Questo studio analizza l’esperienza economica della Spagna dal dopoguerra agli anni ’80, caratterizzata da una rapida crescita economica senza un parallelo sviluppo umano.
Questo studio analizza l’esperienza economica della Spagna dal dopoguerra agli anni ’80, caratterizzata da una rapida crescita economica senza un parallelo sviluppo umano.
Questo documento esplora l’approccio delle Chiese d’Olanda e dei religiosi alla disoccupazione giovanile, focalizzandosi sull’azione della Chiesa cattolica e di altre Chiese protestanti.
Questo studio si concentra sulla disoccupazione giovanile, in particolare sulla condizione delle giovani donne tra i 18 e i 30 anni, in Italia, esplorando le loro percezioni, esperienze e risposte alla disoccupazione.
Questo studio si propone di esaminare la questione della disoccupazione giovanile in Italia, con l’obiettivo di valutare il livello di conoscenza e analisi del fenomeno e l’efficacia delle soluzioni adottate fino ad oggi.
Il testo fornisce un’analisi dettagliata della disoccupazione nella Repubblica Federale Tedesca, concentrando l’attenzione sulle implicazioni socio-economiche e sulle sfide specifiche che i giovani devono affrontare nel mercato del lavoro.
Questo studio analizza la disoccupazione giovanile in Belgio tra il 1970 e il 1985, concentrandosi sulle misure di riassorbimento e sui progetti locali per la creazione di posti di lavoro.
Questo documento fornisce un’analisi completa della disoccupazione giovanile in Europa nell’ultimo decennio, concentrandosi su comprenderne il fenomeno, le cause, le conseguenze e le misure adottate per affrontarlo.
María Esther Posada, partendo da una valutazione critica delle fonti, studia l’azione di Don Bosco in ordine alla fondazione dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Interrogando le fonti più attendibili, l’Autrice si è posta tre domande importanti che mirano a chiarire le modalità d’intervento di don Bosco alle origini dell’Istituto: Continue reading “María Esther Posada – “Don Bosco Fondatore dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice” in “Don Bosco Fondatore della Famiglia Salesiana””
La lettera, indirizzata a don Domenico Pestarino in risposta alla domanda della direttrice della scuola suor Emilia Mosca, ha il significato di una formale approvazione dell’educandato femminile da parte dell’autorità scolastica del distretto di Castelletto d’Orba, dal quale Mornese dipendeva. Continue reading “Giuseppe Cima – “Autorizzazione per l’apertura dell’educandato di Mornese” in “Orme di vita tracce di futuro””
E’ il primo documento ufficiale redatto dalla Curia di Acqui sull’Istituto delle FMA. Da esso ricaviamo dati storici particolarmente interessanti quali: la data della fondazione (5 agosto 1872), i nomi dei primi membri dell’Istituto e l’identità mariana del medesimo. Si coglie pure l’opera decisiva di don Bosco che vede finalmente realizzato il suo progetto di contribuire ad educare cristianamente le ragazze del popolo.
The financial contributions asked for and obtained from public authorities and institutions were certainly not enough to help him confront the huge expenses of the Salesian Work. It was necessary to appeal to private charity. Logically, Don Bosco turned especially to families and individuals who had financial possibilities, meaning those belonging to the nobility, mostly large property owners, and the upper and middle class of the time who were notably ready to dispense charity. Some of these, albeit modest in their private savings, could actually find an outlet in educational and charitable works such as those of Don Bosco.
As we have just said, for the financial resources needed to supply the everincreasing costs of his work, Don Bosco appealed to institutions: the Royal family, Government authorities, public officials (local council, provincial, state …), existing charitable organisations locally, the National Bank, parishes, dioceses, the Holy See itself through his best supporters, including the Pope.
Relationships between Don Bosco and Archbishop Gastaldi went through two different stages, one of great understanding and cooperation, and another of notable difficulties and conflicts. The watershed could be considered to be Gastaldi’s transferral from the Episcopal See of Saluzzo to being Archbishop of Turin in 1871.
The Law of Guarantees on 13 May 1871 and decrees applying to this required that for newly appointed bishops to enter into possession – the so-called temporalities – they had to present the Minister with the original decree of appointment and formally ask for the exequatur to be granted. This act, in the Holy See’s judgement, implied recognising the Kingdom of Italy which came into being in 1861, and included part of the Papal States ‘illegally’ taken from the Pontiff.
One of the most difficult conflicts to resolve in relationships between the Holy
See and the new Kingdom of Italy was that of the dozens of Episcopal sees left vacant
for political reasons. Both parties were aware of the seriousness of the situation, but
attempts to exit from the situation were shipwrecked by the persistent serious friction
brought about by proclaiming a Kingdom which comprised territories taken from
the Papal States (1861). Only in 1865-1867 did a process of détente coming
into place, where, having overcome mutual resistance, the Holy See succeeded in
appointing many bishops with the agreement of authorities of the Kingdom.
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