Il lavoro che presentiamo ha lo scopo di mettere in evidenza la percezione della figura di don Bosco in un contesto diverso rispetto a quello dell’opera salesiana, in un periodo di tempo che va dal 1907 al 1969.
Il lavoro che presentiamo ha lo scopo di mettere in evidenza la percezione della figura di don Bosco in un contesto diverso rispetto a quello dell’opera salesiana, in un periodo di tempo che va dal 1907 al 1969.
In risposta all’affermazione del Capitolo generale speciale salesiano, che ha riscoperto nel Cooperatore una componente essenziale dell’unica, famiglia salesiana, i Cooperatori d’Italia hanno sentito l’urgenza di approfondire la loro conoscenza sullo spirito salesiano. A questo fine organizzarono alcune giornate di studio, magistralmente condotte da don Joseph Aubry, nel febbraio del 1972, a Grottaferrata (Roma).
Le lezioni vengono pubblicate nel presente volumetto che i Cooperatori offrono all’intera Famiglia di Don Bosco, per rispondere ad un impegno di aiuto scambievole a vantaggio dì una formazione più profonda, e per promuovere una più genuina spiritualità salesiana, impostata sulla pratica integrale del messaggio evangelico. Continue reading “Joseph Aubry – Lo spirito salesiano: lineamenti”
Quando il 3 gennaio 1973 il Rettor Maggiore Don Luigi Ricceri convocò nella Casa Generalizia un gruppo di esperti di storia salesiana per programmare una serie di pubblicazioni in vista del Centenario delle Missioni Salesiane, si espresse così: «Un invito straordinario per un motivo straordinario… In vista del centenario sentiamo il dovere di fare qualche cosa di serio che serva non solo per la nostra generazione, ma anche come base di studio per le generazioni future. È stato detto che noi salesiani facciamo la storia ma non la scriviamo. È necessario fare l’una e l’altra cosa».
Ne è risultato il presente volume, che presenta una numerosa schiera di i missionari quali protagonisti di questi cento anni di attività missionaria salesiana. I singoli profili avranno stesura e valore diverso. Continue reading “Eugenio Valentini – Profili di missionari: Salesiani e Figlie di Maria Ausiliatrice”
La missione dei salesiani nei paesi musulmani conduce oggi a riflettere su diversi aspetti dell’educazione e del “metodo preventivo” di don Bosco.
Le richieste di nuove presenze educative, inoltrate alla direzione generale della Società Salesiana durante il rettorato di don Michele Rua (1888-1910), documentano la variegata rete di intese e consensi cresciuta attorno all’opera salesiana e alla sua missione. Continue reading “Mario Fissore – “Problemi sociali, preoccupazioni educative e prospettive di soluzione nelle richieste per l’apertura di opere salesiane in Piemonte durante il rettorato di Michele Rua (1888-1910)” in “La Parola e la Storia: uno sguardo Salesiano. Studi in onore del prof. Morand Wirth””
Nei giorni 6-7-8 giugno è stato tenuto a Bruxelles, in occasione dell’Esposizione Universale 1958, il Congresso nazionale e internazionale dei Cooperatori Salesiani e delle Compagnie della Gioventù Salesiana.
Era desiderio comune tra i nostri benemeriti Cooperatori , che fossero quanto prima pubblicati gli Atti del primo loro Congresso internazionale, felicemente tenutosi in Bologna l’Aprile scorso.
Le Salésien, disciple de Don Bosco, devra se sanctifier comme lui dont la manière de sainteté a été authentifiée, canonisée, si l’on peut dire, par l’autorité infaillible de l’Eglise.
En d’autres termes, la « perfection de’ l’Evangile », point de départ de toute sainteté, dans son application pratique au problème particulier de l’éducation, nous est parvenue à. travers un saint éducateur, Don Bosco, qui, de ce fait, se présente à tous comme le modèle achevé, mieux que cela comme le type idéal et le chef-d’œuvre par excellence à reproduire.
C’est donc son mode de sainteté, reproduit d’aussi près que possible, qui marquera pour nous Salésiens le point culminant de la perfection à réaliser. Continue reading “Henri Bouquier – Le pas dans les pas de Don Bosco ou Spiritualité Salesiénne”
Questo studio esplora il ruolo centrale della religione nell’educazione secondo don Bosco, evidenziando la sua importanza storica e metodologica. Nel contesto culturale in cui operava, la religione era considerata essenziale per la moralità individuale e sociale.
One of the essential pillars in the Salesian education project is religion (religione) beside — or rather along with — ‘amorevolezza’ and ‘ragione’. With Don Bosco the Christian faith lies indeed at the foundation for his choice for young people, paying special attention to the vulnerable ones amongst them. His Christian faith as the anchoring of his educational interests was for him self-explanatory.
Il sistema preventivo, che don Bosco ha sviluppato insieme con la comunità educativa di Valdocco, poggia sopra tre colonne: ‘ragione, amorevolezza, religione’. Di questi tre la fede era per don Bosco la dimensione più importante e veramente costitutiva del suo sistema educativo.
Nella presente riflessione vorrei analizzare il rapporto tra il principio della religione e la metodologia educativa salesiana. Come modello di riferimento prenderò due filoni diversi di mentalità preventiva che si collocano in periodi storici diversi sintonizzati con gli sviluppi dell’educazione salesiana.
Le 15 mai 1891, Leon XIII publiait l ’encyclique Rerum Novarum, premier document fondamental de l ’Eglise sur la condition ouvrière. Quelques mois plus tard, le 8 décembre 1891, à la demande de l’évèque de Liège, V.-J. Doutreloux, les Salésiens de Don Bosco ouvraient leur première maison en Belgique. Il y a plus qu’une coincidence entre ces deux événements.
I Cooperatori Salesiani sorsero ufficialmente e acquistarono esistenza giuridica come associazione nel 1876, ma i loro inizi reali si confondono con le origini stesse dell’Opera Salesiana.
Continue reading “Eugenio Valentini – “Preistoria dei Cooperatori Salesiani” in “Salesianum””
È mia intenzione provare una prima lettura pedagogica abbastanza sistematica e approfondita dei primi capitoli della Vita dell’allievo di don Bosco Michele Magone scritta dal Santo tra il riferimento storico e l’intuizione di metodo pedagogico della prassi educativa voluta per sé e trasmessa ai suoi.
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