Aldo Giraudo – “Educazione e religione nel sistema preventivo di don Bosco” in “Evangelizzazione e educazione”

La tradizione cristiana non incoraggia alcuna sorta di separazione fra verità di Dio e libertà dell’uomo. Lungo il corso dei secoli il sentire cattolico non ha mutato parere, come attesta il saggio di Aldo Giraudo offrendo vigorose chiavi interpretative per rileggere il sistema preventivo di don Bosco. Il Santo condivideva pacificamente la convinzione delle migliori intelligenze del cattolicesimo ottocentesco, secondo le quali la religione è dimensione costitutiva e insostituibile di ogni civiltà. Fra religione e civiltà intercorre una speciale reciprocità: Continue reading “Aldo Giraudo – “Educazione e religione nel sistema preventivo di don Bosco” in “Evangelizzazione e educazione””

Aldo Giraudo – “Direção espiritual em S. João Bosco: 1. Características peculiares da direção espiritual oferecida por Dom Bosco aos jovens” in “O acompanhamento espiritual. Itinerário pedagógico-espiritual em chave salesiana a serviço dos jovens”

O aprofundamento da experiência espiritual e educativa de Dom Bosco deu grande oportunidade para focalizar o tema do acompanhamento tão urgente atualmente. A reflexão teve três momentos de interesse. […] O segundo (A. Giraudo) apresentava as especificidades peculiares da direção espiritual oferecida por Dom Bosco aos jovens. Continue reading “Aldo Giraudo – “Direção espiritual em S. João Bosco: 1. Características peculiares da direção espiritual oferecida por Dom Bosco aos jovens” in “O acompanhamento espiritual. Itinerário pedagógico-espiritual em chave salesiana a serviço dos jovens””

Bernadeta Lewek – “Attività educativa delle FMA in Polonia: Dal 1922 agli inizi degli anni ’60” in “L’educazione salesiana in Europa negli anni difficili del XX secolo”

In questa ricerca non si vuole solamente richiamare un passato carico di difficoltà legate a fattori politici, economici, sociali e culturali. Prima di tutto si cerca di rivolgere uno sguardo attento alla realtà educativa delle FMA in Polonia a partire dall’arrivo fino agli anni ’60, rilevando una perseverante, a volte drammatica sollecitudine per mantenere vivo lo spirito e la prassi del carisma dei Santi Fondatori, San Giovanni Bosco e Santa Maria Domenica Mazzarello.

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Rachele Lanfranchi – “I convitti per operaie affidati alle Figlie di Maria Ausiliatrice da «semplice albergo» a «case di educazione». Istanze ed attuazioni educative in Italia negli anni 1880-1922” in “L’educazione salesiana dal 1880 al 1922. Istanze ed attuazioni in diversi contesti Volume I”

L’Istituto delle FMA, dalla chiara finalità educativa perché voluto da don Bosco e da Maria Domenica Mazzarello per «l’educazione cristiana delle ragazze dei ceti popolari», ha al suo attivo molte scuole (dagli asili infantili alla scuole normali), collegi, educandati, orfanotrofi, pensionati per studenti, convitti per giovani operaie, oratori. Continue reading “Rachele Lanfranchi – “I convitti per operaie affidati alle Figlie di Maria Ausiliatrice da «semplice albergo» a «case di educazione». Istanze ed attuazioni educative in Italia negli anni 1880-1922” in “L’educazione salesiana dal 1880 al 1922. Istanze ed attuazioni in diversi contesti Volume I””

Grazia Loparco – “L’apporto educativo delle Figlie di Maria Ausiliatrice negli educandati tra ideali e realizzazioni (1878-1922)”in “L’educazione salesiana dal 1880 al 1922. Istanze ed attuazioni in diversi contesti Volume I”

Tra ‘800 e ‘900 molte ragazze crebbero in un collegio. Rispetto agli antichi educandati monastici e alle nuove «case di educazione» laiche, più rare e costose, tra le religiose maturò una democratizzazione dell’utenza insieme a un graduale cambio di impostazione educativa.

La diffusione degli internati fu favorita dalla richiesta crescente di istruzione ed educazione, dalla scarsità delle scuole pubbliche e dalla diffidenza verso la mobilità delle allieve.

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Piera Ruffinatto – “L’educazione dell’infanzia nell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice tra il 1885 e il 1922. Orientamenti generali a partire dai regolamenti (1885-1912)” in “L’educazione salesiana dal 1880 al 1922. Istanze ed attuazioni in diversi contesti Volume I”

Per affrontare il tema dell’educazione dell’infanzia nell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice tra il 1872 e il 1922, è necessario collocarsi nell’orizzonte storico-pedagogico di fine Ottocento inizio Novecento.

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Paolo Albera – “Lettera del Rettor Maggiore” in “Atti del Capitolo superiore della società salesiana”

“La vocazione in genere — cioè l’elezione di un determinato stato di vita — viene da Dio , il quale, come è l’Autore di tutto il creato, così anche ispira ad ogni anima ragionevole quale via essa debba percorrere per conseguire il suo fine. Però in generale Egli non comunica tale sua  ispirazione in modo straordinario, e neppure la palesa con segni tali di certezza da non 
lasciare alcun dubbio sulla scelta. Continue reading “Paolo Albera – “Lettera del Rettor Maggiore” in “Atti del Capitolo superiore della società salesiana””

Guido Gatti – “La società” in “Progetto Educativo Pastorale”

Ogni progetto educativo si propone di favorire lo sviluppo dell’uomo nella sua umanità. Ogni educazione è quindi sempre anche e soprattutto educazione morale. Un aspetto assolutamente decisivo dell’umanità dell’uomo è la sua relazionalità, che fa dell’uomo un essere della cultura e della società. L’uomo gioca nell’attuazione della sua socialità la riuscita o il fallimento della sua autorealizzazione.

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Riccardo Tonelli – “Comunità educativa” in “Progetto Educativo Pastorale”

Sulla esigenza di educare in termini di comunità educativa c’è oggi un largo consenso. Se però ci guardiamo attorno con attenzione critica, costatiamo che le realizzazioni concrete della comunità educativa sono tutt’altro che omogenee. Il passaggio dalla sensibilità generica alla prassi viene infatti filtrato dalla visione antropologica e teologica di coloro che, nelle istituzioni formative, di fatto detengono già la responsabilità educativa formale.

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Pio Scilligo – “Gruppo” in “Progetto Educativo Pastorale”

La parola gruppo può avere diversi significati. Quando si riferisce alle persone essa è usata prevalentemente per indicare un insieme di persone che costituiscono un sistema. Un sistema è composto di elementi collegati tra di loro e orientati a un fine o scopo, perciò quando si parla di gruppo si presuppone la consapevolezza del fine a qualche livello della complessa capacità della persona di essere consapevole.

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Lorenzo Macario – “L’ambiente, fattore educativo” in “Progetto Educativo Pastorale”

Il giovane fin dal primo istante di vita cresce necessariamente già in una società, sia pure minuscola, una famiglia, almeno di fatto anche se non sempre tale dal punto di vista morale, psicologico, giuridico, pedagogico. Il giovane cresce anche inevitabilmente in un contesto sociale più vasto: la piccola comunità che lo circonda oltre la famiglia, la comunità locale, regionale, statale, supernazionale, la grande famiglia a cui è irrevocabilmente legato.

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Paolo Albera – “Lettera del Rettor Maggiore” in “Atti del Capitolo superiore della società salesiana”

“Don Bosco, nei primi tempi dell’opera sua, riusciva, pur in mezzo alle altre sue numerose occupazioni, a scrivere di quando in quando a ciascuno de’ suoi figli in particolare preziose norme, incoraggiamenti e ammonizioni, che ancor oggi sono per noi testimonianza eloquente
del suo ardente amor di Dio e del suo zelo per la salvezza delle anime. […] Solo il prete salesiano può far rivivere in sè Don Bosco in tutta la pienezza della sua personalità, perchè
solo chi è prete può ricopiare integralmente un altro prete. Ma, ripeto, oltre all’averne la possibilità, egli ne ha lo stretto dovere. […]

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Aldo Ellena – “Animatori” in “Progetto Educativo Pastorale”

In altro contributo del presente volume è stato sviluppato il tema dell’animazione culturale. Essa interessa due tipi di operatori. Ci sono i professionisti di diverse aree (educatori, insegnanti, sacerdoti, assistenti sociali, psicologi sociali, sindacalisti, politici, ecc.), il cui ruolo rimane sostanzialmente invariato; si modifica solo il modo di porsi, il modo di relazionarsi, per l’assunzione dello «spirito» dell’animazione ed utilizzazione delle sue tecniche.

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José Manuel Prellezo – “Educatore” in “Progetto Educativo Pastorale”

Il termine educatore presenta nella storia della pedagogia e nel linguaggio comune sfumature diverse. L’attenzione dedicata all’argomento dai grandi pedagogisti (Quintiliano, Vives, Comenio, Herbart, Pestalozzi, Fröbel…), pur conservando ancora molti elementi validi, si inserisce oggi in un discorso assai complesso e articolato.

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