The animation and coordination of pastoral work are carried out on different levels: local, provincial, interprovincial and international.
The animation and coordination of pastoral work are carried out on different levels: local, provincial, interprovincial and international.
We propose some reflections on the most important features of the works and services in which one carries out the Salesian Youth Ministry outlined in the Educative and Pastoral Project.
In Italia, un po’ ovunque, durante la seconda guerra mondiale e la lotta di liberazione le opere salesiane ebbero un ruolo attivo, in sintonia con la missione specifica e in profonda solidarietà con le popolazioni. In alcune regioni, come il Piemonte, le parti contrapposte scelsero i salesiani come mediatori in situazioni critiche. L’articolo documenta le modalità del loro impegno civile, i sentimenti e le motivazioni interiori con cui affrontarono gli eventi e la prospettiva a partire dalla quale fecero le loro scelte. Continue reading “Aldo Giraudo – “L’apporto dei Salesiani nell’Italia lacerata dalla guerra (1940-1945). Le case del Piemonte” in “Salesiani di Don Bosco in Italia: 150 anni di educazione””
La lettera del Rettor Maggiore del 1° agosto 1962 si concentra sull’invito alla preghiera e alla collaborazione per affrontare le sfide presenti nelle Ispettorie salesiane. Continue reading “Renato Ziggiotti – “Lettera del Rettor Maggiore” in “Atti del Capitolo superiore della società salesiana””
Una pagina di storia della guerra mondiale piuttosto trascurata dalla riflessione storiografica, ed anche poco nota alla opinione pubblica, è quella degli internati militari nel terzo Reich e dell’azione religiosa e morale svolta dai cappellani militari in mezzo a loro.
Attraverso l’opuscolo «Raccolta di vedute delle Missioni salesiane della Patagonia», scritto da Domenico Milanesio nel 1904, si analizza il discorso missionario che l’autore, con intenti propagandistici, tenta di far conoscere ai Cooperatori salesiani onde collaborino alle missioni patagoniche.
Il nome di Don Bosco risuona come la pubblicità di un brand di successo nelle nostre vite, specialmente nel 2015 in cui celebriamo il suo bicentenario. Come fondatore della Congregazione Salesiana, è all’origine di ciò che possiamo definire la “Galassia salesiana”. Continue reading “Giovanni D’Andrea – “L’ispirazione educativa della Federazione SCS-CNOS” in “Con Don Bosco educatori dei giovani del nostro tempo””
Come viene concepito l’impegno dei laici nella Chiesa tra Otto-Novecento? E in che modo le indicazioni in merito, del magistero e della riflessione teologica, vengono veicolate alla «base» della Famiglia Salesiana da parte dei superiori della Congregazione? Una prima risposta può essere tentata richiamando anzitutto, per l’epoca in questione: l’ecclesiologia dominante, gli orientamenti del magistero e la concreta azione svolta dal laicato, per passare poi a scorrere il Bollettino Salesiano (BS), indirizzato ai Cooperatori salesiani in gran parte laici, e i testi prodotti dai Congressi Internazionali degli stessi Cooperatori svoltisi tra 1895 e 1920.
Il testo tratta della sfida dell'”imborghesimento” all’interno della Congregazione salesiana, considerato una minaccia ai valori religiosi e salesiani. Si richiama alla necessità di combatterlo attivamente per preservare l’autentica identità e vocazione della Congregazione. Continue reading “Luigi Ricceri – “«Lavoro e temperanza» contro l’imborghesimento” in “Atti del Capitolo Superiore””
In questo studio si presenta il profilo di Don Bosco come guida spirituale, attraverso le lettere che scrisse alla cooperatrice salesiana francese Claire Louvet (1832 -1913). Di questa corrispondenza non disponiamo ancora dell’edizione critica e neppure di studi specifici, tranne il contributo di John Itzaina pubblicato nel 1990, in cui l’autore costata alcuni tratti che rivelano Don Bosco come guida nella vita spirituale, tuttavia quest’aspetto è ancora praticamente tutto da esplorare.
Don Ricaldone comunica, con un po’ di ritardo una disposizione dell’Em. mo Card. Giovanni Mercati, Bibliotecario e Archivista di Santa Romana Chiesa. Egli, il 1° novembre 1942, inviava per incarico del S. Padre, una lettera agli Ecc.mi e Rev.mi Ordinari d’Italia per il censimento degli Archivi e delle Biblioteche ecclesiastiche. Quando, nel dicembre del 1937, inviò alle Case la Circolare che trattava ampiamente l’argomento delle Biblioteche, avrebbe voluto completarla quasi subito con un’altra sugli Archivi. Infatti, dopo aver consultato alcuni esperti e radunato il materiale necessario, fece la stesura di detta circolare. Continue reading “Pietro Ricaldone – “Lettera del Rettor Maggiore” in “Atti del Capitolo superiore della società salesiana””
Il Rettor Maggiore fu eletto il 17 maggio del 1932 ed i Superiori del Capitolo furono rieletti il 24 giugno 1938. Tutti i Superiori pertanto si avvicinano al termine del loro mandato. In previsione della impossibilità di celebrare per ora il sedicesimo Capitolo Generale, al quale spetta, in virtù dell’articolo 122 delle Costituzioni, «eleggere il Rettor Maggiore e i membri del Capitolo Superiore », furono chieste, per mezzo del Procuratore Generale, istruzioni e disposizioni speciali alla Sacra Congregazione dei Religiosi, onde prorogare la celebrazione del Capitolo Generale sino alla fine della guerra. La bella chiesa di Livorno e le Case di Ancona, Parma, Modena e nuovamente Bologna, furono gravemente colpite. A Parma purtroppo si ebbero tre vittime: il Prefetto, D. Giovanni Comaschi, e due cari giovanetti. Continue reading “Pietro Ricaldone – “Lettera del Rettor Maggiore” in “Atti del Capitolo superiore della società salesiana””
Le tragiche vicende della presente guerra, mentre hanno allontanato dalle rispettive sedi di Torino le Facoltà dell’Ateneo Pontifìcio, hanno anche privato i Professori di quella serenità e di quei mezzi che sono indispensabili allo svolgimento delle particolari attività scientifiche. Don Pietro Ricaldone invita anzitutto a voler misurare tutta la portata dell’articolo 2° degli Statuti. Esso, dopo aver ricordato che fine precipuo della Società Salesiana, oltre la cristiana perfezione dei suoi membri, è l’esercizio di ogni opera di carità spirituale e temporale verso i giovani, specialmente i più poveri, e che tra dette opere eccelle la formazione catechistica e morale della gioventù. Continue reading “Pietro Ricaldone – “Lettera del Rettor Maggiore” in “Atti del Capitolo superiore della società salesiana””
Il 12 aprile 1846, Don Bosco — dopo aver iniziato l’opera sua nella sacrestia di S. Francesco d’Assisi e di aver pellegrinato, durante cinque anni, al Rifugio, a S. Pietro in Vincoli, a S. Martino dei Molassi, a casa Moretta, al prato dei fratelli Filippi — giungeva finalmente alla tettoia Pinardi, al luogo destinato dalla Divina Provvidenza a essere la culla e la Casa Madre di tutte le Opere Salesiane.
Don Ricaldone consiglia di dare lettura degli Atti del Capitolo quando la Comunità è tutta riunita, e ai confratelli assenti si procuri la comodità, di udire in altra riunione, o almeno di poter leggere
in privato, le disposizioni e le esortazioni dei Superiori. Quando poi vi fosse chi non capisse la lingua, gli si offra modo di poterla leggere nel proprio idioma. Gli Atti del Capitolo hanno non solo lo scopo di far conoscere a tutti lo sviluppo e i frutti edificanti della Madre, la Congregazione, ma soprattutto quello di rendere sempre più forti i vincoli che ci stringono nello spirito del grande Padre.
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