CONTENTS
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The Superior General’s Annual letter to the Co-operators.
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Christ and Progress.
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The Unhappy Fate of Those Who opposed Don Bosco’s Work.
Continue reading “Salesian Bulletin – Salesian Bulletin, n° 1, 1925”
CONTENTS
The Superior General’s Annual letter to the Co-operators.
Christ and Progress.
The Unhappy Fate of Those Who opposed Don Bosco’s Work.
Continue reading “Salesian Bulletin – Salesian Bulletin, n° 1, 1925”
CONTENTS
The month of June
Considerations
The Very Rev. Don Rua in the Near East
The New Salesian Church dedicated to Santa Maria Liberatrice in Rome
Continue reading “Salesian Bulletin – Salesian Bulletin, n° 30, 1908”
Guido Gatti ha trattato della « origine e sviluppo della vocazione salesiana », che ha presentato come un tutto. Il processo vocazionale è coestensivo a tutta la vita; in esso sono importanti tanto le rinunce quanto le soddisfazioni.
Suor Luisa Domajnko, religiosa delle Figlie di Maria Ausiliatrice, non ha mai cercato ruoli straordinari nella sua vita consacrata, ma ha vissuto con umiltà e dedizione. Considerata esemplare da chi ha condiviso con lei momenti difficili, la sua grandezza è stata meglio compresa solo grazie a documentazioni successivamente scoperte. Continue reading “Michelina Secco – Stabilità sulla roccia. Suor Luisa Domajnko FMA (1897-1970)”
Il presente contributo si limita a considerare due periodi dell’attività salesiana nella società slovena e all’interno della Chiesa locale, nella quale la nuova comunità religiosa, con la sua tipica missione, si era fortemente inserita e da cui essenzialmente dipendeva.
Tre fattori sono stati decisivi per la formazione dell’immagine di san Giovanni Bosco tra gli sloveni:
1) la stampa, sia quella salesiana sia altra, è stata una fonte di informazioni sugli avvenimenti nel mondo cattolico, tuttavia, i redattori sloveni non si sono limitati a trasmettere o riassumere le notizie, ma le hanno corredate delle loro interpretazioni e comprensioni; Continue reading “Bogdan Kolar – “Il Santo per il nostro tempo. L’immagine di Don Bosco tra gli sloveni fino al 1934” in “Percezione della figura di don Bosco all’esterno dell’Opera Salesiana dal 1879 al 1965””
Come per don Bosco, che la comunità ecclesiale slovena conosceva bene già al momento della sua morte, possiamo dire che anche per il suo successore nella guida della congregazione salesiana, Michele Rua, avvenne qualcosa di simile. Con entrambi, i cristiani sloveni ebbero contatti personali, si scrissero e collaborarono in diversi modi nel sostenere numerose iniziative. Continue reading “Bogdan Kolar – “Il contributo di don Rua all’insediamento dell’opera salesiana tra gli Sloveni” in “Don Michele Rua primo successore di Don Bosco. Tratti di personalità, governo e opere (1888-1910)”.”
The letter extends Easter wishes and gratitude for condolences on the author’s father’s passing. It mentions the upcoming beatification of Fr. Bronislaw Marhiewicz and the initiation of Team Visits halfway through the six years following the last General Chapter. Continue reading “Pascual Chavez Villanueva – “Come over to Macedonia and help us” (Acts 16,9). Presentation of the Northern European Region” in “Acts of the General Council of the Salesian Society of St John Bosco””
La presenza delle FMA in Slovenia si iscrive nel contesto della Chiesa e delle congregazioni religiose messe alla prova da eventi bellici e politici nella realizzazione della loro missione. Le comunità religiose in genere all’alba del XX secolo erano inserite attivamente nel contesto sociale del popolo sloveno, contribuendo allo sviluppo economico e culturale della nazione.
The 100 years existence of salesian work in Slovenia are summarized by the same author whose recent work was published in the local language. The century under consideration is divided politically into four long periods, and consequently from a salesian point of view very different from each other: that of the Austro-Hungarian Empire (1901-1918); that of the kingdom of Jugoslavia (1918-1941); that of the communist era (1941-1980) and that post-Tito (1980) until the present. The salesian charism once sown in Slovenian soil, even with difficulty, was able to grow, mature and renew itself, overcoming the storms of history, waiting for better times to come.
Il presente contributo traccia lo sviluppo dell’immagine salesiana fra gli Sloveni a cominciare dal 1868, anno in cui venne citato per la prima volta il nome del sacerdote Giovanni Bosco sulla stampa slovena, e fino alla fondazione in Rakovnik (Ljubljana) del primo collegio salesiano il 23 novembre 1901. Continue reading “Bogdan Kolar – “Lo sviluppo dell’immagine salesiana fra gli Sloveni dal 1868 al 1901” in “Ricerche Storiche Salesiane””
L’estratto presenta i risultati e le riflessioni emerse durante il XV Colloquio Internazionale di Studi Salesiani su “Religiosità popolare e giovani”, tenutosi a Maribor.
Questo articolo esamina la diffusione delle informazioni relative al sacerdote Giovanni Bosco nella regione slovena. La conoscenza di don Bosco e delle istituzioni salesiane in questa regione ha radici storiche precedenti alla fondazione ufficiale della Società Salesiana.
L’articolo riprende ed amplia quanto già presentato sul fascicolo 22 (1993): la situazione politica, economica, culturale, religiosa della Slovenia nel cinquantennio precedente la prima guerra mondiale, la particolare conoscenza di don Bosco e dell’Opera salesiana che si aveva in quella terra (addetta ad attività rieducative più che educative), l’apertura non facile del collegio di Rakovnik (1901) della casa di Radma (1907) e della scuola agricola/seminario di Werzej (1912), il contributo essenziale dei Cooperatori (sacerdoti, laici, autorità religiose, politico-amministrative).
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