L’orientare, il dirigere questa esuberante popolazione scolastica nei suoi singoli verso le professioni convenienti all’essere sociale, è, nonché un problema, un bisogno e un dovere sociale, che incombe ai dirigenti della vita nazionale.
L’orientare, il dirigere questa esuberante popolazione scolastica nei suoi singoli verso le professioni convenienti all’essere sociale, è, nonché un problema, un bisogno e un dovere sociale, che incombe ai dirigenti della vita nazionale.
Messo così nella sua propria luce il piccolo libro, e rimettendo alle postille occasionali le notizie od osservazioni sulla struttura ed economia di esso, mi sembra aperta la via all’esame del contenuto, seguendo appunto le intenzioni dello scrittore.
Il tipo del Besucco è appunto fatto per dimostrare questo assunto o programma: giacché la santità del giovanetto è già costrutta, se anche non giunta all’ultima finitura, nella vita di famiglia e del paese, prima di venire da Don Bosco, dove si trattiene soli cinque mesi, per essere chiamata al compimento del suo amore.
Se riandiamo all’inizio del percorso formativo di Pietro Stella, alle sue prime ricerche nell’Ateneo Salesiano di Torino, e tentiamo di individuare gli stimoli, gli interrogativi e le istanze dalle quali è partito nell’individuazione delle proprie aree di interesse e nella costruzione, da autodidatta, degli strumenti intellettuali idonei ai propri obiettivi, troviamo elementi utili per comprendere i motivi di alcuni tratti che, sviluppati nel tempo, caratterizzeranno la sua produzione scientifica e determineranno le modalità (o le sfumature) tipiche dei suoi approcci storiografici, fino a configurare prospettive e ipotesi di ricerca, metodologie e chiavi interpretative originali e, in un certo modo, nuove nella storia della spiritualità e dell’operatività cattolica tra Ottocento e
Novecento. Continue reading “Aldo Giraudo – “Don Bosco nella storia della religiosità cattolica” in “Pietro Stella: la lezione di uno storico””
Nel febbraio 2015 è stato scoperto un autografo giovanile di don Bosco, mescolato a materiali manoscritti eterogenei giacenti nella biblioteca del Centro Studi Don Bosco (CSDB) dell’Università Pontificia Salesiana.
Fin dagli inizi dell’Oratorio stabilito in Valdocco (1846-47), don Bosco propose ai giovani l’esercizio mensile della buona morte come mezzo ascetico mirato a stimolare – attraverso una visione cristiana della morte – un costante atteggiamento di conversione e di superamento dei limiti personali e assicurare, con una confessione e una comunione ben fatte, le condizioni spirituali e psicologiche favorevoli per un fecondo cammino di vita cristiana e di costruzione delle virtù, in docile cooperazione con l’azione della grazia di Dio.
Intendo illustrare, con l’appoggio di documentazioni archivistiche e testimonianze coeve, alcuni dei fattori che nel decennio preunitario catalizzarono sull’opera educativa e religiosa di don Giovanni Bosco simpatie e favori, anche in campo liberale, permettendole di decollare più rapidamente rispetto ad iniziative analoghe, nonostante l’accusa di conservatorismo e di diffidenza nei confronti dell’unificazione nazionale mossagli da alcuni esponenti del liberalismo radicale e anticlericale polarizzati attorno alla Gazzetta del Popolo di Felice Govean e al periodico satirico-caricaturale Il Fischietto. Continue reading “Aldo Giraudo – “«Il cotanto utile istituto detto oratorio di San Francesco di Sales». Motivi dell’interesse suscitato dall’opera di don Bosco nel decennio preunitario” in “Salesianum””
This abstract highlights the publication of the letter convening GC28 in the Acts of the General Council (N. 427). It emphasizes the invitation to embrace the opportunity for deeper fidelity to the Lord in the footsteps of Don Bosco, as outlined in the letter. Continue reading “Ángel Fernández Artime – “Following a path of fidelity. A greeting as GC28 fast approaches” in “Acts of the General Council of the Salesian Society of St John Bosco””
Il testo discute l’attualità e l’importanza di ripresentare un’opera lodata in passato, data la sua rilevanza e utilità pratica. Si menziona l’introduzione dell’alternanza scuola-lavoro nella legislazione scolastica italiana nel 2015, evidenziando l’importanza dell’istruzione e della formazione professionale. Continue reading “Francesco Tomasetti – Ordinamento scolastico e professionale: programmi didattici-programmi professionali degli alunni artigiani dell’Ospizio del S. Cuore di Gesù in Roma”
This letter highlights the celebration of the Centenary of the Institute of the Volunteers of Don Bosco, a significant event within the Salesian Family. Held in Valdocco last May, this milestone provides an opportunity to reflect on the history and identity of the Institute. Continue reading “Ángel Fernández Artime – “100 Years for God and for the World”. Letter of the Rector Major to the Volunteers of Don Bosco on the Centenary of the Foundation of the Institute” in “Acts of the General Council of the Salesian Society of St John Bosco””
This letter introduces the Strenna, an annual message to the Salesian Family, focusing on the theme of “Young People, the Faith and Vocational Discernment” in preparation for the XV Ordinary General Assembly of the Synod of Bishops. It highlights the importance of listening and personal accompaniment, drawing inspiration from the Gospel story of Jesus and the Samaritan woman. Continue reading “Ángel Fernández Artime – “Lord, give me this water” (John 4:15). Let us cultivate the art of listening and of accompaniment” in “Acts of the General Council of the Salesian Society of St John Bosco””
Tutti i Soci conducono vita comune, stretti solamente dal vincolo della carità e dei voti semplici, il che li unisce in guisa da formare un cuor solo ed un ’anima sola per amare e servire Iddio. Queste parole lette nell’art. 7 delle Costituzioni, sgorgarono dal cuore di D.Bosco ardente della più viva carità. Esse mostrano che, mentre la carità è la sostanza della vita cristiana, molto più è l’anima della vita religiosa. Continue reading “Michele Rua – “Le virtù del salesiano” in “Lettere circolari di Don Michele Rua ai salesiani””
In questa lettera, il Rettor Maggiore Paolo Albera si focalizza sul modello del sacerdote salesiano secondo Don Bosco. Il documento sottolinea l’importanza di emulare la figura di Don Bosco, considerandolo un esempio da seguire per i sacerdoti salesiani.
In questa lettera vengono raccontate le visite delle case salesiane del Rettor Maggiore. Egli attraversò tutta la Francia, per recarsi a visitare le varie case delle Isole Britanniche, passò per le case del Portogallo, ed in gran parte di quelle della Spagna e tornato a Torino, dopo essersi fermato per un breve periodo, riprese il viaggio per le case dell’Italia Meridionale, della Sicilia, della Calabria e delle Puglie. Continue reading “Michele Rua – “Studi. Vocazioni” in “Lettere circolari di Don Michele Rua ai salesiani””
La lettera riguarda un’udienza privata concessa dal Papa Benedetto XV a Paolo Albera. Durante l’udienza, Albera condivide le riflessioni e le parole del Papa su vari argomenti, tra cui il ruolo dei salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice, l’importanza della fedeltà alle Costituzioni salesiane e la venerazione per San Giuseppe come patrono della Chiesa Cattolica.
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