria vita nelle Memorie dell’Oratorio Don Bosco esordiva, ormai cinquantenne, dichiarandone la « lezione » che se ne poteva ricavare: quanto metteva per iscritto poteva servire, secondo lui, a far conoscere come Dio aveva « egli stesso guidato ogni cosa in ogni tempo », e come ciò poteva servire « a superare le difficoltà future, prendendo lezione dal passato ».
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La grande notorietà dei due personaggi e dei loro reciproci rapporti di stima e di amicizia sembrerebbe lasciare poco spazio per ulteriori approfondimenti, mentre il ritrovamento, imprevisto ma gioioso, di una lettera di San Giovanni Bosco al papa Pio IX nel momento cruciale della perdita delle Legazioni della Romagna, delle Marche e dell’Umbria, offre l’occasione per conoscere, nella freschezza della corrispondenza epistolare, i sentimenti e le prospettive del sacerdote piemontese che talvolta sarà pure consigliere «politico» del papa.
Continue reading “Dante Balboni – “Don Bosco e Pio IX in alcuni inediti vaticani” in “Salesianum””
La storia come approfondimento del fatto umano non è statica nel già acquisito: essa è dinamica ed irreversibile per esigenza di precisione cronologica, di chiarificazioni di avvenimenti, della loro interpretazione e degli effetti nel loro divenire.
La fine dell’800 e il principio del ’900 fu un periodo difficile di transizione per la musica sacra. Periodo difficile ma ricco di iniziative e di rinnovamento.
In questo articolo si vuole studiare « la tattica » che il Vescovo di Ginevra poneva in atto per rendere la sua azione pastorale efficiente. La singolarità dell’insegnamento e dell’atteggiamento con cui Francesco di Sales ha marcato la direzione spirituale che impartiva, mette in risalto l’importanza della conoscenza dell’uomo.
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