Stefano Pivato – “Don Bosco e la “cultura popolare”” in “Don Bosco nella storia della cultura popolare”

Don Bosco, come scrittore ma soprattutto come editore, può vantare una serie di “nipotini” certamente più numerosa di quella attribuita a padre Bresciani. Per valutare correttamente il suo apostolato letterario ed editoriale e il suo influsso occorre inserirlo nel suo particolare contesto. L’autore fa una presentazione critica del ruolo del mondo cattolico italiano e dei suoi influssi nel campo economico, politico, culturale ed educativo: i modi di presenza cattolica in Italia nei primi anni dello Stato unitario e la declericalizzazione dei processi educativi. Quindi passa ad illustrare le iniziative di “cultura popolare” nella seconda metà dell’800 promosse dal movimento cattolico: Continue reading “Stefano Pivato – “Don Bosco e la “cultura popolare”” in “Don Bosco nella storia della cultura popolare””

Giuseppe Tuninetti – “L’immagine di don Bosco nella stampa torinese (e italiana) del suo tempo” in “Don Bosco nella storia della cultura popolare”

L’autore indaga, nella stampa torinese e nazionale (nei primi anni dell’Oratorio e nell’ultimo ventennio della vita del santo), l’immagine di don Bosco e della sua opera veicolata ai lettori. Prima vengono passate in rassegna le testate cattoliche intransigenti e moderate, poi quelle non cattoliche e quelle satiriche e anticlericali. Si dedica attenzione particolare all’eco della morte di don Bosco nella stampa torinese e italiana. Continue reading “Giuseppe Tuninetti – “L’immagine di don Bosco nella stampa torinese (e italiana) del suo tempo” in “Don Bosco nella storia della cultura popolare””

Antonio Baruffa – “San Giovanni Bosco pellegrino alle catacombe” in “Salesianum”

Nel suo primo viaggio a Roma, fatto nel 1858, don Bosco visitò anche due catacombe: quella di San Pancrazio sull’Aurelia e San Sebastiano sull’Appia Antica. Della prima ci ha lasciato dettagliata memoria nella sua “cronachetta” il chierico Rua, che accompagnava il Santo. Per quanto riguarda San Sebastiano, invece, si tratta di una “ricostruzione” del biografo don Lemoyne in base a testimonianze tardive. Continue reading “Antonio Baruffa – “San Giovanni Bosco pellegrino alle catacombe” in “Salesianum””

Morand Wirth – “Don Bosco et la Bible. Introduction à une lectio divina salésienne de l’écriture” in “Salesianum”

Partant du contexte historique (L’Église et la Bible après le Concile de Trente), on tente de reconstruire la formation biblique de Jean Bosco, puis en soulignant son intérêt pour les Écritures d’un point de vue catéchétique, spirituel et pastoral.

Continue reading “Morand Wirth – “Don Bosco et la Bible. Introduction à une lectio divina salésienne de l’écriture” in “Salesianum””

Mara Borsi – “La formazione a partire dall’esperienza a Valdocco (1870-1888)” in “Salesianum”

L’articolo propone la rilettura della comunità dell’Oratorio di Valdocco come una comunità di prassi formativa dove si discute di tutto: orari di lavoro, di studio, di attività ricreative, di manifestazioni religiose, della vita delle associazioni giovanili. Il testo evidenzia il primato della formazione sul campo.

Continue reading “Mara Borsi – “La formazione a partire dall’esperienza a Valdocco (1870-1888)” in “Salesianum””

Luciano Pazzaglia – “Apprendistato e istruzione degli artigiani a Valdocco (1846-1886)” in “Don bosco nella storia della cultura popolare”

I contributi bibliografici dedicati ai laboratori e all’istruzione degli artigiani promossi da don Bosco sono scarsissimi. L’autore vuole richiamare l’attenzione su un aspetto meritevole di ulteriori approfondimenti. Don Bosco, imparata nel Convitto l’arte della “cura delle anime” in funzione della salvezza eterna, fu tuttavia fin dall’inizio sempre attento alle condizioni reali del popolo e alle miserie dei giovani marginali. Decise di declinare la propria missione sacerdotale nel senso di un maggior impegno nelle opere di carità creando strutture più adatte. Continue reading “Luciano Pazzaglia – “Apprendistato e istruzione degli artigiani a Valdocco (1846-1886)” in “Don bosco nella storia della cultura popolare””

Francesco Traniello – “Don Bosco e l’educazione giovanile: la «Storia d’Italia»” in “Don bosco nella storia della cultura popolare”

Quando, nel 1855-1856, don Bosco scrisse la “Storia d’Italia” aveva già pubblicato altre opere di divulgazione storica (come la Storia ecclesiastica e la Storia sacra). Era pensata come opera di divulgazione, poi don Bosco decise di adattarla a testo scolastico. Il libro ebbe una considerevole fortuna e varie edizioni. L’autore presenta le fonti e i modelli di cui si servì don Bosco per compilare la sua opera, che erano opere destinate alla gioventù e altri testi scolastici in uso nel Regno Sardo. L’intenzione programmatica era di carattere parenetico ed esemplare sul piano morale; la lettura dei fatti storici di indole provvidenzialistico si ispira alla tradizione cattolica e ha scopo apologetico. Continue reading “Francesco Traniello – “Don Bosco e l’educazione giovanile: la «Storia d’Italia»” in “Don bosco nella storia della cultura popolare””

Paolo Zolli – “San Giovanni Bosco e la lingua italiana” in “Don Bosco nella storia della cultura popolare”

L’autore evidenzia i principi fondamentali a cui si ispirò don Bosco nell’uso e nell’insegnamento della lingua italiana: subordinazione dei valori umani ai valori religiosi e morali, e finalità educativa dello scrivere e del leggere. Quindi ricerca sistematica, continua, di una lingua semplice, chiara, precisa, che potesse trasmettere con immediatezza il pensiero. Continue reading “Paolo Zolli – “San Giovanni Bosco e la lingua italiana” in “Don Bosco nella storia della cultura popolare””

Germano Proverbio – “La scuola di don Bosco e l’insegnamento del latino (1850-1900)” in “Don Bosco nella storia della cultura popolare”

L’autore innanzitutto contestualizza la decisione di don Bosco di aprire nell’Oratorio una scuola ginnasiale e di svilupparla organicamente in riferimento alle leggi dello Stato (legge Casati). Presenta gli sviluppi della scuola dell’Oratorio nella dialettica con le richieste dei Provveditori; parla degli insegnanti dell’Oratorio, della loro preparazione accademica e delle discussioni su scuola pubblica e scuola privata e sul metodo d’insegnamento che caratterizzarono quel contesto storico. Vengono poi presentate le “proposte” della scuola di Valdocco: Continue reading “Germano Proverbio – “La scuola di don Bosco e l’insegnamento del latino (1850-1900)” in “Don Bosco nella storia della cultura popolare””

Maria Luisa Trebiliani – “Modello mariano e immagine della donna nell’esperienza educativa di don Bosco” in ” Don Bosco nella storia della cultura popolare”

L’autrice inizia presentando il ruolo determinante di mamma Margherita nel primitivo Oratorio: ella è l’esempio classico delle virtù casalinghe ed è figlia del suo secolo. Infatti l’immagine che don Bosco ha avuto della donna dev’essere riportata direttamente a sua madre. L’Ottocento è anche il secolo della devozione mariana, dell’Immacolata che calpesta la testa del serpente infernale, di Maria modello di sposa e madre cristiana. Nel tempo domina l’idea della sposa pronta a sacrificarsi per il marito e per i figli, come la Mater dolorosa. Continue reading “Maria Luisa Trebiliani – “Modello mariano e immagine della donna nell’esperienza educativa di don Bosco” in ” Don Bosco nella storia della cultura popolare””

Norman José Bercián – “La obra salesiana en Centroamérica durante el rectorado de don Miguel Rua (1888-1910)” in “Don Michele Rua primo successore di Don Bosco. Tratti di personalità, governo e opere (1888-1910)”.

La historia de la Iglesia se caracteriza por la incidencia notable de personas y acontecimientos, los cuales generan una serie de procesos que configuran e influyen en una determinada realidad humana y eclesial. La realidad eclesial en América Latina y sus distintas épocas históricas es una muestra de esa agitada o armoniosa relación entre la Iglesia y el Estado. Continue reading “Norman José Bercián – “La obra salesiana en Centroamérica durante el rectorado de don Miguel Rua (1888-1910)” in “Don Michele Rua primo successore di Don Bosco. Tratti di personalità, governo e opere (1888-1910)”.”

Michael Mendl – “Don Michele Rua e il lavoro salesiano nell’Est degli Stati Uniti, 1898-1910” in “Don Michele Rua primo successore di Don Bosco. Tratti di personalità, governo e opere (1888-1910)”.

Durante il rettorato di don Michele Rua, i figli e le figlie di don Bosco, richiesti da tempo da vari vescovi, giunsero finalmente negli Stati Uniti d’America. Vari articoli sul “Journal of Salesian Studies” e “Ricerche Storiche Salesiane”  hanno presentato alcuni dei primi inizi andati a vuoto, così come arrivi effettuati e i primi difficili anni dei salesiani nella California e a New York. Continue reading “Michael Mendl – “Don Michele Rua e il lavoro salesiano nell’Est degli Stati Uniti, 1898-1910” in “Don Michele Rua primo successore di Don Bosco. Tratti di personalità, governo e opere (1888-1910)”.”

Francesco Motto – «L’Italia degli Stati Uniti” chiama, don Rua risponde» in “Don Michele Rua primo successore di Don Bosco. Tratti di personalità, governo e opere (1888-1910)”.

Al momento in cui l’opera salesiana negli Stati Uniti ebbe inizio nel marzo 1897 con l’arrivo di un drappello di quattro salesiani a San Francisco in California, chiamati dall’arcivescovo mons. William Patrick Riordan per provvedere alla cura pastorale degli immigrati italiani sparsi della città, erano già trascorsi ben 27 anni dalla prima proposta pervenuta a don Bosco di una fondazione salesiana da parte di un vescovo di una diocesi americana ed altre erano pervenute
successivamente sia a lui che al suo successore. Continue reading “Francesco Motto – «L’Italia degli Stati Uniti” chiama, don Rua risponde» in “Don Michele Rua primo successore di Don Bosco. Tratti di personalità, governo e opere (1888-1910)”.”

Grazia Loparco,Stanisław Zimniak – “Appunti conclusivi” in “Don Michele Rua primo successore di Don Bosco. Tratti di personalità, governo e opere (1888-1910)”.

In un convegno, per quanto articolato, non si può infatti dire tutto. Vari spunti spingono oltre la ricerca, considerando che don Rua fu rettor maggiore e superiore di due congregazioni in rapidissima espansione. Di conseguenza le sue linee di governo dovettero oscillare tra due fuochi: il consolidamento delle opere, della formazione, delle strutture secondo uno spirito specifico e le continue richieste di fondazioni in contesti sociali, economici, educativi, ecclesiali diversi, che esigevano acume pratico e versatilità. Continue reading “Grazia Loparco,Stanisław Zimniak – “Appunti conclusivi” in “Don Michele Rua primo successore di Don Bosco. Tratti di personalità, governo e opere (1888-1910)”.”

Proudly powered by WordPress | Theme: Baskerville 2 by Anders Noren.

Up ↑