Władysław Nowak – “La storia del processo di beatificazione dei cinque di Poznán” in “Fedeli fino all’ultimo: studi e materiali su “I cinque di Poznán”. Martiri della Seconda Guerra Mondiale”, Atti del convegno

Il 5 novembre 1989 l’ispettore dell’Ispettoria di San Giovanni Bosco, ha benedetto una lapide commemorativa nella chiesa di Santa Maria Ausiliatrice a Poznań. La lapide commemorava cinque giovani martiri: Józwiak Czeslaw, Kazmierski Edward, Kłys Franciszek, Klinik Edward e Wojciechowski Jarogniew, tutti alunni dell’oratorio salesiano e ministranti della chiesa.

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Rafał Sierchuła – “L’organizzazione nazionale di combattimento” in “Fedeli fino all’ultimo: studi e materiali su “I cinque di Poznán”. Martiri della Seconda Guerra Mondiale”, Atti del convegno

Durante la seconda guerra mondiale la regione di “Grande Polonia” fu un’importante base sociale per il movimento politico della Democrazia Nazionale Polacca.

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Andrzej Godyń – “I profili ei beati oratoriani di Poznán e il loro cammino verso il martirio” in “Fedeli fino all’ultimo: studi e materiali su “I cinque di Poznán”. Martiri della Seconda Guerra Mondiale”, Atti del convegno

La vita dei martiri di Poznán é stata ricreata tramite una serie certa di fonti. Ci si é basati sui documenti ufficiali come i certificati di battesimo, certificati scolastici, certificati di residenza rilasciati prima e durante l’occupazione tedesca, documenti di arresto e detenzione nonché sui documenti della condanna a morte. Continue reading “Andrzej Godyń – “I profili ei beati oratoriani di Poznán e il loro cammino verso il martirio” in “Fedeli fino all’ultimo: studi e materiali su “I cinque di Poznán”. Martiri della Seconda Guerra Mondiale”, Atti del convegno”

Aleksandra Pietrowicz – “La situazione della chiesa cattolica nell’arcidiocese di Poznán sotto l’occupazione tedesca 1939-1945” in “Fedeli fino all’ultimo: studi e materiali su “I cinque di Poznán”. Martiri della Seconda Guerra Mondiale.” Atti del convegno

Ryszard F. Sadowski – “Premessa in apertura del convegno sui cinque martiri posnaniani della seconda guerra mondiale” in “Fedeli fino all’ultimo: studi e materiali su “I cinque di Poznán”. Martiri della Seconda Guerra Mondiale.” Atti del convegno

Nella premessa in apertura del convegno sui cinque martiri posnaniensi della Seconda Guerra Mondiale, il rappresentante della comunità accademica del Seminario Maggiore della Società Salesiana sul fiume Warta esprime la sua gioia per l’iniziativa di commemorare e diffondere la conoscenza sulla vita dei beati. Continue reading “Ryszard F. Sadowski – “Premessa in apertura del convegno sui cinque martiri posnaniani della seconda guerra mondiale” in “Fedeli fino all’ultimo: studi e materiali su “I cinque di Poznán”. Martiri della Seconda Guerra Mondiale.” Atti del convegno”

Artur Świeży – “I salesiani a Poznań negli anni 1926-1939” in “Fedeli fino all’ultimo: studi e materiali su “I cinque di Poznán”. Martiri della Seconda Guerra Mondiale.” Atti del convegno

I Salesiani iniziarono la loro opera a Poznań aprendo la prima casa salesiana nella Grande Polonia a Ląd sul fiume Warta, su richiesta del vescovo di Włocławek, monsignor Stanisław Zdzitowiecki. Successivamente, presero in gestione un istituto educativo a Antoniewo, inizialmente utilizzato come casa di correzione per delinquenti minorenni, ma che i Salesiani trasformarono in un luogo di educazione e formazione giovanile. Continue reading “Artur Świeży – “I salesiani a Poznań negli anni 1926-1939” in “Fedeli fino all’ultimo: studi e materiali su “I cinque di Poznán”. Martiri della Seconda Guerra Mondiale.” Atti del convegno”

Jarosław Wᶏsowicz,Rafał Sierchuła – “Prefazione” in “Fedeli fino all’ultimo: studi e materiali su “I cinque di Poznán”. Martiri della Seconda Guerra Mondiale.” Atti del convegno

Papa Paolo Giovanni II durante il suo lungo pontificato di 27 anni ha proclamato un numero significativo di santi e beati, il che è stato un evento senza precedenti nella storia della Chiesa cattolica.

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Carlotta Sorba – “Società civile e sviluppo urbano a Parma tra ottocento e novecento” in “Parma e Don Carlo Maria Baratta, Salesiano”, Atti del convegno di storia sociale e religiosa, Parma 9,16, 23 aprile 1999

Nel quarto intervento in “Parma e Don Carlo Maria Baratta, Salesiano, la curatrice Carlotta Sorba, analizzerà con una tesi cosa rappresentò per Parma l’ultimo decennio predendo come base di sviluppo la seconda metà del XIX secolo. Continue reading “Carlotta Sorba – “Società civile e sviluppo urbano a Parma tra ottocento e novecento” in “Parma e Don Carlo Maria Baratta, Salesiano”, Atti del convegno di storia sociale e religiosa, Parma 9,16, 23 aprile 1999″

Giovanni Bosco – Epistolario. Volume ottavo (1882-1883)

Questo ottavo volume dell’epistolario di don Bosco raccoglie 394 lettere da lui scritte o sottoscritte nel biennio 1882-1883. Molte risultano sconosciute sia alle Memorie Biografiche, sia all’Epistolario curato da don Ceria; altre poi potranno sempre emergere da qualche archivio pubblico e privato, soprattutto di famiglie nobili. Quasi un centinaio sono quelle in lingua francese, due in spagnolo (1883) e quattro in latino (1882). Alle 394 lettere qui elencate in ordine cronologico vanno poi aggiunte le 21 lettere attestate, ma di cui si conosce solo sommariamente il contenuto (Appendice).

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Giovanni Bosco – Epistolario. Volume sesto (1878-1879)

Con le quattro lettere disponibili mediamente per settimana si comprende come sia facile seguire don Bosco passo passo nei suoi impegni giornalieri, nei suoi interessi quotidiani, nei suoi viaggi in Italia e Francia, nelle sue gioie e nei suoi dolori. Il biennio 1878-1879 per lui è ricco di eventi, tanto lieti quanto amari, ad iniziare dalle speranze e dalle tensioni successive alla scomparsa ai primi di febbraio 1878 del papa, amico, Pio IX.

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Antonio Ferreira da Silva – Unità nella diversità. Le viste di Mons. Cagliero in Brasile 1890/1896

Nel 1876, D. Giovanni Cagliero accettava di aprire il Collegio Pio a Villa Colon, nei pressi di Montevideo. A dirigere questo collegio don Bosco inviava il giovane sacerdote Luigi Lasagna, uomo di grandi vedute, intraprendente e che sapeva unire l’obbedienza cosciente e sofferta all’originalità delle idee e alla costanza nel battere sentieri nuovi. 

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Fausto Jimenez – Don Bosco and the cultivation of ecclesiastical and religious vocations in «Don Bosco’s place in history»

The present essay emphasizes Don Bosco’s dedication to promoting vocations, both among men and women. The Saint also dealt with “late” vocations, not only those among young people. For him it was of fundamental importance to find a sufficient number of priests/nuns to meet the needs of the observants.

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Waldemar Witold Żurek – “Le scuole salesiane tra le due guerre mondiali come risposta ai bisogni del popolo in un periodo di significativi cambiamenti sociali e culturali” in “Sviluppo del carisma di Don Bosco fino alla metà del secolo XX. Atti del Congresso internazionale di Storia Salesiana Roma, 19-23 novembre 2014”

Nella Polonia, che scomparve nel 1795 dalla carta politica dell’Europa e vi riapparve nel 1918, la Società Salesiana incominciò la sua attività nel 1892 a Miejsce, paese sperduto, nella diocesi di Przemysl, della regione Galizia, all’epoca politicamente appartenente all’impero Austro-Ungarico. A fondarla fu uno dei primi salesiani polacchi don Bronisiaw Markiewicz, che per motivi di forti contrasti con i Superiori di Torino, inerenti all’interpretazione e all’applicazione nella prassi del carisma salesiano in un altro contesto sociale e culturale, decise di fondare una propria congregazione religiosa, rifacendosi allo spirito originario di don Bosco, e lasciò i salesiani nel 18973.

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